All’Infernetto,
solo nella zona ‘O’, mancano ancora il 70% delle scuole previste e il
Municipio X cosa fa? Con una delibera di Giunta avrebbe concesso ad un
privato un terreno comunale, destinato a scuole, per consentirgli di
realizzare il parcheggio mancante al suo supermercato, dotandolo
addirittura di un parco giochi.
Lo scandalo da un punto di vista urbanistico è che si tratta di un’area inclusa nel Piano Particolareggiato dell’Infernetto dal 1994, un lotto appartenente ad un comparto dove è appunto prevista la realizzazione di un asilo nido e di una scuola materna. Tutta l’area S26 indicata in figura è destinata infatti a servizi pubblici, mentre tutta la fascia indicata con riempimento diagonale è zona di nuova edificazione (ovviamente, già edificata). L’area parcheggi è solo la P30. Il comparto 26, è soggetto a convenzione e pertanto tutto può essere rimesso in discussione (cioè si possono ‘spostare’ i parcheggi, i servizi e le unità immobiliari) garantendo però quanto previsto in termini di standard.
Dal 3 Giugno 2014 invece è comparso in quell’area un cartello lavori, senza numero di autorizzazione, con l’indicazione che si realizzerà un parcheggio pubblico e che la proprietà del terreno è della società Buscaini Feliciano srl. La società è la stessa del supermercato Effepiù prospiciente la strada e che ha avuto di recente un contenzioso con la Polizia Municipale per il suo parcheggio aperto al pubblico e per la parte riservata al carico e scarico merci. Risultano coinvolti nella direzione e progettazione dei lavori sia Renato Papagni, Presidente dell’Assobalneari, sia l’ex Assessore ai LL.PP. sotto la giunta Orneli (PD), Paolo Solvi.
Nonostante i numerosi esposti di LabUr degli scorsi mesi sui titoli autorizzativi prodotti dal Municipio, l’Assessore all’Urbanistica del Municipio X, Giacomina Di Salvo, non ha mai ritenuto di dover fare chiarezza. Come se non bastasse, oltre allo scandalo di barattare ‘2 scuole con un parcheggio’ su area pubblica per favorire un privato, i lavori stanno anche alterando lo stato dei luoghi e finiranno per danneggiare l’apparato radicale di una delle ultime farnie autoctone dell’Infernetto, una quercia bellissima.
L'Infernetto, uno dei quartieri più giovani della Capitale, che più di altri nel Municipio X ha pagato con il cemento la follia della compensazioni e delle varianti urbanistiche di Roma, mantenendo cronica la pesante carenza di servizi, di recente peggiorata dal nuovo Piano Particolareggiato che ha stralciato oltre 273mila mq di aree pubbliche (di cui 8omila mq di servizi), e dove gli abitanti sono passati dai 20.000 previsti ai 33.000 attuali, riceve dunque l’ennesimo schiaffo. Uno schiaffo proprio da chi, lunedì scorso, durante la prima conferenza urbanistica municipale, ha dichiarato “dobbiamo avere come obiettivo l'attuazione del PRG”, parole pronunciate dall’ Assessore municipale all'urbanistica, Di Salvo, e dall’Assessore Comunale alla Trasformazione Urbana, Giovanni Caudo. Ancora una volta assistiamo invece alla tutela degli interessi privati a scapito di quelli pubblici o generali. Cambiano le amministrazioni, ma la musica non cambia: suona sempre il requiem.
Lo scandalo da un punto di vista urbanistico è che si tratta di un’area inclusa nel Piano Particolareggiato dell’Infernetto dal 1994, un lotto appartenente ad un comparto dove è appunto prevista la realizzazione di un asilo nido e di una scuola materna. Tutta l’area S26 indicata in figura è destinata infatti a servizi pubblici, mentre tutta la fascia indicata con riempimento diagonale è zona di nuova edificazione (ovviamente, già edificata). L’area parcheggi è solo la P30. Il comparto 26, è soggetto a convenzione e pertanto tutto può essere rimesso in discussione (cioè si possono ‘spostare’ i parcheggi, i servizi e le unità immobiliari) garantendo però quanto previsto in termini di standard.
Dal 3 Giugno 2014 invece è comparso in quell’area un cartello lavori, senza numero di autorizzazione, con l’indicazione che si realizzerà un parcheggio pubblico e che la proprietà del terreno è della società Buscaini Feliciano srl. La società è la stessa del supermercato Effepiù prospiciente la strada e che ha avuto di recente un contenzioso con la Polizia Municipale per il suo parcheggio aperto al pubblico e per la parte riservata al carico e scarico merci. Risultano coinvolti nella direzione e progettazione dei lavori sia Renato Papagni, Presidente dell’Assobalneari, sia l’ex Assessore ai LL.PP. sotto la giunta Orneli (PD), Paolo Solvi.
Nonostante i numerosi esposti di LabUr degli scorsi mesi sui titoli autorizzativi prodotti dal Municipio, l’Assessore all’Urbanistica del Municipio X, Giacomina Di Salvo, non ha mai ritenuto di dover fare chiarezza. Come se non bastasse, oltre allo scandalo di barattare ‘2 scuole con un parcheggio’ su area pubblica per favorire un privato, i lavori stanno anche alterando lo stato dei luoghi e finiranno per danneggiare l’apparato radicale di una delle ultime farnie autoctone dell’Infernetto, una quercia bellissima.
L'Infernetto, uno dei quartieri più giovani della Capitale, che più di altri nel Municipio X ha pagato con il cemento la follia della compensazioni e delle varianti urbanistiche di Roma, mantenendo cronica la pesante carenza di servizi, di recente peggiorata dal nuovo Piano Particolareggiato che ha stralciato oltre 273mila mq di aree pubbliche (di cui 8omila mq di servizi), e dove gli abitanti sono passati dai 20.000 previsti ai 33.000 attuali, riceve dunque l’ennesimo schiaffo. Uno schiaffo proprio da chi, lunedì scorso, durante la prima conferenza urbanistica municipale, ha dichiarato “dobbiamo avere come obiettivo l'attuazione del PRG”, parole pronunciate dall’ Assessore municipale all'urbanistica, Di Salvo, e dall’Assessore Comunale alla Trasformazione Urbana, Giovanni Caudo. Ancora una volta assistiamo invece alla tutela degli interessi privati a scapito di quelli pubblici o generali. Cambiano le amministrazioni, ma la musica non cambia: suona sempre il requiem.
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