“Presenteremo ricorso al Tar del Lazio contro la delibera del 30 giugno 2010 del Sindaco Gianni Alemanno. Il Comune di Roma deve recuperare più di 30 milioni di euro dagli impianti abusivi sorti per i Mondiali di Nuoto Roma '09, sequestrati dalla Procura di Roma ad Ottobre 2009 e rilasciati su intercessione di Alemanno, per pubblica utilità, fino al 30 Giugno 2010” – lo dichiara in una nota Riccardo Corbucci (PD), vicepresidente del IV Municipio – “Gli impianti sono però ad oggi tutti funzionanti e non hanno versato ancora un centesimo di quanto dovuto. Quasi tutti ospitano ristoranti, ludoteche, centri di benessere e asili nido convenzionati, ma anche palestre e campi da calcetto che nulla hanno a che fare con il nuoto, ma che incassano soldi. Ricordiamo che in tutta Italia la Legge stabilisce che ogni nuova costruzione debba pagare degli 'oneri concessori' a vantaggio di opere di pubblica utilità come strade e scuole. Recentemente, questi soldi vengono invece deviati dal Comune di Roma nel bilancio ordinario. Come può allora un Comune di Roma, con le casse ormai vuote, rinunciare a 30 milioni di euro, addirittura facendo appositamente una delibera di giunta proprio il 30 giugno per regolarizzare il 'non pagamento'?”
“Ci troviamo di fronte alla solita squallida storia dei favori alla casta” – spiega Paula de Jesus (PD), urbanista di LabUr – “Per adesso sono solo 5 su 17 gli impianti privilegiati, per gli altri 12 lo stesso Alemanno ha detto 'che sta provvedendo', ma basta vedere chi c'è dietro a questi impianti sportivi: Circolo Canottieri Aniene, Presidente G. Malagò; Roma Team Sport, Maurizio Perazzolo, Presidente della Commissione Lavoro della Regione Lazio; Bruno Campanile, rappresentante legale di Sport 2000, di recente nominato direttore dell'Ufficio Promozione Sportiva e Gestione Impianti del Comune di Roma, lo stesso ufficio che ha proposto la delibera di giunta per non pagare gli oneri concessori; Sport Club Roma 70 legato a Paolo Barelli, Presidente FIN, che ha avuto delle quote fino a Giugno 2001; Polisportiva Città Futura, di cui Nando Bonessio, Presidente Verdi Regione Lazio, è socio fondatore. Proprio quest'ultimo circolo, all'indomani della delibera di giunta, ha chiesto a gran voce il dissequestro degli impianti, negato dalla Procura di Roma che ha chiamato il 22 Luglio Alemanno per spiegazioni. La risposta del Sindaco di Roma ? "... tutti gli atti adottati dalla nostra Amministrazione sono ispirati dalla valutazione della natura pubblica delle opere eseguite e del conseguente interesse della città al mantenimento delle spese".
“Secondo Alemanno, non solo i cittadini romani non vedranno i 30 milioni di euro e mai nuoteranno nelle piscine, per esempio del Circolo Canottieri Aniene, ma in più dovranno sborsare altri soldi per mantenerle. Nel frattempo, Alemmanno e la Polverini stanno preparando la sanatoria per gli altri 12 impianti per cui la Procura ha disposto verifiche sull'impatto ambientale” conclude Corbucci.
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