10 giugno 1997 – XIII Legislatura –
Camera dei Deputati. Interrogazione con risposta scritta.
BUONTEMPO
Al Presidente del Consiglio dei Ministri – per sapere – premesso che:
BUONTEMPO
Al Presidente del Consiglio dei Ministri – per sapere – premesso che:
Il Comune di Roma conduce in locazione gli stabili siti
in Ostia Lido di proprietà della Pelopia SpA facente parte del c.d. gruppo
Armellini, per n° 1083 appartamenti con contratti stipulati fino al 1970; tali
contratti sono stati considerati dall’amministrazione comunale tacitamente
rinnovati non essendo pervenuta formale disdetta da parte della Pelopia SpA in
corso da diversi anni, fra l’amministrazione comunale e la società proprietari
a un contenzioso a seguito del quale la Pelopia SpA ha presentato 4 ricorsi
alla Pretura di Roma per ottenere il pagamento dei pregressi debiti relativi ai
canoni di locazione; tale contenzioso comprende anche le problematiche relative agli interventi manutentivi di
carattere straordinario da effettuarsi presso gli immobili di che trattasi e
che, per la loro stessa natura, sono a carico della proprietà; la Pelopia ha
sempre ottemperato in modo occasionale alle richieste d’intervento formulate e
dall’Amministrazione comunale , determinando uno stato di estremo degrado delle
coperture, dei prospetti e degli impianti in genere; il comando dei Vigili del
Fuoco di Roma è più volte intervenuto per eliminare lo stato di immediato
pericolo per l’incolumità fisica delle persone ivi residenti intimando a chi di
dovere di eseguire i lavori per il ripristino dell’agibilità e delle condizioni
di Pubblica sicurezza; detti palazzi non sono stati
considerati abitabili da parte della XV ripartizione del Comune di Roma; a
seguito della pubblicazione dei bandi per i programmi di riqualificazione
urbana di cui l’articolo 2 legge 172/1992
n°179, la Società Pelopia ha presentato due domande di partecipazione a
questi bandi; la Società Pelopia nel presentare
le domande e si è detta disposta, in caso di favorevole accoglimento delle
stesse da parte del Ministero dei LL.PP., ad eseguire sia gli interventi
ammessi a contributo sia quelli da effettuarsi a carico del proprietario; la
società Pelopia, in una sorta di trattativa privata con il Comune, aveva
dichiaro (come risulta da una memoria sottoposta all’esame della Giunta
Comunale da parte dell’assessore alle politiche per i lavori pubblici, Dott.
Esterino Montino) che le eventuali somme erogate dal Ministero dei LL.PP.
sarebbero state portate a comi compensazione dei crediti vantati dalla medesima
società nei confronti dell'amministrazione comunale a titolo di canoni non
pagati; detti finanziamenti del
ministero (19 miliardi) devono ancora essere sbloccati: se non sia il caso, da
parte del Ministro, di approfondire i rapporti intercorsi tra la società
Pelopia e l’amministrazione comunale; se
sia legittimo un accordo che preveda che un finanziamento statale e a privati
serva anche a scontare un debito dell’Amministrazione Comunale; se sia giusto che per veder espletati i
lavori di ristrutturazione che
dovrebbero essere totalmente a carico del proprietario degli immobili bisogna
aspettare un finanziamento pubblico; quali siano i lavori che il proprietario deve effettuare in aggiunta a
quelli eventualmente finanziati dal Ministero dei LL.PP.; se si ritiene legale che
un privato possa accedere ad un finanziamento pubblico per ristrutturare un
immobile di sua proprietà.
(4-02935)
RISPOSTA
In merito alla interrogazione in oggetto, la Direzione Generale del Coordinamento Territoriale ha comunicato quanto segue.
Il programma «Ostia Ponente» risulta dalla selezione di proposte presentate dagli
enti locali, in esito ad un bando concorsuale nazionale, per la realizzazione
di programmi di riqualificazione urbana ex articolo 2 della legge n°179192. I programmi, secondo le procedure previste nel
DM LL.PP del 21.12.96, sono stati trasmessi l'8 maggio e il 10 giugno del
corrente anno alla Conferenza di Stato-regioni, per l’individuazione delle
proposte da ammettere a finanziamento.
Con proprio atto, n°161 del 1° agosto 1996, la conferenza
Stato-regioni, ha individuato i programmi meritevoli di finanziamento, tra cui
quello in questione. Il carattere innovativo dei programmi nasce dalla esigenza
di prevedere nei processi di riqualificazione urbana la presenza di iniziative e risorse private da coniugare
a quelle pubbliche per la realizzazione di interventi sia pubblici che privati,
conformi al piano di riqualificazione e recupero proposto dall'ente locale.
Per quanto riguarda il rilievo posto dalla
interrogazione, relativo alla presenza tra i soggetti privati dalla Soc.
Pelopia S.p.A. che propone il recupero
di 43 fabbricati per una superficie complessiva di circa 100.000 metri
quadrati, la predetta Direzione ha precisato che sul piano procedurale, il
DM 21.12.94 dispone che le
Amministrazioni comunali, con procedure
autonomamente determinate, promuovano e
valutino le proposte di intervento provenienti dai soggetti interessati alla
realizzazione del programma in un quadro
di convenienze prestabilito.
Nel caso in esame l'insieme delle proposte – compresa quella
segnalata nell'atto ispettivo – sono state
oggetto di specifica approvazione da
parte del Consiglio Comunale con delibera n° 26 del 4 marzo1996. Nel merito della proposta viene osservato che
l'intervento della Soc. Pelopia S.p.A. riguarda il recupero di immobili di proprietà
– concessi in locazione per scopi
primari, al Comune di Roma – per un
ammontare di opere pari a 45 miliardi di
lire.
Ai sensi dell'articolo 12 della legge 179/92 per tale
recupero è richiesto un contributo pari a lire 13 miliardi per il risanamento
delle parti comuni.
Circa i rapporti intercorrenti fra la Società Pelopia ed il Comune lo stesso ha precisato, con nota prot. 4214 del 4.12.1996, che i 43 fabbricati della medesima Pelopia S.p.A, per i quali il programma di riqualificazione urbana di Ostia Ponente prevede il recupero primario, risultano in affitto passivo al Comune di Roma che li ha assegnati ad «inquilinato sociale», al fine di attenuare la forte tensione abitativa pregressa.
Circa i rapporti intercorrenti fra la Società Pelopia ed il Comune lo stesso ha precisato, con nota prot. 4214 del 4.12.1996, che i 43 fabbricati della medesima Pelopia S.p.A, per i quali il programma di riqualificazione urbana di Ostia Ponente prevede il recupero primario, risultano in affitto passivo al Comune di Roma che li ha assegnati ad «inquilinato sociale», al fine di attenuare la forte tensione abitativa pregressa.
Anche a causa di questa particolare condizione d'uso, gli
immobili in parola sono caratterizzati da un forte degrado edilizio, soprattutto per quanto concerne le strutture
portanti, l'impermeabilizzazione delle coperture e dei balconi, i rivestimenti murari
e le parti metalliche esterne.
Tra le proposte di recupero primario dell'intera zona, di
recupero edilizio già individuata ai sensi dell'articolo 27 della L. 457/78,
quella della Pelopia S.p.A. è stata
valutata dal Comune indipendentemente
«dalle condizioni d'uso, dalle caratteristiche del soggetto proprietario e dai suoi
rapporti con l'Amministrazione Comunale».
Le finalità del finanziamento rimasto a valere sui fondi
dell'articolo 2 comma 2 della L.179/1992, sono quelle indicate nella relazione del Programma di
riqualificazione urbana, nel bando di
tipo A, nello schema di convenzione ad esso
allegato e nell'atto d'obbligo sottoscritto
dal soggetto proponente.
Infine per quanto concerne lo stato dei ricorsi, lo stesso Comune di Roma, con
nota del 3.2.1997 informa che da alcuni
anni è in corso con la Pelopia S.p.A. un contenzioso avente ad oggetto
l'aggiornamento dei canoni locativi ai sensi della disciplina di cui alla legge
n°392/1978, nonché carenze ed omissioni ascritte
alla medesima società nella manutenzione
degli edifici concessi in locazione.
Ulteriori giudizi pendono innanzi al Consiglio di Stato
ed alla Prefettura di Romaai sensi dell'articolo 44 della richiamata legge n°392/1972.
Da ultimo la citata Direzione riferisce che la Pelopia S.p.A.,
al fine di dirimere ogni controversia,
ha proposto un'ipotesi di protocollo d'intesa attualmente al vaglio dell'Avvocatura
Comunale.
Il Ministro dei LL.PP. Costa
Il Ministro dei LL.PP. Costa