Anticipata da Il Messaggero qualche giorno fa, a firma di Giulio Mancini, è stata rilanciata oggi, sempre sul quotidiano romano nell’edizione di Ostia e non solo, la notizia che
"E’ un segnale forte che lanciamo alla città: quello di riappropriarsi di spazi che vengono sempre più soffocati dai parcheggi" - così si è espresso Stefano Salvemme, Presidente della commissione Commercio del XIII Municipio, promotore dell’iniziativa approvata giovedì scorso dal consiglio municipale -"Chiudere al traffico vuol dire poter mettere in campo iniziative culturali e non commerciali. Niente bancarelle dunque ma eventi di aggregazione per dire che non esiste solo il centro storico ma l’intero quartiere". E aggiunge “Nei prossimi giorni istituiremo un tavolo partecipativo al quale sono invitati tutti, singoli cittadini, associazioni e categorie del commercio per una idea, per proposte delle quali discuteremo” (fonte: Il Faro On-line).
All’apparenza tutto fila, se non fosse che al tavolo partecipativo siederanno anche le categorie del commercio, la qualcosa stride con la dichiarazione “mettere in campo iniziative culturali e non commerciali”, tant’è che Ginetto Pugliè (Confesercenti) ha dichiarato che si tratta di una iniziativa “eticamente corretta”. Cosa abbia voluto esattamente dire Pugliè a prima vista non si capisce, visto che per altro il quel tratto di Lungomare non ci sono negozi, ma ci sono i gestori dei chioschi a mare.
Nel deserto di idee qualcuno 'ci prova' (e questo va sottolineato), solo che l’effetto è un po’ quello dell’’armata brancaleone’. Affermare come fa Salvemme "Abbiamo creato un contenitore che riqualificherà una parte emarginata di Ostia, ora dobbiamo metterci i contenuti" mostra, accanto alla buona volontà, anche il limite dell’iniziativa.
Un amministratore ha l’obbligo di pianificare con cura e soprattutto con metodo le proposte e avere le idee molto chiare sugli obiettivi che vuole raggiungere e che non possono essere mistificati, come invece ha fatto l’Assessore alle Politiche Sociali del XIII Municipio, Lodovico Pace, che ha appoggiato l’iniziativa perché offre “l’opportunità di dare libero sfogo alla creatività di associazioni e semplici cittadini”, insomma, ognuno faccia un po’ quello che gli pare.
Ma c’è o no un contenitore ? O si intende come ‘contenitore’ (allegoria davvero infelice) una strada chiusa al traffico per qualche ora e che impropriamente è stata chiamata “isola pedonale” dal consigliere del Pd Francesco Spanò o addirittura dall’Ass. Pace “una rivalutazione di Ostia” ?
Di certo non è un “Car-Free Day”. I CFD, quelli seri, sono un’altra cosa e quando applicati la domenica e soprattutto in aree così limitate, vanno bene come spot a fini educativi, ma nella sostanza non servono a nulla, come ben sanno tutti gli esperti di mobilità. Per altro siamo di fronte ad un comportamento dislessico di questa amministrazione, che negli ultimi mesi ha moltiplicato i parcheggi sul Lungomare e dall’altro promuove iniziative per “riappropriarsi di spazi che vengono sempre più soffocati dai parcheggi”, come sostiene lo stesso Salvemme. Sicuramente non è nemmeno una operazione di “rivalutazione di Ostia ponente”, termine più proprio al mercato immobiliare che non ad un Assessore alle Politiche Sociali (già che c’era Pace avrebbe potuto fare sua la frase di Henry Ford: “(quel quadrante de) la città è piena di problemi, eliminiamola!” Ford fu preso seriamente in considerazione, tant'è che da allora disgraziati in buona fede si sono messi seriamente al lavoro, e gli effetti si vedono ad occhio nudo! Non è un’operazione a costo zero, perché come minimo sarà un’iniziativa che non costerà di più di quanto già previsto in bilancio, a cui va aggiunto il costo dei vigili urbani, quegli stessi vigili urbani che sono stati negati per la chiusura domenicale di Via della Villa di Plinio dal Presidente G. Vizzani, che ha commentato (sempre su Il Messaggero ed. Ostia del 21 settembre) “in un momento in cui le risorse scarseggiano, non vogliamo dirottarle su obiettivi secondari. Infine, restituire alla pedonalizzazione … appena 1600 metri di strada, è ininfluente rispetto alla disponibilità attuale di aree interdette alle auto”. Peccato che il tratto di Lungomare in questione sia addirittura più corto, è di 1km !
Vuoi vedere che l’iniziativa nasce per motivazione politiche tutte interne alla maggioranza del PdL che vedono uno scontro con l’ex Presidente della Commissione Ambiente Christiano Rasi?
In attesa di vedere cosa accadrà, auguriamoci di non assistere al “Pontile 2 la vendetta” e … avanti c’è posto per tutti fino al Porto (dove c’è la sede dell’ASCOM, l'Associazione Commercianti, e tanti bei negozi, in sofferenza)!
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