Condizioni non eccezionali di pioggia, ma sicuramente importanti, che dilavano l'influente L portando verso la pompa sul canale Palocco i rifiuti (monnezza) che si accumulano nell'alveo dei fossi per mancanza di pulizia ordinaria di competenza del CBTAR. A tutto questo si aggiunge il non facile accesso alla griglia che intercetta il flusso di acqua per garantire che i detriti non blocchino la pompa. È impossibile di fatto intervenire in caso di emergenza. Dunque, la priorità è che il CBTAR svolga le pulizie ordinarie presso la pompa, non quelle straordinarie.
Infine, è ancora mancante il ponticello di scavalco del fosso che sarebbe servito ai mezzi di soccorso tra Via Orazio Vecchi e Via Domenico Alaleona. In questi 5 anni tutto quello che si è raccontato sul parco non si è fatto e i sedicenti nuovi esperti di comitati e consulte tacciono da anni nascondendo un problema gravissimo e ancora non risolto per meri interessi personali legati alla precedente amministrazione, che aveva scritto: "rimetteremo a nuovo il parco con 430mila euro. Realizzeremo anche una strada di servizio che potrà essere utilizzata dai mezzi di soccorsi e opere di canalizzazione funzionali alla sicurezza".
Dopo il cartello lavori di Civitavecchia comparso sul cantiere, la sfilata dell'ex Direttore Tecnico dei giorni scorsi, abbiamo anche chi pensa ad una nuova intitolazione del parco.
Paula de Jesus e Monica Bardini per Evoluzione Civica.
lunedì 8 novembre 2021
INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI - 5 ANNI DI MONNEZZA
giovedì 4 novembre 2021
IDROSCALO DI OSTIA: PARTITO L'ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE
È partita la ricognizione interna di personale tecnico amministrativo di Roma Capitale per l'affidamento dell'incarico di studio di fattibilità tecnica economica per la riqualificazione ambientale e nuova edilizia sociale all'Idroscalo di Ostia.
Tutto secondo programma: anni di promesse mai mantenute, anche nell'ultima campagna elettorale, a partire dal neo Assessore al Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi. La coerenza tra parole e fatti richiederebbe un atto concreto di sospensione dell'iter e una vera cabina di regia partecipata.
Se il PNRR è un piano che ha come obiettivo "sostenibilità e densificazioni, senza nuovo consumo di suolo" con progetti di riqualificazione e rigenerazione sociale e fisica di aree degradate, messa in sicurezza, previsione di nuovi servizi urbani, di viabilità e accessibilità, spazi pubblici da rilanciare, è incomprensibile quanto stia accadendo. Case popolari in zona a rischio R4 e sedicente bonifica di un'area non recuperabile sul piano ambientale, fuori da ogni processo di partecipazione così caro al centro sinistra che ha nominato Andrea Catarci, Assessore al Decentramento, alla Partecipazione e alla Roma dei 15 minuti.
Attendiamo anche una chiara e non equivoca presa di posizione da parte di Mario Falconi visto che a suo tempo si spese per il raddoppio del porto (che avrebbe cancellato l'Idroscalo) e ora inneggia alla scogliera per proteggere l'abitato.
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