In data 9 marzo 2016, secondo quanto riportava Federica Angeli, La Repubblica e il PD in conferenza stampa, mi sarebbe stato oscurato il profilo facebook. Semplicemente falso. Ecco le prove. Nel frattempo, dopo aver condotto in solitaria per 8 anni un dettagliato lavoro di
controinformazione sulle vicende tecniche, amministrative e
autorizzative del Porto Turistico di Roma ad Ostia, nonché sul suo
mancato raddoppio, non posso che essere soddisfatta dell’assoluzione
con formula piena sentenziata nei confronti del Presidente di LabUr- Laboratorio di Urbanistica, Andrea Schiavone, e miei dal Tribunale di
Roma, X Sezione Penale (Dott. Renato Orfanelli).
E’ stato l’unico rinvio a giudizio che LabUr, di cui faccio parte, ha dovuto affrontare in
oltre 10 anni di battaglie urbanistiche su Roma, una costante attività
sempre finalizzata alla difesa dell’interesse pubblico.
Ringrazio tutti i giornalisti con i quali ho collaborato che
in questi anni hanno creduto in noi e nella bontà del nostro lavoro. Chi
pensava di fermarci infangando brutalmente il nostro impegno e/o
impadronendosi delle nostre inchieste per avere un po’ di visibilità si
metta l’animo in pace, se ci riesce.
Ci dispiace solo che l’ex Sindaco di Roma, Francesco Rutelli, e
l’attuale Sindaco di Fiumicino (ai tempi, Assessore ai Lavori Pubblici
del Comune di Roma), Esterino Montino, non abbiamo colto l’opportunità
per contribuire ad illuminare un argomento, come quello del Porto
turistico di Roma ad Ostia, dalle mille ombre. Noi comunque continueremo
nel nostro cammino.
Per chi volesse approfondire quanto da noi prodotto in 8 anni, può consultare il nostro sito al seguente puntatore: http://www.labur.eu/public/blog/?cat=32
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Dal blog di Luna Nuova (LINK)
Luna Nuova non è mai stata un'associazione, figuriamoci antimafia, ma un manifesto sottoscritto da oltre 1.000 cittadini.
"L'oscuramento non c'è MAI stato per il semplice motivo che non poteva MAI
essere autorizzato. L'iniziativa del PM della Procura di Roma, Eugenio
Albamonte, di emettere un discutibile decreto di oscuramento, non era
dunque praticabile ed è strano che sia stato a farlo a marzo 2016,
durante il processo di Mafia Capitale, un pubblico ministero (nato nel
1967 a Venezia, magistrato dal 1995) considerato dalla Procura di Roma
punto di riferimento della lotta ai crimini informatici, esperto di
social network, nonchè ex presidente (2017- 8) dell'Associazione
Nazionale Magistrati in quota a Magistratura Democratica. È noto che
Luna Nuova dà fastidio perchè racconta le verità che annullano i
bugiardi seriali. Forse per questo si cerca di censurarci
illegittimamente?
Qui di seguito il diniego all'oscuramento del 13 settembre 2016 inviato
da Facebook ad Albamonte. Dopo taĺe diniego, non solo la pagina ma
neppure uno dei 3 post ritenuti 'illeciti' da Albamonte è MAI stato
rimosso. Sono ancora pubblici e mai ci è stato richiesto di rimuoverli o
di ospitare repliche ai contenuti".
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Milano 13 settembre 2016
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
Alla c.a. del Pubblico Ministero Eugenio Albamonte
Oggetto: procedimento penale n. XxxxX decreto di sequestro preventivo n. XxxxX (traduzione di cortesia)
Egregio Dott. Albamonte,
La contatto in riferimento al procedimento penale indicato in oggetto.
Sono venuto a conoscenza del fatto che il Suo ufficio ha ordinato
l'esecuzione del decreto di sequestro preventivo n. XxxxX nei confronti
dl Facebook Ireland Limited (“Facebook Ireland”) ai sensi dell'art. 321
c.p.p., concernente i profili Facebook di sei utenti del sito e una
pagina Facebook pubblica. Per comodità, allego una copia del decreto di
sequestro preventivo suddetto.
Come esplicitato nelle Condizioni d'uso di Facebook (“Statement of
Rights and Responsibilities SRR"), il servizio Facebook è gestito da
Facebook Inc., una società avente sede legale nello Stato del Delaware,
USA, e da Facebook Ireland, una società avente sede legale nella
Repubblica d'lrlanda.
Come meglio evidenziato nella nostra Data Policy, Facebook Ireland è la
responsabile del trattamento dei dati personali degli utenti di Facebook
localizzati al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, compresi gli
utenti Italiani. Le Condizioni d’uso e la Data Policy di Facebook sono
disponibili al seguente link: https://www.facebook.com/policies
La prego di far presente che Facebook Ireland, avendo sede fuori dal
territorio Italiano, non è soggetta alla giurisdizione dei Giudici
Italiani. Le infomazioni contenute in questa lettera non devono
suggerire una diversa interpretazione.
Nel procedimento penale summenzionato, nell'ambito del quale si stanno
svolgendo le indagini per il reato di diffamazione ex art. 595 c.p., è
stato ordinato a Facebook Ireland di rimuovere completamente i profili
di sei utenti e di una pagina pubblica.
Facebook Inc. e Facebook Ireland possono rispondere rispettivamente alle
richieste di natura gludiziaria sulla base dei loro termini di servizio
e della legge a loro applicabile. Analizzando il decreto di sequestro
preventivo di cui sopra, ho ragione di ritenere che l’ordine di
rimuovere completamente i post e la pagina pubblica in questione sia
sproporzionato.
Mentre il decreto di sequestro preventivo si riferisce a specifici
contenuti illegali postati sui profili e sulla pagina, l’ordine dl
rimozione non si limita a tali contenuti.
L'ordine si riferisce, infatti, aIIa rimozIone totale del profili e
della pagina, i quali non contengono solamente i contenuti in questione,
ma anche altri contenuti leciti. L’ordine di rimuovere i profili e la
paglna, pertanto, richiede che vengano rimossi anche dei contenuti
leciti, azione non necessaria e dannosa sia per Facebook che per i suoi
utenti.
Di conseguenza, chiedo rispettosamente che la modalità del sequestro
preventivo venga raggiunta attraverso misure alternative e meno
restrittive ovvero. un ordine che si limiti alla rimozione dello
specifìco contenuto ritenuto illecito.
L'attuale ed ampio decreto di sequestno preventivo incide negativamente
sui diritti fondamentali dei nostri utenti di esprimersi liberamente e
di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso i media
(così come sancito dalle leggi internazionali e da quella italiana). Se
Facebook Ireland rimuovesse completamente i profili e la pagina in
questione, si otterrebbe una chiusura permanente degli interi profili
degli utenti, anzichè la rimozione mirata e selezionata dei presunti
contenuti illeciti in questione.
Come illustrato sul nostro sito web, Facebook è stato fondato sulla base
del principio di libertà di espressione personale. La missione di
Facebook è quella di creare un mondo più aperto e connesso. Facebook
cerca di fornire una piattaforma dove le persone possono condividere e
visualizzare liberamente contenuti, messaggi e idee, rispettando
comunque i diritti dei terzi.
Per facilitare il raggiungimento di questo obiettivo, Facebook lavora
duramente anche per far si che la sua piattaforma sia un luogo di
condivisione e di connessione sicuro e rispettoso. Questa finalità ci
obbliga a compiere delle scelte difficili bilanciate tra la libertà dI
espressione e il rispetto della comunità.
Facebook proibisce che i contenuti siano tesi a danneggiare qualcuno
direttamente, ma permette che ne vengano pubblicati alcuni che
potrebbero essere ritenuti sgradevoli o discutibili da qualche soggetto.
Facebook definisce dannoso i contenuti che incitano alla violenza, al
furto, alla distruzione di beni, o che infliggono direttamente stress
emotivo a un individuo specifico (per esempio, il bullismo).
Una lista dl contenuti proibiti può essere trovata tra i nostri
Community Standard a questo link: www.facebook.com/communitystandards.
Ogni interferenza con Ia libertà dl espressione dei nostri utenti deve
essere prevista dalla legge, necessaria, proporzionata e confome a uno
scopo legittimamente perseguito.
A tal fine, chiedo rispettosamente che l'Autorità Gludiziaria limiti Ia
portata del sequestro summenzionato, indicando gli URL specifici dei
contenuti ritenuti illeciti dei quali è stata ordinata la rimozione.
Spero che la spiegazione delle circostanze di cui sopra e la nostra
richiesta forniscano informazioni che potranno esser d'aiuto nella
risoluzione di questa questione.
Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Con osservanza.
Andrea Kirkpatrick
Associate General Counsei
Facebook inc.