Visualizzazione post con etichetta Vizzani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Vizzani. Mostra tutti i post

giovedì 20 ottobre 2011

Sciacallaggio politico

Oggi all'Infernetto per il nubifragio è morto un uomo di 32 anni. Non si sa se ci sia anche un secondo morto ad Acilia e che fine abbia fatto il disperso di CastelPorziano. Comunicati stampa politici si sono susseguiti per ore, un vero e proprio sciacallaggio. Il Municipio XIII non ha rilasciato alle agenzie di stampa alcuna dichiarazione, mentre lo ha fatto l'opposizione, in particolare il PD del XIII Municipio, come al solito in modo raffazzonato e strumentale. Così come l'Assessore ai LL. PP del Comune di Roma, Fabrizio Ghera, che ha dichiarato: "Stiamo lavorando per potenziare la rete fognaria della città e soprattutto in quelle zone periferiche laddove è maggiore la carenza di tali infrastrutture per un importo complessivo di oltre 70 mln di euro. In corso lo Studio di bacino relativo agli interventi infrastrutturali finalizzati al risanamento idraulico del XIII Municipio". La notizia, riportata su una bacheca di Facebook ha ricevuto la pronta risposta del Segretario del PD XIII Municipio, Andrea Storri, il quale, come spesso gli capita, fa un po' di confusione (per usare un eufemismo).

Scrive Storri:
"Quelli cui si riferisce Ghera sono 10 mln di euro finanziati nell'anno 2008 per la raccolta acque piovane municipio XIII. Furono fortemente voluti da me e Orneli nell'ultimo bilancio di Veltroni. In questi 3 anni e passa non hanno nemmeno fatto i progetti. Qualche riunione tra tecnici e basta!!!! I soldi di Bonelli cui fai riferimento tu riguardavano i canali di bonifica. In parte i lavori sono stati realizzati (Ricalibratura canale dragoncello, rifacimento alcuni ponticelli) in parte devono ancora cominciare (es allargamento del dragoncello sotto via del mare cd occhialoni)".

Storri è un po' distratto. Ghera si riferisce a quanto già dichiarato il 19 settembre durante la cerimonia di inizio dei lavori per la costruzione della piazza antistante la chiesa di San Tommaso Apostolo all'Infernetto. "Partiranno entro fine anno i lavori di risanamento idraulico, fogne bianche e sistemazione dei marciapiedi nelle aree del Municipio XIII dell'Infernetto, Bagnoletto e Saline. L'intervento avrà un costo di oltre un milione di euro". Quindi Ghera non si riferisce 'a 10 milioni di euro'. L'area interessata secondo il progetto del Comune è di 8 mila ettari. Dopo le approvazioni del Piano in Conferenza di Servizi con i diversi soggetti istituzionali interessati, verrà redatto il progetto preliminare degli interventi prioritari per un investimento di circa 23 milioni di euro (non 10). Dentro c'è tutto, sembra anche parte dei soldi di Bonelli, ma non i 10 milioni di cui parla Storri, che non sono mai partiti (rientravano nel programma triennale delle oo.pp. 2008-2010, così suddivisi: 320 mila nel 2008, 4.09 milioni nel 2009, 5.59 nel 2010). Peccato che Veltroni si sia dimesso il 14 febbraio 2008 senza che nulla di tutto ciò si potesse realizzare. A dire il vero anche i soldi di Bonelli risalgono al 2005... Insomma, non basta mettere dei numeri dentro una tabella, a volte anche sbagliati (Storri dimentica che c'erano pure 4,5 milioni per il Fosso del Fontanile, oggi esondato, ma che è di competenza della Regione Lazio). Qui la confusione regna sovrana, come sull'art.11 Acilia-Dragona di cui però Storri non parla mai. E fa bene ...

Però un uomo è morto in nome della rendita e a nessuno interessa.

Nel frattempo sono giunte dichiarazioni, questa volta del Municipio XIII: "L'assessore all'Urbanistica del XIII municipio, Amerigo Olive, a tentare un primo bilancio dei danni:''Bisognerà vedere quante di queste case saranno dichiarate inagibili nelle prossime ore''. "Se il nubifragio ci fosse stato durante la notte sarebbe potuto succedere anche di peggio perché nella zona si sono allagati tutti i seminterrati che spesso vengono utilizzati in maniera impropria come abitazioni - ha detto il presidente del municipio XIII, Giacomo Vizzani - L'Infernetto e Casal Palocco sono state duramente colpite, abbiamo attivato l'unità di crisi del municipio e in coordinamento con protezione civile, la polizia municipale e le forze dell'ordine stanno presidiando le zone, anche in vista della possibile nuova ondata nel pomeriggio. All'Infernetto - ha spiegato Vizzani - il problema è che non esiste una rete fognaria per acque reflue e le responsabilità sono ataviche''. (da La Repubblica).

A parte il fatto che
Amerigo Olive non è Assessore all'Urbanistica ma ai LL.PP. , le dichiarazione di Vizzani fanno paio con quelle di Storri: un altro che parla e non sa di cosa parla. Solo l'AXA ha le reti separate tra chiare e scure. Che gentaglia!

(foto scattata oggi a Punta di Malafede - Fosso del Fontanile)

martedì 5 luglio 2011

Da Veltroni ad Alemanno, storia di un Litorale in vendita


Aveva promesso davanti alle telecamere di una TV locale che sarebbe venuto oggi a presentare i progetti per il waterfront di Ostia presso Cineland, nello stesso luogo in cui Veltroni 6 anni fa presentò il piano strategico per il Litorale. E invece ha rimandato per l’ennesima volta l’incontro, che ora è previsto per il 15 luglio. Così il laboratorio di urbanistica LabUr ieri ha presentato tutti i progetti che Alemanno e il Vice Sindaco, Mauro Cutrufo, da 3 anni mostrano in ogni consesso, soprattutto internazionale, ma mai ai cittadini del XIII Municipio. Una presentazione che ha messo in luce la continuità della visione di città dell’amministrazione Alemanno con quella di Veltroni (e Rutelli prima), lontanissima da un’idea di città come “bene comune”. Ne è uscita una Ostia modello “Dubai dè noantri”, un’operazione che lo stesso Assessore all’Urbanistica definisce meramente “di carattere edilizio che ora deve essere tradotto in un provvedimento di densificazione, con variante urbanistica che sarà portata in giunta entro agosto”, cioè mentre, secondo quanto afferma il Sindaco, dovrebbe svolgersi il processo di partecipazione (in pieno Agosto dunque) con la cittadinanza, fino a metà settembre. Insomma, l’ennesima presa per i fondelli e la conferma, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che anche la giunta di centro destra è legata ai poteri forti e non solo. Mentre si svolgeva l’evento di LabUr, dal titolo emblematico “Dichiarazione d'Indipendenza dalle sciocchezze di Alemanno”, il Sindaco presenziava ad Ostia all’inaugurazione del parco dedicato a Monsignore Clemente Riva, disertata dalla Caritas di Ostia per protesta contro la violenza dello sgombero del campo rom di via della Acque Rosse. “Nemmeno le bestie sono trattate così”, ha detto Don Franco Dedonno. Alemanno ha ribadito che gli sgomberi proseguiranno e che il Comune di Roma assisterà solo gli elementi più fragili dei senzatetto ovvero le donne e i bambini, senza offrire alcun percorso di inclusione. Un Sindaco forte con i deboli e debole con i poteri forti. Lo sgombero del 26 giugno scorso nella Pineta delle Acque Rosse è l’ultimo di una serie numerosa, che hanno portato alla memoria quello illegittimo e ancora più grave operato il 23 Febbraio 2010 all’Idroscalo di Ostia. La Comunità Foce del Tevere ha ricordato ieri al Sindaco, attraverso uno striscione, tutte le promesse mancate, a partire dai tavoli di concertazione fermi da luglio dell'anno scorso, mentre il mini sindaco dichiarava il prossimo sgombero del centro sportivo di via Mario Ruta, area che non è nelle disponibilità del Comune di Roma e il cui proprietario ha un regolare contratto di 6 anni e dove dovrebbero sorgere le 70 case popolari destinate ai 500 famiglie residenti all’Idroscalo.

LabUr ha mostrato non solo le diverse versioni dei progetti per il waterfront, ma anche la loro incongruità, gli errori grossolani e le dimenticanze tra la versione presentata agli Stati Generali nel febbraio scorso e quella successiva di maggio alla Luiss, a dimostrazione non solo che non c’è un progetto urbanistico, ma che chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica gioca al Lego insieme al potentato di turno, spostando 1 milione di metri cubi lungo il Litorale su richiesta. Ciò che era previsto nelle 5 isole Portoghesi dell’era Rutelli e Veltroni al largo di Ostia, è stato spostato sul Lungomare: beauty farm, alberghi, centri commerciali, mega discoteca con 20 piste da bowling, ristoranti, nuova darsena sul canale dei Pescatori, raddoppio de Porto, centri sportivi compreso un impianto per una delle più grandi scuole di surf d’Europa, nuovo Ponte della Scafa e naturalmente molta edilizia privata. Tutto in aree o vincolate, o demaniali o a patrimonio dello Stato o delle Ferrovie. Ma Cutrufo è certo: “tra il 2012 ed il 2013 saranno pronte il 60% delle opere del Secondo Polo Turistico, dove il waterfront gioca una parte fondamentale”. Manca solo il Casinò, il ‘casino’ invece è assicurato ad Ostia, soprattutto nei fine settimana della lunga estate romana. In assenza di qualunque forma di partecipazione e di informazione, ieri lo storico stabilimento balneare Urbinati, che ha ospitato l’evento, ha voluto dare un segnale importante, mettendo a disposizione di tutti il proprio spazio ogni lunedì, affinché i cittadini abbiano un punto di riferimento dove potersi confrontare con i tecnici di LabUr sulle trasformazioni del loro territorio.

Sul sito di LabUr a breve tutte le presentazioni www.labur.eu

mercoledì 18 maggio 2011

Vizzani non ne imbrocca una

A Vizzani non ne va bene una in Campidoglio. Dopo che la sua maggioranza in aula Giulio Cesare bocciò a inizio mandato la sua richiesta di delocalizzazione del Polo Natatorio sorto per i Mondiali di Nuoto Roma '09; dopo che sempre la sua maggioranza gli ha svuotato lo scorso 19 aprile il decentramento, lasciandolo di fatto con gli stessi poteri di prima, ma con meno soldi; lunedì scorso nuovamente la sua maggioranza lo sconfessa sulll'Idroscalo di Ostia nella discussione della delibera sull'ampliamento del Porto di Roma. Peccato che solo poche ore prima avesse rilasciato una intervista alla trasmissione Agorà, condotto da Andrea Vianello su Rai3, e andata in onda stamattina.

Lascio alle parole del comunicato della Comunità Foce del Tevere ogni ulteriore commento:

Questa mattina, nella trasmissione Agorà, condotta da Andrea Vianello su Rai3, è stato affrontato il tema dello “Spiano Casa”. Dopo aver mostrato un filmato sulla situazione degli abusivi a Napoli, con la promessa di Berlusconi di condonare tutto a tutti, un ampio servizio ha riguardato l’Idroscalo di Ostia. La giornalista, Irene Benassi, ha intervistato la nostra Comunità e ha mostrato a tutti non solo le immagini vergognose del 23 Febbraio 2010, ma soprattutto ha sfatato l’idea che l’Idroscalo sia una baraccopoli. Il presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, anche lui intervistato, ha dichiarato che devono essere abbattute tutte le case per motivi di sicurezza e che la prossima tranche avverrà entro la scadenza del mandato, cioè entro il 2013, e ha aggiunto che l’amministrazione comunale ha preso l’impegno di dare una casa solo a coloro che ne hanno diritto.
Ricordiamo al ‘nostro’ presidente che il diritto alla casa è previsto dalla costituzione; che se ci fosse un reale problema di sicurezza degli abitanti non si applica a corrente alternata, quando fa comodo alla amministrazione, magari come il 23 febbraio con una ordinanza illegittima di protezione civile in assenza di pericolo di esondazione; che la direzione del fiume Tevere è da monte a valle, quindi prima che l’Idroscalo si inondi, Roma, da Centro Giano in poi, va sotto l’acqua; che l’Idroscalo non si è mai inondato; che ci allaghiamo a causa del Porto che non ha eseguito i lavori previsti di raccolto delle acque piovane; che non solo Berlusconi promette in Campania di sanare le case di chi ha costruito abusivamente sulle falde del Vesuvio, ma lo stesso Alemanno ha promesso a Tor Bella Monaca case per tutti, anche per quelli che non hanno diritto; che lunedì scorso, la sua stessa maggioranza ha votato un ordine del giorno del PD in cui chiede ad Alemanno di fare le opere di difesa a fiume, così come previsto nella sua stessa ordinanza del 23 febbraio 2010 e che non ha mai fatto, negandole, e tutte le opere che servono a mettere in sicurezza l’abitato dell’Idroscalo, sconfessando di fatto le sue parole;
La promessa di abbattimento delle case dell’Idroscalo di Ostia alla scadenza del 2013, è una promessa elettorale rivolta a chi ?

La puntata di Agorà:


domenica 1 maggio 2011

Cosa c'è nella delibera sul decentramento del XIII Municipio

Venerdì scorso alle 21, nella trasmissione Foro Romano con Andrea Bozzi su Romauno TV, è andato in onda uno spettacolo indecente. Presenti il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani, il delegato alla Sport per il Comune di Roma Alessandro Cochi, il consigliere comunale Dario Nanni (PD) e il consigliere municipale Antonio Caliendo (PD). Focus sulla recente delibera del Regolamento Speciale del Decentramento Amministrativo. In realtà gli spettatori hanno assistito ad un dibattito in cui il minisindaco strillava espressioni volgari e gergali, senza rispondere alle domande in modo chiaro e pertinente.

Dal 24 novembre 2009 Roma2013 (LINK) ha dato ampio spazio allo straziante iter di questa delibera, primo punto della campagna elettorale di Vizzani e di Alemanno. Iniziato con le lacrime di un minisindaco che sbandierava la “giornata epocale” del popolo di Roma, passato attraverso le minacce di dimissioni solo sventolate, all’ultimo episodio dei pianisti in Campidoglio (LINK).

Dal 19 Aprile 2011, data di approvazione della delibera, si sono susseguiti comunicati stampa e qualche assemblea della forze politiche di maggioranza ed opposizione, senza che nessuno abbia mai spiegato cosa ci sia realmente in questa delibera. Addirittura, autorevoli quotidiani nazionali e stampa locale, hanno riportato informazioni non vere. La confusione regna sovrana.

Proviamo quindi a fare un po’ di chiarezza e di informazione. Vediamo in cosa consiste questo “evento (per niente) epocale”:

Il Regolamento Speciale del Decentramento Amministrativo del XIII Municipio si compone di 18 articoli, l'ultimo dei quali (Norma Transitoria) recita testualmente: "Fino all'assegnazione delle risorse, umane, finanziarie e strumentali, necessarie alle competenze attribuite con il presente Regolamento, gli uffici centrali assicurano l'attuazione delle deliberazioni adottate dagli organi municipali di cui all'articolo 3 del presente regolamento". L'articolo 3 si riferisce alla Commissione di consultazione Comune-Municipio le cui modalità di funzionamento ancora non sono state stabilite. Mancando dunque tale Commissione, il decentramento di fatto non c’è.
Inoltre, anche quando la Commissione sarà costituita, essa si interesserà dei servizi sociali, della scuola, del trasporto pubblico, dell'urbanistica e dei lavori pubblici fornendo però solo un parere al Comune che eserciterà invece "le funzioni di indirizzo e coordinamento".

Questo è scritto in modo molto chiaro nel Regolamento: "in caso di esercizio difforme dagli atti di indirizzo e coordinamento della Giunta Comunale, il Sindaco assegna al Municipio un termine perentorio per provvedere o adeguarsi agli atti". In caso di diniego, il Comune interverrà con poteri sostitutivi. Quindi non c’è alcuna autonomia decisionale del Municipio XIII.

Cosa ancora più importante, l’ammontare delle risorse finanziarie necessarie per amministrare il territorio non saranno decise dal Municipio, che si limiterà solo a segnalarne una previsione al Comune, il quale assegnerà i fondi in funzione della disponibilità del proprio bilancio. Anche per le aree verdi (art.4), rimane tutto come prima (cioè niente soldi), tant’è che in Campidoglio, nella ‘notte dei pianisti’, l’Assessore al Verde del XIII Municipio, Giancarlo Innocenzi, ha pubblicamente e platealmente mostrato tutta il suo disappunto.

Qualunque amministratore sa che senza reali poteri di “indirizzo e coordinamento” e senza fondi certi, l’autonomia amministrativa è di fatto inesistente. Nella lunghissima seduta dell'Assemblea Capitolina iniziata il 18 aprile 2011 e conclusasi quasi all’alba del 19, la proposta del Regolamento presentata in aula è stata 'corretta' in alcune sue parti perché non era più rimandabile la ‘marchetta elettorale’, trasformando però il Regolamento in un semplice spostamento degli uffici da Roma ad Ostia, senza alcuna innovazione e vantaggio del territorio.

A differenza di quanto riportato sulla stampa nazionale, per prima cosa è stata tolta al Municipio la competenza urbanistica in materia di "rilascio dei permessi di costruire, anche in sanatoria, e delle denuncie di inizio attività per gli interventi edilizi di consistenza fino a 6.000 metri cubi" (art.9, Edilizia Privata). In caso contrario, sarebbe stata una manna dal cielo per l'ufficio tecnico del Municipio e per una certa politica locale dedita ai favori.
Per quanto riguarda i Servizi Sociali (art.5) e quelli Scolastici (art.12) i poteri di autonomia del Municipio sono stati ‘calmierati’ con l'aggiunta della frase "sono attribuiti al Municipio nel rispetto del principio di uniformità di trattamento dei cittadini definito nei criteri e standard dal regolamento del Comune di Roma". Come dire: se non si fa negli altri Municipi di Roma, non si fa neanche ad Ostia.
Invece per lo Sport, la Cultura e il Tempo Libero (art.6), tutto ciò che concerne l’organizzazione, la programmazione e la realizzazione, deve sempre attenersi al Regolamento Comunale, non aggiungendo nulla alla specificità del territorio (poteva essere l'occasione per il rilancio degli sport nautici ed acquatici ad esempio). Le uniche novità in quest’ambito sono due: la costituzione di un apposito Comitato per la gestione degli impianti e di un apposito ufficio per il coordinamento delle attività turistiche.
Anche sulle Concessioni di Suolo pubblico (art.7) è stato aggiunto che tutto sarà "subordinato all'approvazione di apposito provvedimento da parte dell'Assemblea Capitolina". Quindi, decide ancora una volta il Comune, così come per le Attività Produttive (art. 10) dove i limiti e le condizioni delle competenze del Municipio restano vincolati a quanto già previsto nel regolamento generale del decentramento amministrativo (valido già per tutti i municipi), con l'eccezione che, quando delegato dal Sindaco, il Presidente del Municipio può coordinare gli orari di apertura degli esercizi commerciali (art.16).

Se poi si analizzano gli articoli ‘di prossimità al territorio’ inerenti il suo sviluppo, si scopre che:


Per quanto concerne i Piani Territoriali ed Urbanistici (art.8) il Municipio si limiterà a dare il proprio parere sulle politiche da perseguire e indicherà le opere di urbanizzazione necessarie, ma senza alcun potere decisionale, mentre sui beni del Demanio, del Patrimonio e circa le Locazioni Passive (art.11) viene scaricata al Municipio la competenza "in materia di gestione tecnico-amministrativa ed economica nonché la manutenzione ordinaria", anche qui senza alcun fondo speciale appositamente dedicato. Analogamente accade per i Lavori Pubblici (art.14) e per le Forniture di Beni e Servizi (art.15): competenza totale in materia di appalti, ma i soldi? Come si potrà bandire un appalto senza la certezza dei fondi? Tutto rimane al buon cuore del Comune di Roma anche se il Municipio può attivarsi per stringere convenzioni di Sponsorizzazione (art.17). Immaginiamo che si utilizzerà a piene mani lo strumento del project financing, che nella vulgata propagandistica della politica attuale è la gallina dalle uova d'oro; peccato che in Italia sia quasi sempre un project financing “sporco”, finti filantropi che ottengono il massimo vantaggio scaricando i rischi di impresa alla collettività.


Per ultime, le competenze specifiche sul Litorale (art.13) che sono nell'ordine: istruttoria, elaborazione e attuazione dei progetti di valorizzazione del litorale, manutenzione del Canale dei Pescatori, attuazione del Piano di Utilizzazione degli Arenili (che per esempio dovrebbe garantire la conservazione del cinquanta per cento delle visuali libere al mare), funzioni amministrative sul demanio marittimo (escluse le competenze statali, ma compresi i poteri di vigilanza e di polizia amministrativa) ed infine il rilascio dell’autorizzazione Comunale necessaria all’apertura di uno stabilimento balneare, che non è la concessione demaniale, ma la semplice licenza rilasciata secondo i requisiti morali previsti dalle norme di Pubblica Sicurezza che il gestore deve avere.

Tutto qui, nulla che interessi i cittadini, poco a vantaggio degli imprenditori, molto a favore dei ‘burattinai’ che dall'aula Giulio Cesare potranno meglio gestire gli ‘affari’ del Litorale lasciando che i loro referenti politici del XIII Municipio tessano per conto loro le necessarie trame, forniti di una stella di latta con sopra scritto: 'decentratore comunale'. Un nuovo mestiere.

giovedì 24 marzo 2011

Fuso-de Jesus (PD): “Vizzani mistifica le strage delle Fosse Ardeatine”


"La democrazia è fondata sui ricordi e la storia porta insegnamento. Anche da errori clamorosi come quello delle Fosse Ardeatine". Queste le parole di Giacomo Vizzani, Presidente del XIII Municipio, in occasione della commemorazione dei martiri delle Fosse Ardeatine. 74 secondi per mistificare la storia: il 24 marzo 1944 non fu un errore quando Herbert Kappler, comandante della Gestapo di Roma, fece fucilare 335 italiani, ma una volontà precisa di violare i diritti dell'uomo. Non potevamo aspettarci altro da chi, poco più di un mese fa, ha partecipato alla fiaccolata organizzata da CasaPound in ricordo delle foibe. Le torture di Via Tasso, i rastrellamenti del Ghetto e del Quadraro, il massacro delle Fosse Ardeatine facevano parte di un disegno ben preciso contro i diversi fronti della Resistenza romana. Le Fosse Ardeatine non sono state un 'errore', ma l'errore lo ha commesso Vizzani nel suo ruolo istituzionale. Hanno fatto bene i cittadini democratici a girargli le spalle, in Piazza Capelvenere ad Acilia nel secondo appuntamento previsto dal cerimoniale, al momento del suo discorso. Vizzani a questo punto se n’è andato, senza proferire il discorso, mentre i cittadini cantavano'Bella Ciao'.

venerdì 4 marzo 2011

Vizzani nun je la fa ... neanche questa volta


Niente, non se ne parlerà almeno fino al 9 marzo e chissà per quanto ancora. Dopo G. Vizzani e S. Colloca ricordiamo la famosa frase del consigliere S. Salvemme: "Andiamoci a prendere il decentramento!". Al Campidoglio ci sono andati, per prendersela ... in saccoccia !

mercoledì 2 marzo 2011

Alemanno: la Formula Uno delle bufale ad Ostia

Decentramento Speciale, Roma Capitale, Stati Generali: al via la Formula Uno delle bufale ad Ostia. Saltato ancora una volta in Campidoglio, dopo l'incontro dei capigruppo il 25 febbraio (non se ne discuterà neppure giovedì 3 marzo), il decentramento speciale per Ostia, che rimarrà nella storia per una serie di iniziative grottesche del PdL. Le ultime due: le promesse dimissioni del presidente del XIII Municipio, G. Vizzani (se non avesse raggiunto a inizio febbraio la votazione del decentramento) e la parodia di 20 minuti di occupazione dell'aula municipale da parte della maggioranza (PdL), guidata dal capogruppo S. Colloca, per costringere Alemanno almeno a calendarizzare in aula Giulio Cesare la discussione sul decentramento. Nello stesso giorno, il 24 febbraio, in un incontro su Roma Capitale svoltosi a Ostia, Vizzani affermava: «Nessuna confusione: qualunque dettaglio del federalismo municipale, sarà assorbito dalle direttive del decentramento, come scritto già nell'emendamento della Commissione Permanente per Roma Capitale. L'obiezione di Smedile è già sul tavolo del Segretario Generale del Campidoglio e in queste ore sarà valutata in Commissione Capigruppo. Superato l'ostacolo, la delibera lunedì 28 febbraio sarà in consiglio comunale».
Così non è stato e l’ “ostacolo”, sollevato da Francesco Smedile (UDC), presidente della Commissione per le Riforme istituzionali per Roma Capitale, permane. Esiste infatti una questione di legittimità relativa ai maggiori poteri di autonomia da concedere ai Municipi tra quanto previsto nel decreto su Roma Capitale (valido per tutti i Municipi) e quanto contenuto nel decentramento (valido solo per Ostia). Uno dei due è inutile. Se il decentramento per Ostia sta dunque morendo (Alemanno e Vizzani lo definirono un 'evento epocale' il 24 novembre 2009), anche il decreto su Roma Capitale non gode di ottima salute. Il decreto legge 'Milleproroghe' non ha prorogato i termini di scadenza per la delega rilasciata al Governo per attuare il regime speciale di Roma Capitale. Dunque la possibilità che entro maggio 2011 siano conferiti a Roma, per mezzo di un secondo decreto, nuovi poteri e nuove risorse è ormai al lumicino. La conferma si è avuta durante gli Stati Generali, che dovevano chiarire quali progetti ha il Comune di Roma sul Litorale. Solo 13 minuti di presentazione contro le 4 ore di propaganda in pompa magna a novembre 2009.
Questo è ciò che sta accadendo, lo sbando di Alemanno e Vizzani, che in 3 anni non hanno mantenuto quanto promesso in campagna elettorale. E’ il momento che si dimettano.

sabato 26 febbraio 2011

Caro Nicola ti scrivo ...

Caro Zingaretti,

Volevo chiederti se il Vizzani invitato all’incontro-dibattitto dal titolo: "Roma Capitale. Quale modello di democrazia e partecipazione?" (in cui sono stati presentati i risultati del progetto "Modelli di partecipazione a confronto: dall'America Latina all'Italia"), sia proprio lo stesso Vizzani Presidente del XIII Municipio ...

Vizzani Giacomo ? Quello che fa identificare tutti i cittadini che partecipano alle sedute consiliari ?

Vizzani chi ? Quello per cui anche dirigenti del PD stanno raccogliendo migliaia di firme per le sue dimissioni ?

Vizzani, il Presidente che chiama regolarmente la polizia in tenuta anti sommossa appena qualcuno osa solo dissentire ?

Quello che non ha mai presentato un solo progetto urbanistico ai cittadini come previsto per legge ?

Proprio quel Vizzani che il 23 febbraio di un anno fa è entrato con una finta ordinanza di protezione civile abbattendo 38 case all’Idroscalo di Ostia e lasciando marcire i tavoli di concertazione e le persone nei residence ?

Proprio quel Vizzani che ha negato il modello partecipato del Teatro del Lido e fatto denunciare i cittadini e lavoratori che manifestavano sotto il palazzo del Governatorato ?

Vizzani quello dei manifesti del PD XIII che lo accusano di non aver raggiunto alcun risultato in 3 anni, a partire dal decentramento ?

Proprio lui, quel Vizzani che si rifiuta di rispondere ai cittadini sia per iscritto che verbalmente alle loro legittime domande ?

Vizzani, proprio quello che non ha mai istituito la consulta dei Comitati ?

Proprio, proprio lui ?

Impossibile, perché in Provincia ci sono molti esponenti e dirigenti del PD del XIII Municipio che lavorano con te. Deve essere sicuramente un altro Vizzani, anche perché nell’elenco degli interventi è l’unico del PDL. A meno che non sia stato invitato proprio il Presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, al dibattito "Modelli di partecipazione a confronto: dall'America Latina all'Italia" per rappresentare il modello partecipativo delle dittature di certi paesi del Sud-America.

Con immutata stima

giovedì 24 febbraio 2011

Fuso-De Jesus (PD): nel XIII Municipio finalmente una sola voce sul fallimento di questa amministrazione.

Finalmente il capogruppo del PD XIII Municipio, Andrea Tassone, fa sentire la sua voce dopo un anno e mezzo. Escono persino i manifesti del PD XIII sul fallimento di Vizzani e Alemanno. Era ora che il PD XIII riconoscesse la posizioni politica di molti suo simpatizzanti, militanti e dirigenti come parte essenziale della sua vita democratica che in queste settimane hanno firmato a migliaia per le dimissioni di Vizzani, che ha fallito anche il primo punto del suo programma elettorale, quello del Decentramento. Anche questa mattina, Vizzani, intervenuto all’evento in aula Massimo di Somma “Verso il secondo decreto su Roma Capitale: il ruolo dei Municipi”, organizzato da Piero Cucunato, Presidente Comm. Riforme Istituzionali della Provincia di Roma in quota PDL, ha dichiarato l’ennesima ulteriore versione sul Decentramento, non facendo alcun riferimento alle sue preannunciate dimissioni per il mancato esito positivo di una riforma così importante per il nostro territorio.
E’ una vittoria per tutto il PD, che finalmente si muove unitariamente su temi importanti che riguardano la vita dei cittadini del XIII Municipio.

venerdì 18 febbraio 2011

Fuso-de Jesus (PD): sul Decentramento del XIII Municipio, il presidente Vizzani ancora al palo.

Fino al 24 febbraio, del decentramento speciale per Ostia non vedremo neppure l'ombra. Basta leggere l'ordine dei lavori delle prossime sedute del consiglio comunale. A quella data sarà un mese da quando Vizzani, presidente del XIII Municipio, ha promesso di dimettersi per aver fallito il suo primo obiettivo della campagna elettorale. Noi glielo stiamo ricordando ogni giorno perché, tra i finti 'impegni mantenuti', almeno uno lo dovrà pur rispettare. Intanto la nostra raccolta firme per chiederne le dimissioni prosegue, al ritmo di quasi 300 firme al giorno. Ogni volta che apriamo il nostro tavolino bastano infatti circa 3 ore per esaurire i moduli. Senza contare le adesioni raccolte porta a porta. In totale, ad oggi, sono state raccolte 2.358 firme in 21 ore, suddivise su 7 giorni. Ci chiediamo con che coraggio Vizzani parteciperà in Municipio all'iniziativa del prossimo 24 febbraio, organizzata da Bordoni, sui nuovi scenari che si apriranno per i Municipi all'alba di Roma Capitale. Anche perché, a parte il flop del decentramento, neppure è mai partito il faraonico progetto di riqualificazione del lungomare di Ostia che sarà discusso durante gli Stati Generali del 22 febbraio alle 20:45 ma solo per un quarto d'ora. In questa Caporetto, Vizzani può salvare almeno la dignità come persona. Politicamente e in termini amministrativi, ha fallito su tutti i fronti. Se ne vada a casa.

venerdì 11 febbraio 2011

Fuso-de Jesus (PD): “Salta l’ennesima presentazione 'parata' del programma per la riqualificazione del waterfront. Vizzani abbandonato da tutti”

Un mini-presidente ormai al confino nel Palazzo del Governatorato. Giacomo Vizzani, abbandonato dalla maggioranza capitolina, che fa mancare il numero legale in aula Giulio Cesare ieri, nel terzo tentativo di discutere la delibera sul decentramento, viene abbandonato anche da Alemanno. La presentazione “parata” del programma per la riqualificazione di Ostia e del Lungomare, prevista il 15 febbraio, infatti è stata annullata, come ci comunicano dalla segreteria del Sindaco e dal dipartimento di urbanistica. E’ da maggio 2010 che i cittadini attendono di vedere i progetti-propaganda previsti per la riqualificazione del waterfront che riguardano anche l’Idroscalo di Ostia, ad un anno esatto dall'illegittimo sgombero e demolizione delle abitazioni. Una situazione davvero imbarazzante per il mini-sindaco e per la giunta capitolina, evidentemente capace solo di usare i manganelli.

Attendiamo che Vizzani abbia per lo meno un ultimo gesto di orgoglio e lasci l’incarico per manifesta incapacità a raggiungere un solo obiettivo programmatico.

giovedì 10 febbraio 2011

Fuso-de Jesus (PD): “A questo punto più che ‘Vizzani dimettiti’ è il caso di dire ‘Vizzani rimettiti’

Un municipio di Roma Capitale allo sbando per colpa di un capriccioso e piagnucoloso presidente Vizzani, eletto per caso ad Aprile 2008. Spavaldo per mesi, nelle ultime settimane minaccia continuamente le sue dimissioni, che puntualmente vengono rimandate a data da destinarsi.
Ha fallito tutto il suo programma elettorale e ormai è in preda ad una crisi di nervi. Questo il preoccupante stato del XIII Municipio dove nulla funziona per l'incapacità e debolezza amministrativa di un uomo che è riuscito a farsi asfaltare la strada di casa sua lasciando i cittadini a schivare le buche, millantando opere mai eseguite, sperperando in 'somma urgenza' i soldi dei contribuenti. Disperato, impreparato, abbandonato dalla sua maggioranza, nemmeno la ciambella del decentramento potrà mantenere a galla Giacomo Vizzani.
In un paese civile non ci sarebbe bisogno di ricordargli di mantenere almeno la promessa di dimettersi. Il 23 febbraio è prossimo: l'Idroscalo grida vendetta.
La raccolta firme prosegue, siamo a quota 814 e le consegneremo ad Alemanno il 15, in occasione della presentazione del waterfront a Cineland.

Manuela Fuso e Paula de Jesus
Dirigenti del PD

Il seguente comunicato è stato inviato dall'indirizzo di posta elettronica del circolo virtuale PD Idroscalo. Stiamo infatti raccogliendo le firme tra gli iscritti, simpatizzanti ed amici per l'apertura di un circolo PD all'Idroscalo di Ostia. Per maggiori informazioni: http://www.facebook.com/profile.php?id=100001561967387&sk=wall#!/home.php?sk=group_190394220978559&id=190530084298306&notif_t=like

martedì 8 febbraio 2011

L'agonia di Vizzani sul Decentramento



Vizzani: “Dalle dichiarazioni di due esponenti del Pd sembra che sia solo merito del Pd. Singolarmente le tredici firme grazie alle quali è stato inserito all'ordine dei lavori dell'assemblea capitolina il decentramento del Municipio XIII sono tutte del Pdl. Sulla carta sono tutti a favore, ma è da più di un anno che aspettiamo questa votazione. Comunque non serve fasciarsi la testa prima di romperla. Avevo chiesto che la delibera venisse discussa e così è stato”. (Fonte: Omniroma, 3 Febbraio 2011)

Non compare nemmeno nell'Ordine dei Lavori di giovedì prossimo, 10 Febbraio.
Comincia a farmi pena ... nemmeno uno scatto di orgoglio riesce ad avere questo povero uomo.

sabato 5 febbraio 2011

La tua firma per cambiare ...

"In poco più di 2 ore abbiamo raccolto ad Ostia, in Piazza Quarto dei Mille, quasi 300 firme per chiedere che Vizzani mantenga la sua promessa di dimettersi per il mancato ottenimento del decentramento speciale di Ostia". Così dichiarano Manuela Fuso e Paula de Jesus, dirigenti del Partito Democratico. "Un'iniziativa che ha trovato al suo fianco non solo partiti dell'opposizione, come l'IDV, ma anche la cittadinanza attiva, come il Comitato Civico 2013. Nel giorno in cui si raccoglievano le firme da parte del PD per mandare a casa Berlusconi e da parte dell'IDV contro la proposta della Legge Tarzia, l'entusiasmo e la partecipazione numerosa dei cittadini ha premiato l'iniziativa. La raccolta di firme proseguirà anche nei prossimi giorni nel XIII Municipio", concludono Fuso e de Jesus.

venerdì 4 febbraio 2011

La Giarabub del parlamentino ostiense in Campidoglio

“Non ci sono alternative: se non otterrò oggi la votazione della delibera sul decentramento speciale per il Municipio mi dimetterò”. Così il minisindaco G. Vizzani, che per la seconda volta in pochi giorni, ieri minacciava le dimissioni sul primo punto del programma elettorale siglato anche dal Sindaco Alemanno, il famoso “Patto per Ostia”. Gli altri punti sono stati disattesi da tempo.

Dopo 14 mesi di agonia sul Decentramento, un evento che fu definito epocale diventa la Giarabub del parlamentino ostiense in una semideserta aula Giulio Cesare.

Ci sono quasi tutti, tra Assessori e Consiglieri, manca, non a caso, tutta la componente di F.I., legata a Davide Bordoni, il rais del XIII Municipio. Seduti nell’area riservata al pubblico, sortiscono l’effetto di sembrare dei poveri questuanti, mentre attendono che qualcuno del PDL in Comune riesca a racimolare 13 firme per mettere “fuori sacco” la delibera sul Decentramento all’ordine dei lavori del Consiglio Comunale. Una scena pietosa perché alla fine l’unica cosa che riescono ad ottenere, dopo ore di attesa, è che Pomarici, Presidente del Consiglio Comunale, porti in valutazione del Consiglio la proposta di includere il decentramento al termine di quanto previsto all'ordine del giorno. Insomma, la valutazione di inserimento è rimandata al 7 febbraio e chissà quando verrà votata. Dopo quasi tre anni di amministrazione fantasma, Vizzani incassa l’ennesimo schiaffo dai “compagni” di partito capitolini (il primo fu quello sulla delocalizzazione del Polo Natatorio di Ostia) sul punto più importante del suo programma, la condizione che lui stesso pose ad Alemanno per la sua candidatura al Municipio XIII.

In aula Giulio Cesare però Alemanno non c’è a difendere il povero Vizzani. E’ impegnato con la Comunità Sant’Egidio. Alle 20 si chiude il Consiglio Comunale e il minisindaco se ne va, insieme a tutta la corte dei miracoli mancati, lasciando l’ultimo atto della tragedia all’Ass. ai LL.PP., Amerigo Olive, che rivolgendosi ad un cittadino dice "Habemus papam". "Scusa, Amerigo, ma non ho capito...". E lui: "Hanno inserito all'ordine dei lavori il decentramento". "Guarda che Pomarici ha appena detto che solo al termine di quanto previsto all'ordine del giorno potrà esser portata alla valutazione del Consiglio la proposta di includere anche il decentramento". "No, no", continua Olive, "una proposta raccolta con 13 firme non deve essere messa alla valutazione dell'aula" ... “Si vede che lo schiaffo deve essere stato così forte che gli ha creato un po’ di amnesia sul regolamento”, conclude il cittadino.

Che Vizzani non abbia mai contato nulla è un dato di fatto, tant’è che Alemanno verrà il 15 febbraio a imporre dall’alto le scelte urbanistiche per Ostia. La Delibera sul Decentramento infatti non serve a dare maggiori poteri a Vizzani, bensì a salvarlo da una pessima gestione del territorio, rimanendo di fatto una marionetta nella mani di questo pessimo Sindaco e sotto scacco a Bordoni. Ma si vede che per ora a salvarlo non ci pensa proprio nessuno. La sua debolezza politica e amministrativa è evidente.
Speriamo che questa volta mantenga almeno una promessa, quella di dimettersi.

Nel frattempo, in occasione della raccolta delle 10 milioni di firme per mandare a casa Berlusconi e Alemanno e contro la proposta della legge Tarzia, Sabato mattina, in P.zza Quarto dei Mille ad Ostia, saranno raccolte da esponenti del PD e dell’IDV anche le firme per le immediate dimissioni di Vizzani.

giovedì 3 febbraio 2011

Fuso-De Jesus (PD): “Sabato raccoglieremo le firme per le dimissioni di Vizzani”

XIII Municipio, 3 Febbraio 2011 - “Non ci sono alternative: se non otterrò oggi la votazione della delibera sul decentramento speciale per il Municipio mi dimetterò”. Così il mini-sindaco G. Vizzani, che per la seconda volta in pochi giorni, minaccia le dimissioni sul primo punto del programma elettorale siglato anche dal Sindaco Alemanno, il famoso “Patto per Ostia”. Gli altri punti sono stati disattesi da tempo.
Dopo 14 mesi di agonia sul Decentramento, un evento che fu definito epocale diventa la Giarabub del parlamentino ostiense, tant’è che Alemanno viene il 15 febbraio a imporre dall’alto le scelte urbanistiche per Ostia. Dunque Vizzani non avrà mai i poteri per decidere il futuro del territorio, ma sarà solo una marionetta nella mani di questo pessimo Sindaco e della sua Giunta.
E’ evidente la debolezza del mini-sindaco sia politica sia amministrativa. Per una volta mantenga almeno una promessa, quella di dimettersi. Per questa ragione, in occasione della raccolta delle 10 milioni di firme per mandare a casa Berlusconi e Alemanno, Sabato mattina, in P.zza Quarto dei Mille ad Ostia, raccoglieremo anche le firme per le immediate dimissioni di Vizzani.

mercoledì 2 febbraio 2011

XIII Municipio, delibera sul Decentramento: nuova fumata nera

... e anche giovedì nulla di fatto. Vizzani dimettiti !

(OMNIROMA) Roma, 31 GEN - «Il PdL di Roma Capitale si è fatto promotore nella capigruppo odierna di un incontro sulla delibera del decentramento amministrativo del XIII Municipio». È quanto dichiara in una nota Luca Gramazio, capogruppo Pdl dell'assemblea capitolina: «L'incontro si terrà giovedì in Campidoglio e coinvolgerà le forze politiche rappresentate in aula Giulio Cesare e il presidente Giacomo Vizzani, al fine di giungere dopo un fattivo confronto all'approvazione di questo importante provvedimento pilota». AUGURI!

lunedì 31 gennaio 2011

Ostia, Lucherini-de Jesus (PD): "Decentramento non va in aula Comunale: ora Vizzani può dimettersi"

"Per l'ennesima volta il Presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani è costretto ad incassare i veti incrociati della maggioranza comunale che non ha calendarizzato, come da lui annunciato, la delibera per il decentramento di Ostia per la seduta comunale di oggi" lo dichiarano in una nota Carlo Lucherini, consigliere regionale e Paula De Jesus, membro dell’assemblea regionale delle donne del Partito Democratico.

"Vizzani giovedì scorso aveva annunciato le proprie dimissioni a causa della mancata attuazione del decentramento del municipio XIII che dopo essere stato approvato in giunta nel novembre del 2009, dopo più di un anno non è ancora stato portato in aula Giulio Cesare per essere approvato" continuano Lucherini e De Jesus "le annunciate dimissioni erano rientrate per la promessa avuta dal Comune di Roma che avrebbe dovuto calendarizzare per il 31 gennaio la delibera. Cosa

che ovviamente non è avvenuta a causa delle resistenze all'interno del gruppo consiliare del Popolo delle Libertà".

"Dopo non essere riuscito a mantenere la promessa sul decentramento di Ostia, primo punto del suo programma in campagna elettorale, Vizzani mantenga almeno la promessa sulle proprie dimissioni. Sarebbe una buona notizia per i cittadini di Ostia". (31 gennaio 2011)

sabato 29 gennaio 2011

Vizzani ora dimettiti e "decentrati" altrove!

Il centro-destra perde pezzi e va in pezzi. Non è solo Alemanno a rilasciare un'intervista al settimanale 'Panorama' dichiarando «Nel 2013 mi ricandido. O anche prima. Se non potrò lavorare come si deve chiederò elezioni comunali anticipate». Ora ci si mette anche Vizzani su Il Messaggero, ed. Ostia del 28.01.2011: «Non ho presentato le dimissioni, ma è vero che ho minacciato di farlo. Perché sulla mancata attuazione del decentramento del Municipio XIII ci stavo perdendo la faccia io, ma anche il sindaco che aveva dichiarato che sarebbe stato calendarizzato prima a novembre, poi a dicembre e poi a gennaio». Alza gli scudi il presidente del Municipio XIII, Giacomo Vizzani, dopo gli innumerevoli rinvii della votazione comunale della delibera di decentramento speciale per il parlamentino ostiense. «Mi è stata appena data la conferma - prosegue Vizzani - che la data di votazione del decentramento verrà fissata per il 31 gennaio. Non sono abituato a fare la voce grossa, ma ho capito che è l’unica cosa che funziona». Martedì il capogruppo Pdl del Comune di Roma, Luca Gramazio, è stato costretto a dichiarare che «sul decentramento amministrativo del XIII Municipio non c’è nessun passo indietro: la maggioranza è in linea con la posizione del sindaco Alemanno e del presidente Vizzani».
Sono passati 14 mesi dalla buffonata del decentramento che venne definito "epocale" dal Sindaco Alemanno e dal minisindaco del XIII Municipio.
Peccato che proprio oggi il Campidoglio smentisca le dichiarazioni di Vizzani. Come si evince anche dalla foto l'ordine dei lavori della seduta del 31 non lo prevede.
La faccia l'ha persa da tempo. Per una volta mantenga una promessa: si dimetta, anche il Sindaco.