False le dichiarazioni di questi giorni da parte di politici locali di centrodestra e di centrosinistra e di alcuni comitati di quartiere che ‘Piccola Palocco’ non si farà.
Lo aveva detto Luca Gramazio, capogruppo PdL al Comune di Roma, dopo l’espressione di parere ‘non favorevole’ del XIII Municipio sull’intervento urbanistico chiamato ‘Piccola Palocco’: “Terremo conto delle richieste dei cittadini, trovando soluzioni che garantiscano la qualità della vita dei residenti”. Ce lo ha confermato ieri anche Antonio Lucarelli, capo della segreteria di Gianni Alemanno, che sta cercando di far spostare altrove le sole compensazioni edificatorie atterrate su ‘Piccola Palocco’, nel nome di una migliore ‘trasportistica locale’.
In realtà il Comune di Roma si appresta ad assestare un doppio colpo.
Il primo: ‘Piccola Palocco’, un terreno non edificabile che diventa edificabile, ha ereditato le cubature dai terreni edificabili di Casal Giudeo e Ponte Fusano, dove si è decisa la loro non edificabilità. A ‘Piccola Palocco’ (un’area di 153.776 mq, ex zona H2 a destinazione agricola nel precedente Piano Regolatore) è stata quindi attribuita, grazie alle compensazioni, un indice di edificabilità di 0,3 mq/mq consentendo dunque costruzioni a 5 piani.
Il secondo: grazie alla Decisione di Giunta Capitolina n.93 del 16 settembre 2011 (che, in maniera molto complessa ed articolata, riscrive gli artt. 13, 52 e 53 delle Norme Tecniche di Attuazione del nuovo PRG) con il semplice rilascio del permesso di costruire, si consentirà l’edificabilità anche nelle aree ove il previgente PRG prevedeva zone agricole, con possibilità di una maggiore edificazione tramite un contributo straordinario da pagare (ancora non definito nei criteri e nelle modalità di stima del calcolo). Si dovrà soltanto dimostrare che l’area oggetto d’intervento attuativo diretto sia già servita da opere di urbanizzazione primaria, ovvero che siano previste solo piccole opere di completamento di infrastrutture esistenti. Proprio il caso di ‘Piccola Palocco’.
Dunque, se anche venissero cancellate le compensazioni edificatorie, il totale della cubatura di ‘Piccola Palocco’ sarà comunque realizzata. Restano in sospeso tutte le problematiche sollevate nei miei precedenti articoli (disponibili anche sul sito di LabUr), come ad esempio l’interrogativo su come sia possibile che all’interno di un intervento strettamente privato siano inclusi terreni intestati attualmente al Comune di Roma. Il riferimento è alla particella n.1963, foglio 1113 (poco più di un ettaro) dove è prevista la realizzazione, da parte dei privati promotori del progetto, di un palazzone a 5 piani, indicato come ZR1.
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