Si apprende dalla stampa che “un grande cantiere sta per
aprire ad Ostia. Il Progetto riguarda la realizzazione di 155 appartamenti di
tipo residenziale per una superficie commerciale di 15mila mq nella zona
Borghetto dei Pescatori. Oltre al residenziale è prevista una parte commerciale
di 3.500mq più 3.000 a servizi e restante a turistico ricettivo. Un lavoro di
decine di milioni di euro” in cui “ci sono le autorizzazioni presentate al
Comune” e “problemi con i proprietari degli appezzamenti limitrofi”. Quello che
non riporta l’articolo (che ha uno sfondo criminale) è che si tratta di un
vecchio progetto di cui LabUr si è ampiamente occupato essendo legato alla
nascita del Polo natatorio di Ostia. Ad esempio il 2 ottobre 2009, in cui
denunciava come con i soldi dei Mondiali di Nuoto Roma ’09 venissero impiegati
in sostituzione delle opere a scomputo dovute al piano di sviluppo edilizio
dell’area di Barbara Mezzaroma & sorelle (
LINK). Ma non solo.
Il 17 aprile 2014 denunciava (
LINK) che senza
alcuna ordinanza sindacale, come previsto per legge, su un’area privata, 3
giorni prima, si era operato uno sgombero nell’area in fondo a via
dell’Idroscopio dietro al Borghetto dei Pescatori per demolire un insediamento
abusivo. Soldi pubblici spesi per interessi esclusivamente privati, quelli di
un’area destinata ad accogliere una bella colata di cemento, la Lottizzazione
Convenzionata definita ATO I12, allora in fase di istruttoria, che con i suoi
34.870 mq di SUL (Superficie Utile Lorda) porterà, secondo le stime del
Campidoglio, quasi 9 milioni di euro per realizzare opere di viabilità come il
cavalcavia di Via dei Rostri, un nuovo ponte pedonale sulla ferrovia, un nuovo
ponte stradale sul canale dei Pescatori e l’allargamento di Via delle Quinqueremi
(in realtà già pagato con le opere dei Mondiali di Nuoto). Opere di di
urbanizzazione che valorizzeranno l’operazione immobiliare. Non si è mai
saputo, come tanti misteri ad Ostia, se l’operazione di sgombero e smaltimento
fossero in danno al costruttore, ma di fatto il Comune ha anticipato mettendo a
disposizione AMA e Polizia Municipale. Tutta l’area limitrofa allo sgombero è
legata al Programma di Trasformazione Urbanistica del Borghetto dei Pescatori,
finalizzato a un piano di zona (il B43) che doveva essere destinato
all’edilizia residenziale pubblica per consentire alle fasce meno abbienti di
avere una casa. E sappiamo come è andata a finire.
Curioso che questo accada in un momento tanto delicato per il
Dipartimento di Pianificazione e Attuazione Urbanistica che ha visto un
avvicendamento recente nei posti di comando. Curioso che si debba apprendere
dalle cronache criminali che sono in arrivo a breve colate di cemento che
avranno un impatto devastante sulla viabilità del Lungomare e di quel quadrante
di Roma. Curioso infine che si spacci per una novità un progetto che tutti,
nessuno escluso, conoscono dal 2008. Curioso che dal Campidoglio e dal
Municipio si oda silenzio.
(nella foto Barbara Mezzaroma tratta da ROMA-OSTIA: PORTO
TURISTICO-S.FRANCESCO DI PAOLA del Corriere della Calabria del 2012 – LINK)
Paula de Jesus
per LabUr – Laboratorio di
Urbanistica
Nessun commento:
Posta un commento