Paula de Jesus (PD): “Nell’assemblea partecipativa aperta alla cittadinanza sull’ampliamento del Porto di Roma, il Municipio XIII chiama la polizia in tenuta anti-sommossa per discutere di un’opera strategica contro gli interessi pubblici”
“Un porto a rischio idrogeologico che costruirà un nuovo molo lungo oltre 2 km, dove parcheggeranno 650 auto. Una società proponente che verserà al Comune di Roma un milione di euro per riqualificare chissà quando Tor San Michele, ora del Demanio. Un'Autorità di Bacino, quella del fiume Tevere, che impone procedure 'delocalizzative' per l'Idroscalo di Ostia ma che 'dimentica' di rappresentare nel suo Piano Stralcio n.5 le strutture del porto a rischio. Questa, in sintesi, l'opera strategica (così la definisce il Comune) dell'ampliamento del porto di Ostia, discussa ieri nell'aula Di Somma del XIII Municipio, blindata dalla Polizia in tenuta antisommossa. Nessuna novità rispetto allo scarno documento illustrativo del progetto messo a disposizione sul sito internet del Dipartimento di Urbanistica dal 1° dicembre. Il molo (che non si può più definire tale) non ha neppure ricevuto ancora la variante di destinazione urbanistica, necessaria in quanto ospita centinaia di parcheggi a servizio dei posti barca. Di fronte ad un nervoso G. Vizzani, Presidente del Municipio, e ad un distratto F. Ghera, Assessore Comunale ai LL.PP., e ai pochissimi consiglieri municipali, i comitati e le associazioni presenti (LabUr, Comitato Civico 2013, Severiana, Comunità Foce del Tevere, Consorzio Nuovo Idroscalo) hanno espresso forti e puntuali critiche, non solo al procedimento di partecipazione, ma soprattutto al contenuto del progetto, che si inserisce con violenza nel delicato tessuto sociale di Ostia Ponente e dell'Idroscalo. L'unica voce a favore, quella dell'Associazione Culturale Litorale Romano, presieduta da Gerardo Zaccaria, padre del consigliere municipale, Luigi Zaccaria. L'incontro è iniziato con 75 minuti di ritardo, con la Polizia che controllava, manganelli bene in vista, uno a uno l'ingresso dei partecipanti, con le strade laterali al Municipio (via Claudio e via Celli) presidiate dai Carabinieri e in assenza della stampa nazionale, a parte due emittenti televisive locali. Questa sarebbe l'attenzione rivolta a un'opera strategica ? Questi sono i modi di far partecipare i cittadini ? Ancora una volta l’amministrazione mostra zero rispetto per gli interessi pubblici e solo grande attenzione per quelli privati” – dichiara Paula de Jesus, dirigente del PD e urbanista di LabUr.
Siamo figli dell'epoca, l'epoca è politica Tutte le tue, nostre, vostre faccende diurne, notturne sono faccende politiche. Che ti piaccia o no, i tuoi geni hanno un passato politico, la tua pelle una sfumatura politica, i tuoi occhi un aspetto politico. Ciò di cui parli ha una risonanza, ciò di cui taci ha una valenza in un modo o nell’altro politica. Perfino per campi, per boschi fai passi politici su uno sfondo politico. Anche le poesie apolitiche sono politiche, e in alto brilla la luna, cosa non più lunare. Essere o non essere, questo è il problema. Quale problema, rispondi sul tema. Problema politico. Non devi neppure essere una creatura umana per acquistare un significato politico. Basta che tu sia petrolio, mangime arricchito o materiale riciclabile. O anche il tavolo delle trattative, sulla cui forma si è disputato per mesi: se negoziare sulla vita e la morte intorno a uno rotondo o quadrato. Intanto la gente moriva, gli animali crepavano, le case bruciavano e i campi inselvatichivano come in epoche remote e meno politiche.
"Abbiamo costruito con quello che il Tevere ci porta un albero di Natale ecosostenibile nella piazza della vergogna, dove il 23 Febbraio 2010 sono state abbattute 38 case. E’ il primo atto di un vero progetto di riqualificazione che la Comunità dell' Idroscalo porterà avanti nei prossimi mesi ... " (Comunità Foce del Tevere)
Ogni scandalo ne rivela anche un altro: a Roma infrangono le regole per dare soldi agli amici e alle onorevoli vacche, negano i soldi per le necessità del paese. «Dall´abisso nel quale siamo stati trascinati bisognerà pure cominciare a risalire. Ma senza vera intransigenza politica e morale qualsiasi ricostruzione sarà assai difficile» (Stefano Rodotà)
Dopo settimane di false dichiarazioni, la verità. La gara è stata aggiudicata alla Impre.Dor. ma è l'agenzia della Regione che deve accelerare i tempi burocratici per l'inizio lavori.
"Nel marasma di dichiarazioni tutte infondate susseguitesi in queste ultime 5 settimane, da destra come da sinistra, relative a fantomatiche date di inizio lavori a novembre o ritardi dovuti a problemi burocratici di concessione delle aree, informiamo che è stata aggiudicata in maniera definitiva dalla Regione Lazio la gara della scogliera a mare per la difesa dell'abitato dell'Idroscalo di Ostia. Si è ancora in attesa di stipulare il contratto, mentre sarà l’ARDIS a consegnare i lavori. Ricordiamo che la ditta vincitrice è la Impre.Dor. srl, con sede legale in Via Capanne di Marino n.2/C, Ciampino (Roma), lo stesso indirizzo della società Idra.Mar. srl, esperta in lavori di difesa e sistemazione idraulica, fluviale e marittima, di cui la Impre.Dor. si servirà secondo la forma giuridica dell’avvalimento. I tempi di realizzazione saranno di 200 giorni naturali e consecutivi (7 mesi) a decorrere dalla consegna dei lavori." - dichiara Paula de Jesus dirigente del PD e urbanista di LabUr.
Mancano pochi giorni a Natale e come ogni anno puntualmente arriveranno gli auguri del mini sindaco Giacomo Vizzani. L’anno scorso si era sperticato ad elencare gli impegni mantenuti, soprattutto quello del (mai pervenuto) decentramento. Dopo due anni e mezzo dall’insediamento di questa amministrazione non vediamo l’ora di ascoltare quelli di quest’anno, che sconfineranno dalla tragedia alla farsa.
Così scriveva Vizzani in campagna elettorale: “Ho siglato con il candidato sindaco di Roma del Pdl, on. Gianni Alemanno, il “Patto per Ostia”. Un accordo in più punti per risolvere, in caso di vittoria alle elezioni amministrative del 13 e 14 aprile prossimo, i problemi più urgenti per Ostia e il XIII Municipio ... In caso di vittoria sono pronto a impegnarmi fin dal primo giorno per risolvere le emergenze inserite nel Patto” .
Ecco l'elenco completo delle emergenze:
“… quello della Mobilità, con la creazione lungo la ferrovia Roma-Lido della nuove stazioni di Malafede e Dragona Sud … e la completa equiparazione del treno di Ostia al metro’ di qualunque stazione romana, sia in frequenza delle corse sia in orario di chiusura del servizio pubblico.”
Non c’è nulla e si è persino scoperto che manca il cavalcavia tra Acilia e Dragona, mentre continuano i pesantissimi disservizi sulla Roma-Lido.
“…la realizzazione di una metropolitana di superficie lungo via Cristoforo Colombo con prolungamento fino a Torvaianica.”
Avendo visto che era troppo semplice prolungarla fino a Torvajanica, Vizzani ha deciso di ripensare completamente il progetto sostituendolo con quello della “Metropolitana del Mare”, da Montalto di Castro a Gaeta. (Fonte: URIA)
“… oltre al completamento delle complanari in via Cristoforo Colombo.”
I finanziamenti delle complanari sono passati dalla voce "alienazione", forse a quella di "mutuo", sicuramente a quella di "elargizioni filontropiche" di Parnasi, presso l'aula Massimo di Somma alle 6 del mattino (senza che nemmeno Parnasi lo sapesse), a quella di "Ecclestone con la F1", fino a quella relativa allo "spostamento dei ministeri lungo la C. Colombo" ... Insomma, si mormora che abbiano deciso di non realizzare più la terza pista di Fiumicino perché le complanari saranno talmente larghe da accogliere due Airbus 380 affiancati o l’Antonov AN-225 o addirittura il gigante russo Kalinin K-7
“… all’unificazione della via del Mare con l’Ostiense.”
E’ di questi giorni la notizia che il Comune di Roma non ha un solo euro da destinare a quest’opera.
“… e alla costruzione della tangenziale che colleghi la C. Colombo e la via del Mare per unirsi all’autostrada Roma-Fiumicino tramite il futuro ponte che attraverserà il Tevere all’altezza di Dragona”.
Dunque … vediamo … (non so da dove cominciare perché mi viene da ridere) … Vizzani ha deciso che il Ponte di Dragona non si farà più perché si è accorto che le iniziali sono quelle del Partito Democratico. Però dal punto in cui era previsto il Ponte di Dragona fino alla Via del Mare, Vizzani ha barattato con Ciocchetti tutta l'area dell’agro romano perché possa farci l’housing sociale, in cambio di una 'grande opera strategica': il sottopasso Dragona-San Giorgio-Madonnetta-Axa-Infernetto, che si raccorderà con quello di Parnasi all'Infernetto, così che più che una tangenziale sarà una circolare da unificare con la complanare sopradescritta.I lavori inizieranno la vigilia di Natale e non abbiamo motivo di non crederci perché in questi giorni è stato avvistato l’Ass. "al Verde" Innocenzi con il diserbante sulle aree dei PVQ.
“… l’inserimento degli Scavi archeologici nei “pacchetti turistici” venduti per Roma a livello nazionale internazionale.”
Finalmente un risultato raggiunto: venduti li ha venduti, ma non ai turisti bensì al Commissario Straordinario, dimostrando così una vera e propria capacità di demolire, come a Pompei, quello che per 2000 anni è resistito alle intemperie. L'unico investimento sostenuto da Vizzani è quello relativo alla ristrutturazione dei “cessi” del Teatro di Ostia Antica.
“ … il recupero della ex colonia marina “Vittorio Emanuele II” per essere utilizzata quale Porta di Roma sul Mediterraneo (luogo di incontri, centro congressi, Università del Mare).”
Non è stato fatto nulla, in compenso ha ricevuto la laurea "honoris causa" per il Mare di Boiate dette in due anni e mezzo di mandato.
“… la riapertura della scuola alberghiera presso l’Enalc Hotel.”
E’ di pochi giorni fa la notizia che presso l'Enalc, invece dei fondi, è stato inviato un biliardino e un tavolo da ping pong. La riapertura dell'ex Enalc Hotel è lontana. I futuri chef sono stufi di vedere ridotti i soldi per la spesa e le ore di pratica. (Fonte Il Messaggero)
“… la tutela e la pulizia di parchi e pinete da trasformare in punti di aggregazione per l’ecoturismo.”
Il verde è sparito completamente, in compenso mentre l'Ass. "al Verde" Innocenzi piange perché non ha "un solo euro da spendere per la manutenzione del Municipio più verde di Roma”, Vizzani rilancia proponendo mega progetti: dal Parco Fluviale all’Idroscalo di Ostia, alle onde artificiale per i surfisti sulle dune di Castel Porziano, agli impianti sciistici artificiali in fondo alla C. Colombo. (Fonte: dichiarazioni ufficiali rilasciate alla stampa)
“… E’ necessario istituire apposite sezioni di Polizia Turistica, per prevenire i reati nelle aree frequentate dai turisti. Mentre per la sicurezza cittadina è necessario incrementare il numero di vigili, poliziotti e carabinieri di quartiere e aprire un nuovo commissariato nell’hinterland del XIII Municipio.”
Di commissariati nemmeno l’ombra, le 'lucciole' sono sempre al loro posto, i reati sono aumentati, soprattutto il “pizzo”. Più che la Polizia Turistica avremmo bisogno di Pulizia
“…emergenza Scuola: il XIII Municipio è il più giovane di Roma, con un’età media di 26 anni e migliaia di nuove famiglie con bambini che vi si trasferiscono ogni anno. Risultato: nel 2007 oltre 1.000 bambini sono rimasti fuori dagli asili nido comunali per mancanza di posti.”
Vizzani ha dichiarato di aver abbattuto del 50% le liste di attesa, peccato che ci sia qualcosa che non torna tanto che stanno indagando le Fiamme Gialle su le ipotesi di reato di abuso di potere e omissione di atti d' ufficio. Le liste di attesa di bimbi che aspettano un posto in un nido comunale o convenzionato sono infatti lunghissime e nei nidi comunali ci sono ancora posti vuoti. Ma mamme e papà sono costretti a spendere fino a 500 euro al mese per pagare strutture private, mentre posti comunali (per i quali si spenderebbe al massimo 90 euro a bambino) restano appunto vacanti. Addirittura è stato denunciato che è lo stesso ufficio nidi municipale ad aver indirizzato bambini verso strutture private. E quei posti pubblici sono e restano scoperti. (Fonte: La Repubblica)
Più che un "Patto per Ostia", Vizzani ha fatto l'ennesimo “Pacco per Ostia” anche questo Natale.
Auguri Presidente! Per quanto ci riguarda ... dopo Babba Renata, abbiamo "U babbu du paisi".
Due a Zero per i nostri flash mob contro gli annunci di Alemanno. Dopo la finta convocazione degli Stati Generali della Città, annunciata il 15 maggio 2009, che doveva tenersi entro la fine dell'anno scorso ma che è stata rimandata al 25 gennaio del 2011, eravamo certi che simili figuracce non si ripetessero più. Invece no. Dopo non essere venuto ad Ostia il 21 novembre, dopo aver saltato il primo anniversario del finto decentramento amministrativo di Ostia del 24 novembre, adesso Alemanno salta anche la visita prevista ad Ostia del 7 dicembre. L'aveva ufficializzata lo stesso XIII Municipio, facendo spargere la voce dai suoi consiglieri di maggioranza secondo i quali il 7 dicembre Alemanno sarebbe "venuto ad Ostia a presentare il progetto di riqualificazione del Lungomare e ad incontrare i residenti dell'Idroscalo". Invece così non è stato e Alemanno ha preferito inserire nella sua Agenda l'evento presso l'esedra di Marco Aurelio in Campidoglio dal titolo "Riqualificazione e valorizzazione dell'Area Archeologica Centrale". Per il sindaco di Roma è più importante discutere delle auto intorno al Colosseo piuttosto che degli ingorghi quotidiani sulla Cristoforo Colombo. Ne prendiamo atto e poiché non c'è due senza tre, annulliamo il nostro flash mob rilanciandolo al prossimo annuncio. In altre parole: flash mob batte flop 2 a 0. Ma la tripletta è vicina. (da Ostia Spa)
Alemanno: "Sulla Formula 1 pronti a fare un referendum"
Incontrando i comitati contro il GP all'Eur il sindaco annuncia l'intenzione di promuovere una consultazione popolare.
Risponde il PD:
I prossimi 17 e 18 dicembre il Pd Roma organizzerà un referendum per conoscere l'opinione dei residenti dell'Eur in relazione all'ipotetico Gp di Roma di Formula 1 che dovrebbe corrersi dal 2012. Allestiremo dei gazebo nella zona indicata da Alemanno e da Flammini e cioè quella dove dovrebbe svolgersi la gara e sentiremo il parere della popolazione residente. Si potrà votare esibendo un documento che certifichi che si abita in quella zona. Siamo costretti a questa iniziativa perché non ci fidiamo più del sindaco: da oltre due anni aspettiamo i progetti ufficiali del Gran Premio e le costruzioni complementari che si abbatteranno sul territorio, ma per ora abbiamo sentito tante parole e visto zero progetti. Per questo ora interveniamo noi e chiederemo come la pensano realmente i cittadini dell'Eur". Lo dichiarano in una nota Marco Miccoli (segretario Pd Roma), Umberto Marroni (capogruppo Pd in consiglio comunale) e Andrea Santoro (segretario Pd XII municipio).
Peccato che qualcuno, anche il PD, invece di rincorrere le scemenze di quest'uomo proponendo di organizzare loro un referendum, dovrebbe spiegare ad Alemanno che un Sindaco non può proporre un referendum. ART. 55- Referendum. Comma 2. Il Referendum può essere promosso dal Consiglio comunale o da un Comitato di cittadini, con le modalità stabilite dallo Statuto e dal Regolamento, su materie di esclusiva competenza locale.
domenica 5 dicembre 2010
Fiorisce il futuro laddove sono state abbattute le abitazioni. Sotto la terra ancora vivono i pavimenti delle case di chi non c'è più. L’Idroscalo di Ostia, che sorge sulla sponda sinistra della foce del Tevere, è un luogo dove si depositano molti materiali, dal legno alla plastica, più volgarmente denominati rifiuti urbani che non vengono raccolti né da chi li getta, né dagli enti preposti. Per questa ragione in occasione del Natale, il primo dopo l’umiliante sgombero del 23 Febbraio, abbiamo deciso di intraprendere un percorso collettivo di recupero del “rifiuto” per dargli diversa dignità e forma. Costruiremo con quello che il Tevere ci porta un albero di Natale ecosostenibile nella piazza della vergogna. Sarà il primo atto di un vero (il nostro sì) progetto di riqualificazione che la Comunità dell’Idroscalo porterà avanti nei prossimi mesi. Chiunque voglia far parte di questo progetto è il benvenuto all’Idroscalo di Ostia. Più saremo e più bello sarà il risultato. Vi aspettiamo ! (da: www.comunitafocedeltevere.it)
“QUALCUNO STA' INSISTENTEMENTE INSINUANDO CHE ALCUNE PERSONE AL CIRC. SAN GIORGIO NON HANNO POTUTO ESPRIMERE IL LORO DIRITTO AL VOTO. QUESTO EPISODIO PALESEMENTE FALSO GETTA FANGO SU PERSONE CHE QUOTIDIANAMENTE DEDICANO TEMPO AI CITTADINI DI QUEL QUADRANTE RICEVENDO IN CAMBIO VALANGHE DI CONSENSI. COMPLIMENTI PER IL R...ICORSO CHE E' SQUALLIDO COME CHI LO HA PRESENTATO. ANDREA TASSONE CAPOGRUPPO PD ROMA XIII”.
Così scrive urlante, il 30 novembre, Tassone, sulla sua bacheca di Facebook, avara di qualunque tipo di informazione, ma piena zeppa di link musicali al motto di “canta che te passa”. Quel qualcuno non viene nominato, ma l’indomani esce un articolo sul Giornale di Ostia ‘vicino-vicino’ all’Ass. Davide Bordoni con tanto di nome e cognome: Marco Belmonte. Secondo quanto viene riferito, Belmonte avrebbe chiesto al garante di controllare le votazioni al circolo Stagni-Madonnetta (nell’area in cui ci sarebbero stati 200 transfughi in VIII Municipio) perché gli appare impossibile non aver preso nemmeno un voto.
Sembrerebbe anche che la tabellina riassuntiva dei voti riportata da Andrea Storri sul suo blog, e qui riprodotta, non sia nemmeno corretta in quanto lo scarto dei voti assoluti tra Storri e Belmonte è di soli 29 voti e non 35. Insomma, un fotofinish.
Tra le varie ‘amene curiosità’ ve n’è un’altra: ci sarebbero diverse persone che sono andate a votare al circolo di Ostia Centro “su richiesta” senza essere tesserate al Partito Democratico, ma il garante ha chiuso un occhio mentre con l’altro prendeva gli estremi dei loro documenti.
L’unica cosa garantita è che si va 'democraticamente' di male in peggio.
Mentre ancora indaga la Procura di Roma, intervenuta con il nucleo di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri, e si vocifera di una proroga dei termini del sequestro, è bene fornire alcuni chiarimenti sulle vicende de "Le Ville di Massimo" in Via del Fosso di Dragoncello. L'area sottoposta a sequestro il 18 novembre 2010 è oggetto di indagini per valutare se esiste un reato edilizio, punibile ai sensi dell’art.44 DPR 6.6.2001 n.380 (Testo unico in materia edilizia), che testualmente recita: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato". In altre parole, potrebbe configurarsi anche il reato, per esempio, di truffa, mentre già esisteva sulle modalità di vendita il sospetto di pubblicità ingannevole. Infatti veniva reclamizzato come "Cantiere Fronte Casal Palocco" quando Casal Palocco è distante circa 3 km. L’area de “Le Ville di Massimo” è denominato nel Nuovo PRG come ATO R20, cioè un Ambito di Trasformazione Ordinaria, dunque area libera già edificabili secondo il PRG del 1962 alle quali si conferma il carattere di edificabilità. L’ATO R20 in particolare ha una Superficie Utile Lorda (SUL) di 13.338 mq, essendo nel PRG del 1962 una sottozona G3 (case unifamiliari con giardino). Di questa, il 70% deve essere area di concentrazione edilizia e verde privato con valenza ecologica, il 30% verde e servizi pubblici.
Ora l'ATO è uno strumento urbanistico esecutivo di iniziativa privata: possono partecipare solo i proprietari che rappresentino la maggioranza assoluta del valore catastale degli immobili interessati. Ebbene, il 25 maggio 2006 l'Assessore ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Viabilità del XIII Municipio, Enrico Farina (Forza Italia), informava il Dipartimento VI del Comune di Roma che il progetto depositato presso il XIII Municipio il 23 maggio 2006 dalla Società Consorzio Imprese srl era, in prima analisi, congruente con quanto già deliberato dal Municipio stesso. In realtà gli elaborati presentati dalla Società Consorzio Imprese srl a firma dell'architetto Serena Menghini (estratti di PRG, zonizzazioni e inquadramenti infrastrutturali), non rappresentavano un vero progetto preliminare. Servivano solo per presentarsi come ‘proprietario a maggioranza assoluta‘ dell’area al Comune di Roma, dichiarando di detenere il 72% delle particelle catastali. Era insomma, come la stessa Consorzio Imprese srl scriveva, un "progetto di larga massima". Il 1° giugno 2006 lo stesso "progetto" veniva protocollato al Dipartimento VI (prot. 9522) da parte del Geometra Paolo Lentini, amministratore unico della Consorzio Imprese srl, con sede in via Ermia di Atarneo 1/A. Nel documento però si precisava: "il sottoscritto fa presente che attualmente sono in corso trattative per l'acquisizione di altre aree interessate dal Piano Urbanistico".
Il Dipartimento VI del Comune di Roma, nel frattempo, avviava l’iter istruttorio, e poiché la Consorzio Imprese srl non raggiungeva il 75% della proprietà dell’area, riteneva non ammissibile la richiesta comunicando in tempo di Legge tale circostanza alla Società con nota prot. 13402 del 3 agosto 2006 e successivamente con nota prot. 2210 del 1 febbraio 2007. Tali note non sono però mai state restituite al Dipartimento VI, né è mai giunta comunicazione di cambio di sede sociale da parte della società. Al contrario, la Consorzio Imprese srl, ha sostenuto di non avere mai avuto risposta da parte del Comune.
Senza alcuna risposta, dopo 4 mesi (120 giorni), la Consorzio Imprese srl avrebbe però dovuto e potuto per Legge reclamare già al Comune di Roma il proprio diritto ad avere una risposta. Invece già dal settembre 2006 è comparso il cartello delle vendite, con relativa vendita sulla carta dei villini (consegna prevista: ottobre 2007). Il cartello del 2006 non riportava nemmeno l'indicazione de "Le Ville di Massimo" e faceva addirittura riferimento alla "Legge obiettivo" 443/01, cioè alla "Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive". Un complesso edificatorio è un'opera strategica ?
Ma la cosa più strana è che la Consorzio Imprese srl non ha mai avuto sede legale in quella via. Dal fascicolo storico della società, presso la C.C.I.A.A. di Roma, risulta infatti che da Via Tespi, 3 (18.12.2000, atto costitutivo), la sede legale si è spostata in Via Timocle 60 il 14.05.2007 per poi spostarsi il 24.03.2010 in Via Pindaro 82 (mantenendo però sempre lo stesso telefono: 06-50918586). Perché allora l’indirizzo di Via Ermia di Atarneo 1/A ? Perché a quell’indirizzo risulta Diego Lentini, fratello di Paolo Lentini (che risiede in via Canale della Lingua, 76). Diego è stato Amministratore Unico della Consorzio Imprese fino al 20.07.2002, data in cui poi subentrò Paolo. Entrambi, hanno eletto residenza poi nello stesso lotto che è una piccola porzione dell’area demaniale (12 ettari) appartenente alla Sede operativa di Castel Fusano dell’Ufficio per le Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato, in Via Canale della Lingua, 74.
Dunque, dal 2006 si sta vendendo qualcosa che non c'è, riportando informazioni ingannevoli (sbagliata la sede legale, nessuna opera 'strategica', tempi di consegna dilatati, localizzazione errata). Aspettiamo l'esito delle indagini della Procura, sperando che tutto questo venga chiarito, così come la vicenda delle comunicazioni del Comune di Roma, mai pervenute (anche perché erano indirizzate a una sede legale mai esistita). Dal canto nostro invieremo alla Polizia Giudiziaria questa nota informativa.