giovedì 28 gennaio 2021

MUNICIPIO X, LO STATO DELL'ARTE AL VERDE (Ep. 3)

Per l'Amministrazione a 5S del Municipio X (che ricordo essere l'unico ad avere sul Verde il decentramento amministrativo, eccetto i mille ettari della Pineta di Castel Fusano) il "Verde" è solo un parco giochi, con corrispettivo prezzo di tagli di quantità, in assenza di contestualizzazione storica e sociale. Ogni giorno ci regalano post trionfanti sul "Verde", senza aver chiaro se è un fine o un mezzo nella trasformazione della città, scevri sempre da ogni misurazione. Ogni loro attività infatti non viene mai misurata, il controllato è anche il controllore che decreta il proprio successo non si sa bene su quali basi. Un ambientalismo d'accatto dove il "Verde" è merce scambiabile. Insomma, un po' come gli appartenenti al movimento dei naturisti o delle diete e stili di vita che rimangono in sovrappeso (e mai, come nel caso dell'Assessore al Verde del Municipio X, un esempio fu più calzante). Come abbiamo già visto nell'Ep. 1 (LINK) e 2 (LINK), il Municipio X ha speso, nel 2020, 6MLN di euro nel Verde, 5 volte di più del Municipio più 'spendaccione' di Roma Capitale, il IV. Ma sono gli unici soldi pubblici che vengono spesi? No, perché molti dei lavori sul "Verde" vengono operati con i bandi dei LL.PP. essendo le alberature considerate "pertinenze" della strada. Prendiamo il caso più eclatante, una vera e propria ferita inferta al patrimonio pubblico, quello di Viale di Castel Porziano, un viale monumentale che dovrebbe essere un patrimonio culturale nazionale, al pari dei complessi archeologici, degli edifici, dei castelli e dei centri storici di maggior pregio, ridotto ad un problema di riasfaltatura. Del pregio architettonico vegetale, paesaggistico e storico-culturale all'Amministrazione 5S non interessa assolutamente nulla. Con riferimento all’appalto lavori di manutenzione straordinaria strade – Opera 1500440001 – P.I. Annualità 2015 – Riqualificazione della pavimentazione stradale di Via di Castel Porziano tratti da Via W. Ferrari e Via Canale della Lingua e da Via Canale della Lingua a Via del Lido di Castel Porziano, il 9 Gennaio 2020 con Prot. QL 139 il Dip. Tutela Ambientale, Direzione Gestione Territoriale Ambientale e del Verde, Ufficio Autorizzazioni Verde Privato e Cavi Stradali, autorizzava l’intervento con procedura d’urgenza per l’abbattimento di n. 37 esemplari arborei di cui n. 3 pini e n. 1 cerro sulla base della richiesta presentata dalla Direzione Tecnica del Municipio X con nota pro. CO188101 del 24.12.2019 per “l’alto rischio al ribaltamento improvviso che rappresentano gli stessi … con potenziale bersaglio su autovetture e persone”. Quindi, per garantire la privata e pubblica incolumità, il Dipartimento dà il via libera all’ “abbattimento immediato”, aggiungendo in maiuscoletto e grassetto che “l’Amministrazione del Municipio X è tenuta a procedere a successiva piantumazione di compensazione ambientale con altrettanti esemplari arborei di stessa specie”. Dove? Non si sa. Quando? Non si sa. Era talmente urgente che gli abbattimenti però iniziano solo 5 mesi dopo, il 25 maggio 2020. Sul cantiere non c’era alcuna cartellonistica, come invece sarebbe prescritto dalla normativa vigente e nemmeno alcun dottore agronomo a verificare la realizzazione di interventi volti a garantire la messa in sicurezza e la sopravvivenza delle essenza arboree (LINK). Peccato che i lavori era stati annunciati dal ricco Assessore al "Verde", Alessandro Ieva, il 10 settembre 2019 con la promessa che sarebbero iniziati entro lo stesso anno per un importo di oltre 1MLN di euro. Tralasciamo di parlare dello scandalo dei "lavori di asfalto" (termine mai più consono) sul viale, concentriamoci invece su un fatto davvero disdicevole. Non solo i pini vengono abbattutti 5 mesi dopo la dichiarazione di emergenza per la pubblica e privata incolumità, ma dopo l'istanza di accesso civico generalizzato di LabUr - Laboratorio di Urbanistica del 3 dicembre, scopriamo che l'Amministrazione non ha fatto niente per salvaguardare le alberature inquadrate in classe C e in C-D dal Dott. For. Rocco Sgerzi a cui era stata commissionata la relazione. L'agronomo aveva infatti descritto una situazione tragica chiedendo di intervenire su tutte le piante (dunque, non solo le 37 da abbattere) perché c'era anche il problema del Blastofago del Pino e di altre patologie come la Toumeyella Parvicornis (Cockerell), nota volgarmente come “cocciniglia tartaruga” che sta facendo una strage. Dunque, doveva essere effettuato un taglio urgente e portato avanti un protocollo fitosanitario che non c'è stato causando di fatto il passaggio delle piante classificate C-D a D (cioè da abbattere con urgenza perché a rischio estremo per un totale di n. 77) e le C in C-D (da abbattere a breve perché a rischio elevato per un totale di n. 405 Pini). Peccato che l'appalto prevedesse "trattamento antiparassitario, a partire da trattamento antiparassitario liquido, eseguito con mezzi meccanici atomizzatori" a 700 euro ad albero, il trattamento delle chiome e estirpazione ceppaie e taglio delle radici dei pini. Ricordo che Viale di Castelporziano è sotto vincolo paesaggistico ex legge 1497/39. Nel PTPR adottato dalla Regione Lazio e in particolare nella Tavola C (Beni dei Patrimoni Naturale e Culturale) è segnata come parte del 'sistema insediativo storico - viabilità e infrastrutture storiche (art.60, c.2, L.R. 38/99, "Definizione degli insediamenti urbani storici aggregati o centri storici e degli insediamenti storici puntuali). C1-1: Zona che comprende le aree situate tra la tenuta di Castel Porziano e la via di Castel Porziano e, in continuità, la zona che si stende in adiacenza alle pinete di Castel Fusano e di Ostia, a monte di queste, come individuate dalle Tavv. E3 . In tale zone sono vietati tagli delle alberature di alto fusto. Quindi, abbattono alberature, soprattutto Pini, dicono che li ripiantumano, ma così non è. E davanti alla richiesta di fare il resoconto degli abbattimenti e delle ripiantumazioni, semplicemente non rispondono. Perché loro sono gli unici in tutta Roma che non rendicontano nulla. Lo vedremo nell'Ep. 4 a breve. 


MUNICIPIO X, LO STATO DELL'ARTE AL VERDE (EP. 2)

 

Abbiamo visto, nell'Ep.1 (LINK), che il Municipio X ha "investito" 6 MLN di euro nel 2020 nel Verde. Ce lo dice la relazione annuale dell'Agenzia Roma, nata per controllare la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale e garantire una informazione tempestiva e documentata sulle condizioni di svolgimento degli stessi. Proprio come il ricco Assessore al Verde, Alessandro Ieva, detto Esorciccio Esorcieva. Racconterò cosa vuol dire esattamente nelle prossime puntate, perché in realtà nel Verde rientrano tanti altri soldi che non sono conteggiate nel Verde, ma nei LL.PP. L'ottimo Esorciccio ogni giorno ci regala su fb quadretti e selfie ineggianti i suoi grandi successi bucolici mentre osserva in estasi la piantumazione di nuovi alberi. E uno pensa: 'che bravo, ama la natura, finalmente qualcuno che pianta nuovi alberi'. Ecco, no. Lo riscrivo, abbattono gli alberi, non si sa quanti, la legge li obbliga a ripiantarli con prescrizioni precise, fanno una gara l'anno successivo per sostituirli ma non c'è alcuna trasparenza sul dove, come, quanti. Quindi non si capisce quale "eredità verde" voglia "donare agli abitanti", che poi mica ce la regala, paghiamo. Vabbé, il Verde si sa, ce lo ha insegnato Mafia Capitale, è un capitolo di spesa ben poco al verde e ben poco trasparente. Comunque, torniamo a noi: sempre il 2 febbraio 2020 la Giunta della Casalinga di Voghera Beach che amministra il Municipio X sotto le stelle, ci aggiorna sulle sue direttive (la n. 36): dopo Via dei Misenati si inventa "il Bosco (!!!) delle Mimose". Almeno 2.000mq di estensione, con una larghezza media minima di 20m di terreno coperto da essenze arboree e arbustive, dovrà averli per essere definita bosco. Ma Esorciccio è preciso e ci dice che nel bosco si deve piantare la specie arborea Acacia baileyana (volgarmente chiamata mimosa) di altezza 2/3m, che ha a disposizione 4.722.360 euro, che l'area è di 33.000 mq e che sarà realizzato il bosco e i camminamenti a basso impatto ambientale con installazione di panchine e pannelli con le informazioni relative alle caratteristiche degli alberi per "la ricorrenza de La Giornata internazionale dei diritti della donna". Quante mimose nel bosco? Non si sa. Quello che si sa sicuramente è che "il bosco di mimose" sarà realizzato nell'area compresa tra Via Francesco Menzio, Via Gigi Chessa e Via Antonio Calderara, cioè dove c'è Villa Fralana.
Ecco in foto il "bosco" alla data del 22 gennaio 2021, cioè un anno dopo gli annunci.
Esorciccio, le Washingtonie dove sono? Nel suo giardino di casa? E con le mimose cosa ne ha fatto? Legna da camino?

(Segue Ep. 3)

L'immagine può contenere: spazio all'aperto

MUNICIPIO X, LO STATO DELL'ARTE AL VERDE (EP. 1)

 

LO STATO DELL'ARTE AL VERDE - Ep. 1

L'Agenzia Roma - ACoS Roma Capitale monitora ogni anno tutti i servizi. Ha già anticipato parte della relazione che presenterà a Febbraio 2021. Verde pubblico Municipio X n.p. perché il decentramento da parte del ricco Assessore al "verde", Alessandro Ieva (detto Esorciccio Esorcieva) viene scambiato per 'faccio come mi pare e non rendiconto a nessuno'. Quello che si sa dalla relazione è che il X municipio, proprio per la gestione in esclusiva delle aree verdi urbane presenti nel suo territorio, ha investito da solo oltre 6MLN di euro (!!!). Per capirci, il IV municipio è l’unico che supera il milione di euro impiegati. Viene però segnalata l’aggiudicazione della gara per la piantumazione di nuove alberature nel X municipio, pubblicata l'11 novembre 2020 (ma ne parlerò nelle prossime puntate) relativamente alla piantumazione di nuove essenze arboree volte a compensare gli abbattimenti avvenuti nell'anno 2019. Quanti e quali abbattimenti non si sa. Ovvio, Esorciccio fa come gli pare. Andiamo avanti. L'unico 'aggiornamento' è datato 24/2/2020 in cui si parla di Direttive di Giunta della grande famiglia della Casalinga di Voghera Beach del 21 febbraio 2020. In una di queste scrivono: le piante di Via dei Misenati ad Ostia sono talmente ammalate che bisogna "rimuoverle tutte e procedere all'acquisto e piantumazione di 25 Washingtonie (o palme della California) di medio-alto fusto, complete di tubo drenante e terra idonea e fertilizzata, sostituendo tutte le alberature presenti con la stessa essenza". Bene. Nei commenti vi faccio vedere la situazione a ieri, 22 gennaio 2021.
Chiedo: Dove sono finite caro Assessore Esorciccio Esorcieva? Nel giardino di casa sua?

- Segue Ep. 2-

mercoledì 13 gennaio 2021

ABUSO DI POTERE E FALSO IN ATTO PUBBLICO SULLA PISTA CICLABILE (TRANSITORIA) DI OSTIA

Un pasticcio amministrativo mai visto. La pista ciclabile ("transitoria") finisce sul tavolo del MIT - Ministero delle Infrastrutture e Trasporti grazie al ricorso gerarchico di LabUr-Laboratorio di Urbanistica che decreta l'annullamento della Delibera di Giunta del Municipio X del 5 agosto 2020. Quasi 20mila euro di stipendi mensili alla Giunta, oltre 115mila euro l'anno ad un Direttore che avvalla un atto illegittimo, compiendo un abuso di potere e falso in atto pubblico e causando un danno erariale.

La delibera n.25 della Giunta del Municipio Roma X del 5 Agosto 2020 concerneva l'approvazione dell'elaborato grafico in variante del Piano Strategico di gestione balneare 2020 ad Ostia. Un piano presentato a Maggio 2020 in pompa magna in Campidoglio alla presenza della Sindaca Virginia Raggi. Di quel Piano Stra-traggico, che potete ammirare nel video, è rimasta solo una pista ciclabile definita "transitoria", che giuridicamente non esiste. Talmente "transitoria" da essere ancora lì dopo 5 mesi.

Il MIT, con decreto n.598 del 28.12.2020 a firma del sottosegretario del M5S, Roberto Traversi, lo scrive a chiare lettere: "La Direzione Generale per la Sicurezza Stradale ha richiesto a Roma Capitale le necessarie controdeduzioni rimaste senza riscontro" sia il 2 settembre sia il 9 ottobre. Forse erano impegnati a spendere i quasi 20mila euro di stipendio mensile per rifarsi il guardaroba per i selfie sulla pista ciclabile "transitoria". Sempre il MIT scrive che "il Municipio X di Roma Capitale ha disciplinato" proprio con la Delibera di Giunta n.25, "la viabilità principale la cui regolamentazione rientra invece nelle attribuzioni proprie del Dipartimento della Mobilità e Trasporti di Roma Capitale". Tradotto, non potevano farlo e pertanto l'attuale disciplina del traffico che afferisce alla sicurezza di ciascuno di noi, è nulla e la Giunta del Municipio X ha "travalicato i limiti del proprio potere ... violando l'Art.7 nonché l'Art. 14 del Codice della Strada", cioè hanno fatto abuso di potere e falso in atto pubblico, cioè un reato penale, oltre a quello erariale. Un operato, dunque, strapagato e illegittimo.

E' incredibile dunque l'arrampicata sugli specchi del Movimento 5 Stelle locale, a partire dall'ex capogruppo del M5S, Paolo Ferrara, che esordisce con "un lungomare dove tutto è abusivo". Dopo 5 anni di amministrazione Raggi è un'ammissione di incapacità. L'unico abuso che hanno affrontato è stato quello di abbattere i chioschi sulle spiagge libere dopo la sentenza ANAC scaturita dall'esposto di quelli che lui definisce i "poco di buono", perché anche quando era all'opposizione con l'attuale Presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo, non aveva visto nulla. Non c'è alcun errore di interpretazione da parte del MIT, come si affanna a dichiarare l'amministrazione municipale e per altro ammettono che c'è stata una "comunicazione errata" perché "Roma Capitale non ha risposto", ma per loro è tutto normale.

Nel frattempo, giustamente, avendo il MIT decretato l'annullamento della Delibera di Giunta, LabUr-Laboratorio di Urbanistica ne chiede l'applicazione, diffidando Polizia locale, Campidoglio e Ministero affinché diano attuazione al decreto ministeriale n. 598 del 28 dicembre, cioè "l'annullamento in autotutela di ogni disciplina di traffico relativa alla suddetta pista ciclabile 'transitoria' " (LINK). L'Assessore alla Mobilità Pietro Calabrese, forse in un momento di confusione scrive: "“La ciclabile di Ostia è legittima e rimarrà dov’è. Abbiamo agito in completa trasparenza e nel rispetto delle regole. Per dipanare ogni dubbio chiariamo sin da subito che il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti non annulla il progetto della ciclabile approvato lo scorso maggio, ma un’altra delibera approvata il 5 agosto 2020 che va ad annullare la pedonalizzazione del lungomare. Gli effetti non incidono sulla legittimità della ciclabile”. Peccato che con Determinazione Dirigenziale n.1711 del 6 agosto 2020 l'ex direttore del Municipio Roma X, Nicola DE BERNARDINI, ha istituito la pista ciclabile in via transitoria in applicazione del mandato ricevuto con delibera di Giunta del Municipio Roma X n.25 del 5.08.2020, oggi annullata. 

Belli i tempi in cui sventolavano gli scontrini in aula Giulio Cesare contro Marino, poi assolto in Cassazione. 

 

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