martedì 1 ottobre 2019

LA SAGRA DELLA CEPPA AL CAMPING CAPITOL


Esce la locandina della "sagra della seppia" nella Pineta del Camping Capitol dentro la Riserva Statale del Litorale Romano. Farebbe già ridere così, se non ci fosse in bella mostra il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma. Quindi, Antonio Di Giovanni, tutto regolare nel Camping? Puoi garantire ai cittadini del Municipio X (a forte rischio idraulico) che è tutto in regola? E' arrivata la risposta alle domande che avevi posto in Commissione, quelle su cui ti ho dovuto fare un corso accelerato il 19 aprile 2018? O come la vecchia politica, avete insabbiato tutto per normalizzare?
Queste le domande
Canale tombato, il c.d. Canale Procoio: dalle carte risulterebbe TOMBATO dentro al Camping sino al Canale dei Pescatori, dove c'è la piscina. Questo canale prende origine dalla via Ostiense davanti alla necropoli degli scavi di Ostia Antica e giunge fino al canale dei Pescatori. Questo canale è di competenza del Cbtar, scoperto da una parte e tombato dall'altra. Viene fatta manutenzione prima di sversare nel Canale dei Pescatori? Il Camping ha previsto e realizzato immissioni in esso? Questo canale fa parte delle c.d. acque medie, cioè il micro bacino 6M1 (Pescatori Dragoncello Canale della Lingua) lungo 2.200m, in accordo di manutenzione tra Cbtar e ATO2. E' un canale che ha funzioni di drenaggio e quindi è importante da un punto di vista della varianza idraulica (parolina di cui si riempie spesso la bocca l'Assessore Alessandro Ieva). Il tratto tombato deve essere sempre tenuto pulito e funzionale alla scopo di far scorrere le acque che sono SOLTANTO di drenaggio del terreno. Ci vengono buttate le acque della piscina dentro? E quelle della superficie cementificata? Dalle carte risulta che sulla parte tombata sono stati collocati i servizi igienici. Dove sversano i liquami? Stiamo parlando di una struttura che può ospitare 5.000 persone (cioè, un Comune italiano!!!) I callaudi c'erano tutti quando hanno aperto il 27 aprile 2018? Il Cbtar ha spiegato, visto che l'Acea gli riconosce dei soldi per lo sversamento delle acque, come fa a fare la manutenzione in quel canale tombato dove ci hanno appoggiato i cessi e la lavanderia? C'è o no l'impianto di depurazione?
Attendo fiduciosa una risposta dopo 17 mesi (!!!) Perché non vorrei che la sagra della seppia, noto prodotto ittico della Pineta, sia sponsorizzato da chi da anni grida alla scandalo del rischio idraulico e non abbia controllato una ceppa.

mercoledì 25 settembre 2019

PUMS Roma Capitale: violazione processo partecipativo per percorso C2-78 “Sentiero Pasolini”

ESPOSTO

COMUNE DI ROMA (uffici competenti)
RISORSE PER ROMA Spa
ANAC
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Roma, 23 settembre 2019
Oggetto: Esposto su inserimento nel PUMS di Roma Capitale del percorso C2-78 ‘Sentiero Pasolini’ per violazione del processo partecipativo previsto per legge
La sottoscritta dr.ssa Paula Lidia Cristina Filipe de Jesus, nata a Montreal (CND) il 26.09.1967, intende esporre in qualità di consulente tecnico di LabUr (Laboratorio di Urbanistica, www.labur.eu) quanto di seguito narrato per segnalare una grave violazione da parte di alcuni consiglieri del Comune di Roma e del Municipio Roma X all’interno del processo di partecipazione cittadina relativo al Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS), adottato con Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n.60 in data  02.08.2019[1].
I FATTI
Percorso di partecipazione previsto per legge
Il percorso di partecipazione del PUMS è stato suddiviso in più fasi, come previsto per legge[2]:
  • La prima fase si è svolta a settembre 2017: i cittadini, hanno potuto inviare proposte, opinioni e progetti ed esprimere preferenze e commenti sulle proposte pubblicate come attinenti il PUMS.
  • La seconda fase, per la condivisione delle decisioni di pianificazione delineate in fase di studio (obiettivi) e la selezione dei progetti da inserire negli scenari di mobilità, ha incluso anche un’indagine sulla cittadinanza per testare gradimento e priorità sia degli obiettivi generali sia di quelli specifici correlati.
Con i contributi di queste due fasi di ascolto, è stato predisposta la “Proposta di Piano”, Volume 2 – PUMS, Strategie |Azioni |Scenari | Valutazioni | Monitoraggio, approvata in Giunta Capitolina il 18 marzo 2019.
  • La terza fase di ascolto si è interessata della costruzione partecipata dello Scenario di Piano, con lo scopo di raccogliere le proposte, le considerazioni e le idee che i cittadini desideravano fornire all’Amministrazione per arricchire e perfezionare la proposta di PUMS prima della sua definizione finale. Per il suo svolgimento, sono state previste due modalità.
  1. La prima modalità ha previsto una serie di incontri con i cittadini, suddividendo il territorio comunale in sei ambiti territoriali e prevedendo, per ogni ambito, tre incontri (il Municipio X di Roma Capitale è stato accorpato al Municipio XI). Il primo incontro[3] ha illustrato il PUMS, il secondo incontro[4] lo ha dettagliato per ambito territoriale e il terzo incontro[5] ha mostrato gli esiti dei primi due incontri.
  2. La seconda modalità di partecipazione è stata pensata per i cittadini che non avrebbero potuto partecipare agli incontri. Attraverso il portale del PUMS si è data la possibilità di esprimere la propria opinione compilando un apposito modulo rimasto on line fino al 20 maggio.
A conclusione del percorso di partecipazione, le indicazioni e le osservazioni che i cittadini hanno proposto durante i tre incontri, mandato via e mail o consegnate a mano (sempre durante gli incontri) sono state 363, consentendo di definire un Documento della Partecipazione comprensivo delle osservazioni graficizzabili (a pag.16 per i Municipi X e XI) e quelle non graficizzabili, (a pag.25 per i Municipi X e XI).
Mai compare in esse il percorso C2-78 denominato ‘Sentiero Pasolini’ se non citato tra gli altri (a pag.32, trasversale a più ambiti e dunque non a quello dei Municipi X-XI) all’interno della ipotetica rete cicloturistica, estranea all’obiettivo del PUMS di garantire ciclovie urbane.
Inserimento del percorso C2-78 nel PUMS su iniziativa politica e non partecipata
A pagina 169 del Volume 2 – PUMS, Strategie |Azioni |Scenari | Valutazioni | Monitoraggio, si legge che “In sede di valutazione del Piano in Assemblea Capitolina sono stati approvati due emendamenti relativi alla mobilità ciclistica relativi a percorsi finalizzati al migliore collegamento della città con il suo litorale” specificando a pagina 170 il primo di essi: “Percorso ciclopedonale a basso impatto ambientale sulla riva sinistra del Tevere, finalizzata al collegamento dell’Urbe con il suo litorale mediante interventi di riqualificazione di percorsi arginali esistenti e loro ricongiunzione con i tratti mancanti da sistemare in unica sentieristica ciclopedonale che consenta di raggiungere il lungomare di Ostia in prossimità dell’idroscalo (Intervento C2-78)“.
Tale forzatura del percorso C2-78 all’interno dello Scenario di Piano del PUMS, fuori da ogni processo di partecipazione, così come invece previsto per legge, è stata poi ripresa dal seguente comunicato stampa[6]: “Un importantissimo emendamento al PUMS a firma dei consiglieri capitolini M5S, ha recuperato la mancata partecipazione… è un percorso a basso impatto ambientale, in riva sinistra del Tevere, finalizzato al collegamento dell’Urbe con il suo litorale mediante un unico percorso sentieristico ciclopedonale che a partire da Ponte Marconi consentirà di raggiungere il lungomare di Ostia in prossimità dell’idroscalo.
PREMESSO
  • che in data 2 agosto 2019, in fase di approvazione della deliberazione dell’Assemblea Capitolina sul PUMS, un emendamento a firma dei consiglieri capitolini del M5S (Paolo FERRARA, Nello ANGELUCCI e Carola PENNA) ha inserito un percorso sentieristico di natura cicloturistica senza averlo mai presentato alla cittadinanza durante le fasi partecipative previste per legge;
  • che, come dichiarato anche dall’Assessore ai LL.PP e Urbanistica del Municipio Roma X,, Claudio BOLLINI (M5S) tale percorso dovrebbe partire da Ponte Marconi fino a raggiungere il Lungomare di Ostia in prossimità dell’Idroscalo (foce del Tevere);
  • che tale percorso si snoda all’interno della cosiddetta Area 1 di massima protezione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, e che dunque è sottoposto, come da Regolamento, fino all’entrata in vigore del piano di gestione, al parere vincolante della Commissione di Riserva da rendersi con modalità di cui all’art. 13 della legge n. 394/1991;
  • che tale parere non è mai stato richiesto;
  • che nelle fasi partecipative del PUMS si è ampiamente affrontata la problematica ciclopedonale e mai si sono evidenziate carenze progettuali da dover giustificare l’inserimento forzato del percorso sentieristico C2-78;
  • che il PUMS è uno strumento di pianificazione della mobilità urbana complesso e articolato che ha come obiettivo principe di contribuire in maniera significativa al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici fissati a livello internazionale, dovendo identificare “gli interventi più urgenti nel rispetto dei criteri di sicurezza, sostenibilità, accessibilità ed economicità”;
  • che il PUMS impone l’analisi e la valutazione dei costi e dei benefici sociali, cioè collettivi, e deve avere obbligatoriamente obiettivi misurabili, valutazioni realistiche e credibili nel quadro di partenza e delle risorse disponibili;
  • che, per le ragioni sopra esposte facenti parte delle linee guida del PUMS, deve porsi l’attenzione non sui percorsi ludici o turistici, ma urbani, interconnessi con nodi di scambio, limitati (secondo quanto emerso dalle interviste alla cittadinanza) a tratte di 5 km per assorbire un 14% della mobilità attuale;
CONSIDERATO
che nei due volumi presentati alla cittadinanza durante le fasi di partecipazione non risultano progetti già finanziati che interessano il Municipio X ma si elencano solo progetti da finanziare;
  • che il costo per chilometro di queste infrastrutture ciclabili (stimato all’interno del PUMS) è di 340.000 euro;
  • che qualsiasi progettualità non emersa dalle fasi di partecipazione può inficiare pesantemente la corretta attuazione della ciclopedonalità sostenibile espressa e voluta dai cittadini durante le fasi di partecipazione;
  • che il percorso sentieristico di natura cicloturistica e non urbana C2-78 di quasi 22 km assorbirebbe ben oltre 6 milioni di euro, sottraendoli ai progetti da finanziare scelti dai cittadini;
  • che il percorso sentieristico C2-78 è stato imposto sia a livello municipale che comunale con la sponsorizzazione di una precisa componente politica (il M5S), azione non permessa dal regolamento comunale sulla partecipazione popolare;
VISTO
che il tracciato del percorso sentieristico C2-78, senza alcuna autorizzazione delle autorità preposte, è da tempo portato avanti in maniera illegittima da alcuni cittadini ben identificati del Municipio X che hanno creato gravi situazioni di contenzioso con le proprietà private terriere attraversate dal sentiero;
  • che a tali illegittime iniziative non autorizzate in Area 1 di Riserva hanno partecipato consiglieri del Municipio X di Roma Capitale, tra cui Francesco VITOLO e l’Assessore alla Cultura, Sport e Grandi eventi, Silvana DENICOLO’
  • che esiste copiosa documentazione pubblica di tali iniziative (foto, video) che prova la sistematica violazione della proprietà privata in nome di una falsa interpretazione delle leggi, norme e regolamenti vigenti, il taglio indiscriminato delle essenze vegetative ed arboree, anche secolari, sia spondali che arginali lungo il fiume Tevere, nonché il posizionamento addirittura di manufatti abusivi (panchine, segnaletica, cartellonistica, etc);
  • che tali iniziative prevedono anche, dietro corrispettivo di pagamento, attività turistiche non autorizzate, non assicurate e comunque di nessun dichiarato interesse collettivo;
PRESO ATTO
  • che il 03.07.2019 la proposta di delibera capitolina è stata trasmessa ai Municipi per l’espressione di parere da parte dei relativi Consigli e che il Municipio X non ha fatto pervenire alcun parere nonostante il PUMS sia strumento fondamentale per risolvere le criticità della mobilità;
  • che il 22.07.2019 in Commissione II Mobilità, Lavori Pubblici e Urbanistica del Municipio X (e non in Consiglio Municipale) al punto 2 dell’Ordine del Giorno è stata inserita “la Proposta n°77/2019 – Adozione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Roma Capitale”;
  • che nel Verbale della seduta di Commissione si legge solo che il Presidente Raffaele PRESTA (M5S) “specifica che Roma Capitale ha chiesto al Municipio l’espressione di parere riguardo al PUMS e che il Consigliere Francesco VITOLO (M5S) ha predisposto un documento con le osservazioni da presentare
  • che tale documento del consigliere Francesco VITOLO (M5S) non è stato discusso in Commissione ma allegato al verbale, composto da un documento su carta semplice a firma di alcune associazioni dal titolo “Osservazioni all’intervento n° 66 proposta dal PUMS di Roma Capitale” e che dunque neppure riguarda il percorso sentieristico C2-78;
  • che il Presidente del Municipio X, Giuliana DI PILLO (M5S), ha in maniera impropria pubblicizzato il percorso sentieristico di natura cicloturistica C2-78 come un “percorso ciclopedonale”, indicandolo come ”obiettivo raggiunto” di un non specificato piano di mobilità,.
SI CHIEDE CON URGENZA
ogni azione di controllo e vigilanza, ciascun ente o autorità in copia per competenza, che ripristini la regolare legittimità dell’azione politica svolta dal M5S all’interno di un percorso amministrativo come il PUMS di Roma Capitale che è nato per essere esclusivamente partecipativo, ipotizzando gravi conflitti  di interesse economico che coinvolgono organi politico amministrativi del Municipio X e del Comune di Roma.


In fede,
dr.ssa Paula Lidia Cristina FILIPE DE JESUS

[1] Adozione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Roma Capitale. (Protocollo N. 19773 del 27/06/2019), https://www.comune.roma.it/servizi2/deliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=QUNE&par2=MTA3Mg==
[2] Secondo quanto disposto dal Decreto 4 agosto 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “Individuazione delle linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile, ai sensi dell’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 16 dicembre 2016, n. 257”, allegato 1 e da quanto previsto dal Regolamento di Roma Capitale approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.57 del 2 marzo 2006, per la formazione e la successiva adozione del PUMS.
[3] Per i Municipi X – XI: 25.03.2019, Sala Consiliare del Municipio Roma XI – Via Marino Mazzacurati n. 75
[4] Per i Municipi X – XI: 08.04.2019, Teatro del Lido di Ostia sito in Via delle Sirene n. 22
[5] Per i Municipi X – XI: 13.05.2019, Teatro del Lido di Ostia sito in Via delle Sirene n. 22
[6] http://www.ostiatv.it/piano-urbano-mobilita-sostenibile-il-m5s-punta-sulle-ciclabili-approvato-emendamento-per-ostia-0078839.html

domenica 11 agosto 2019

"GAME OVER": I PROFESSIONISTI DEL DEGRADO DELLA PERIFERIA DEL MUNICIPIO X

La lingua italiana è maschilista e la sua dimostrazione umoristica la potete trovare qui (LINK) con un elenco di termini che fanno capire che certi nomi o certi aggettivi assumono un significato diverso a seconda che siano al maschile o al femminile.

Periferia ovviamente è femminile e dunque ha assunto valore negativo. Come le donne è complessa perché frutto di un complesso di fattori, ma viene sempre riassunta mentalmente in una precisa immagine spaziale degradata, violenta, disagiata, emarginata, insalubre, povera, disoccupata, ghettizzata, malfamata, criminale o addirittura terroristica contro tutte le ricerche statistiche o studi seri. Violenza e disagio abitano ogni luogo.
La cosa che fa più rabbia è che sulla parola periferia sedicenti professionisti e politici ci costruiscono carriere personali con soldi pubblici. Non c'è ormai alcuna scelta in ambito pubblico che sia supportata da analisi serie, da studi seri, da conoscenza delle dinamiche reali di un territorio.
Passi che Massimiliano Monnanni, presidente IPAB Asilo Savoia faccia marchette a Zingaretti e ai suoi amici di Parrocchietta Democratica (LINK), ma che questo comportamento sia tollerabile a livello istituzionale municipale proprio no. La periferia non è uno spazio occupato da parallelepipedi statici, ma flussi vitali in movimento di cui voi non conoscete nulla evidentemente.  Smettetela di giocare ai demiurghi calando scelte dall'alto di un vuoto pneumatico di cinici speculatori.  La partecipazione non è un comitato di benvenuto per il 'genio' o salvatore di turno, sedicente tecnico, politico e mediatico che sia.  Sarebbe ora di finirla con questa vostra pretesa di esprimere chissà perché domande e interessi collettivi, che sono per voi tali quando coincidono con i vostri progetti senza passare attraverso alcuna mediazione se non voi stessi per generare vantaggi particolari e non collettivi. Continuate anche voi a cavalcare l'immagine di Ostia criminale, a stare nel solco che vede nella città l'accentuarsi della restrizione degli spazi d’uso collettivi a scapito della socializzazione spontanea e dell’aleatorietà degli utilizzi che vi fanno paura. Quali sono i vostri metodi, le pratiche, gli strumenti per prendere decisioni? Non ci sono mai pervenuti.

Dopo la "palestra della legalità" e il "punto luce" di Save The Children, prendiamo il caso di "Game Over". Si legge, nel documento che vi è stato consegnato dal nipote di Mon. Feroci in Commissione qualche giorno fa, frasi come questa: "Si promuove lo sviluppo della resilienza dei giovani a partire da una riflessione sugli ambienti legati al gioco d'azzardo e alla criminalità organizzata che CARATTERIZZA IL VISSUTO QUOTIDIANO DELLA PERIFERIA DI ROMA, a partire da quella del Municipio X". Ma tutti i dati che vengono forniti nel documento riguardano (senza mai citare la fonte) il livello nazionale. Gli unici risultati locali emersi nella prima fase di lavoro su un campione di 9 classi totale 110 ragazzi (posto che il metodo fosse corretto e fornisse risultati significativi), alla domanda "Hai mai giocato d'azzardo" il 35,4% risponde mai e il 45,1% una volta sola o in rare occasioni. Cioè oltre l'80%.  E nella cerchia dei conoscenti e della famiglia quasi il 78% afferma che "non ci sono persone che giocano d'azzardo in modo problematico". Dunque, quale sarebbe questo "vissuto quotidiano della periferia" legato al gioco d'azzardo?

Tutti professionisti dell'antimafia, dell'antiracket, dell'antiusura ... antitutto, ma soprattutto antiperiferia. Con soldi pubblici.