Peccato che la Di Salvo non
abbia aggiunto il dettaglio che il 13 dicembre 2011 il GUP (Giudice
dell'Udienza Preliminare) del Tribunale di Roma, Roberto Saulino, abbia assolto
il costruttore Antonio Pulcini e altri 16 tra funzionari dell’ufficio Condono
del Comune di Roma e del Municipio ex-XIII, prendendo atto "del
sopraggiunto inglobamento dell’edificato nella nuova destinazione urbanistica
dell’area”.
La Di Salvo da per scontato che le Terrazze del Presidente (quasi 300mila mc senza servizi) abbiano tutte le opere di urbanizzazione primaria a posto (comprese, ad esempio, le fogne), concentrandosi solamente sulle opere di urbanizzazione secondaria (p.es., asili nido, aree verdi, impianti sportivi) nell'attesa che Pulcini faccia le opere stradali attese da 20 anni. Per l’assessore tecnico Di Salvo dunque si tratta solo di ‘ritocchi’. Tradotto, secondo il tecnico Di Salvo, 'urbanisticamente' le Terrazze del Presidente sono compatibili con il contesto, proprio come ha detto Saulino. Il cerchio dunque si sta chiudendo.
La Di Salvo da per scontato che le Terrazze del Presidente (quasi 300mila mc senza servizi) abbiano tutte le opere di urbanizzazione primaria a posto (comprese, ad esempio, le fogne), concentrandosi solamente sulle opere di urbanizzazione secondaria (p.es., asili nido, aree verdi, impianti sportivi) nell'attesa che Pulcini faccia le opere stradali attese da 20 anni. Per l’assessore tecnico Di Salvo dunque si tratta solo di ‘ritocchi’. Tradotto, secondo il tecnico Di Salvo, 'urbanisticamente' le Terrazze del Presidente sono compatibili con il contesto, proprio come ha detto Saulino. Il cerchio dunque si sta chiudendo.
Tutto è partito il 14 gennaio 2011 quando Roberto Saulino,
questa volta in qualità di GIP (Giudice per le Indagini Preliminari), ha
firmato l'archiviazione del procedimento per diffamazione contro la Gabanelli e Mondani,
avviato il 6 giugno 2008 da Roberto Morassut (al tempo, Assessore
all'urbanistica di Roma), dopo la puntata di Report del 4 maggio 2008 che svelò
lo scandalo delle Terrazze del Presidente. Saulino conosceva bene le carte e la
sua pessima sentenza del 2011 ne è la prova.
Lo scandalo delle Terrazze del Presidente, nato sotto le giunte Rutelli e Veltroni, ha portato indubbi vantaggi al Piano di Zona 'Malafede', costruito successivamente alle sue spalle (e in quota alla sinistra) grazie agli oneri proprio di Pulcini: le strade di accesso dalla via di Acilia al Piano di Zona 'Malafede' (via Usellini e via Menzio) sono le uniche opere realizzate del pacchetto previsto già nel 1999.
Lo scandalo delle Terrazze del Presidente, nato sotto le giunte Rutelli e Veltroni, ha portato indubbi vantaggi al Piano di Zona 'Malafede', costruito successivamente alle sue spalle (e in quota alla sinistra) grazie agli oneri proprio di Pulcini: le strade di accesso dalla via di Acilia al Piano di Zona 'Malafede' (via Usellini e via Menzio) sono le uniche opere realizzate del pacchetto previsto già nel 1999.
Lo scenario, farsa, assai probabile dei prossimi mesi? Un fittizio intervento di miglioria della via di Acilia, l'abolizione del sottopasso per la Colombo, nuovi servizi per le Terrazze del Presidente (realizzati dal 'filantropo' Pulcini, tra i finanziatori tra l'altro della campagna elettorale del presidente del Municipio X, Andrea Tassone), ad uso anche del Piano di Zona 'Malafede' (che, come previsto, dovrà essere densificato) e infine beatificazione della giunta municipale di sinistra. I primi segnali già sono arrivati e sono ravvisabili nella relazione alquanto imprecisa e incompleta dell'assessore 'tecnico' Di Salvo.
Come se non bastasse questo inquietante scenario 'urbanistico', l’11 settembre 2013 il consigliere
municipale Giulio Notturni (Lista Marchini) presenta una interrogazione alla Di
Salvo, su segnalazione di Antonio Crisci (comitato Terrazze del Presidente),
sui tempi di realizzazione del raddoppio della via di Acilia. In data 20
novembre 2013 (nr. prot. 122620) viene protocollata la risposta, che però
giunge a Notturni solo giovedì scorso (4 dicembre 2013). La stessa risposta fotocopia
della Di Salvo viene invece inviata in data 20 novembre 2013 (nr. prot. 122626)
all'Associazione Axamalafede Villa Fralana, motivandola come risposta a una
precedente richiesta di chiarimenti fatta da tale associazione in data 01 ottobre
2013, cioè 3 settimane dopo quella del consigliere Notturni. Peccato che l’associazione
Axamalafede Villa Fralana abbia come 'presidente' proprio il marito della Di Salvo,
legato ad esponenti del PD locale, che il 23 novembre ha organizzato un evento in
Piazza Omiccioli, invitando l'assessore Di Salvo ad 'illustrare' la sua
risposta sul raddoppio della via di Acilia, prima che la risposta arrivasse al
consigliere Notturni. Insomma, cose mai viste, gestite tutte in famiglia contro
ogni regola di correttezza amministrativa che è quella di gestire il bene
pubblico, non questioni private o privatistiche.
A breve LabUr proporrà un incontro per fare chiarezza davanti a tutta la cittadinanza e non solo ad amici e parenti.
paula de jesus per LabUr
A breve LabUr proporrà un incontro per fare chiarezza davanti a tutta la cittadinanza e non solo ad amici e parenti.
paula de jesus per LabUr
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