
Così non è stato e l’ “ostacolo”, sollevato da Francesco Smedile (UDC), presidente della Commissione per le Riforme istituzionali per Roma Capitale, permane. Esiste infatti una questione di legittimità relativa ai maggiori poteri di autonomia da concedere ai Municipi tra quanto previsto nel decreto su Roma Capitale (valido per tutti i Municipi) e quanto contenuto nel decentramento (valido solo per Ostia). Uno dei due è inutile. Se il decentramento per Ostia sta dunque morendo (Alemanno e Vizzani lo definirono un 'evento epocale' il 24 novembre 2009), anche il decreto su Roma Capitale non gode di ottima salute. Il decreto legge 'Milleproroghe' non ha prorogato i termini di scadenza per la delega rilasciata al Governo per attuare il regime speciale di Roma Capitale. Dunque la possibilità che entro maggio 2011 siano conferiti a Roma, per mezzo di un secondo decreto, nuovi poteri e nuove risorse è ormai al lumicino. La conferma si è avuta durante gli Stati Generali, che dovevano chiarire quali progetti ha il Comune di Roma sul Litorale. Solo 13 minuti di presentazione contro le 4 ore di propaganda in pompa magna a novembre 2009.
Questo è ciò che sta accadendo, lo sbando di Alemanno e Vizzani, che in 3 anni non hanno mantenuto quanto promesso in campagna elettorale. E’ il momento che si dimettano.
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