sabato 20 luglio 2019

MURALES LIDO NORD: CARTA CANTA

Nel documento inviato alla Direttrice Marketing ATAC S.p.A., Anita Valentini, avente per oggetto "la richiesta autorizzazioni e descrizione intervento murale pittorico presso stazione metro Lido-Nord di Ostia (ingresso Via Capo dell'Argentiera) Mirko Pierri, in qualità di presidente e legale rappresentante dell'associazione di promozione sociale a.DNA, chiede l'autorizzazione a dipingere due pareti. La richiesta viene inviata sicuramente dopo il 21 maggio, perché Pierri scrive nella lettera che "l'intervento è previsto dal 24 Giugno al 1° Luglio" (l'intervento però inizierà il 10 luglio) e "sarà effettuato in continuità con l'iniziativa già svolta martedì 21 maggio 2019 presso la stazione" (video disponibile al seguente LINK).  Il murale viene definito dallo stesso Pierri un'opera "partecipata". Viene allegata alla richiesta autorizzazioni la documentazione tecnica, cioè la "bozza preliminare" con la "composizione dell'opera". Il giochino furbetto è tutto qui: la parola magica è "preliminare", cioè non "definitiva". Tradotto: presento un progetto finanziato con soldi pubblici per ricevere tutte le autorizzazioni e scrivo "bozza preliminare", così poi faccio come mi pare ma a loro non glielo dico, perché sono uno street-artist anche se chiamato su commissione e pagato. Lo realizzo, scandalizzo, alzo polemica, i giornali ne parlano, le persone si azzuffano sui social, mega casino frate', e se mi chiedono di cambiarlo mi appello al fatto che sono un artista e c'è scritto "bozza preliminare" mica "bozza definitiva", per cui dirò che non lo firmo e il murale diventerà la pietra dello scandalo fascio-grillo-leghista, perché altrimenti l'equazione antimafia-antifascismo non funziona.  Ma vediamo ancora cosa dicono le carte.

Si scopre dal documento che è falso quanto scrivono quasi tutti i giornali. Scrive infatti Pierri all'ATAC che "l'artista (cioè Lucamaleonte n.d.r.) ha previsto di includere nell'opera i volti di personaggi universalmente riconoscibili come simbolo della lotta alla mafia e alle ingiustizie sociali (Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Piersanti Mattarella, Giancarlo Siani e altri) affiancati da ritratti di cittadini comuni, giovani studenti, bambini simbolo del futuro", ma aggiunge "i ritratti mancanti saranno aggiunti dall'artista valutando le proposte raccolte" da a.DNA. Con l'espressione "ritratti mancanti" si riferisce a quelli nella foto qui riportata e presente nel documento inviato all'ATAC. Si vedono chiaramente i volti di Peppino Impastato, Falcone, Borsellino ecc. e delle sagome nere. Il murale è, come scrive lo stesso Pierri "parte integrante del progetto Giovani cittadini Solidali del Municipio X di Roma per la Legalità, promosso e finanziato dal MIUR con 50 mila euro, notizia anticipata da me il 15 luglio (LINK) e confermata dallo stesso Pierri agli organi di stampa. 

Il 10 luglio inizia l'opera murale da parte di Lucamaleonte. a.DNA stila dopo poche ore un altro documento che non si capisce a chi sia indirizzato. Il progetto non è più quello presentato pochi giorni prima all'ATAC. L'artista infatti ha iniziato a disegnare "volti di persone, cittadini, studenti e personaggi storici legati al territorio di Ostia e di tutto il Municipio X" di cui fornisce l'elenco.
Si scopre da questo documento che i nomi da raffigurare (cioè i nomi dei "ritratti mancanti"), vengono discussi per la prima volta il "12 giugno 2019 presso il Teatro del Lido", in cui non ci sono i 1.000 studenti di cui parla certa stampa, volendo far credere che siano stati votati a furor di popolo. Il video della riunione al Teatro del Lido è disponibile a questo LINK e chiunque può trarre le sue considerazioni. Sempre nel documento a.DNA scrive: "la scelta dell'artista, vagliando i numerosi (?) suggerimenti anche di personaggi esterni e più iconici come Peppino Impastato, Borsellino, Falcone, è stata quella di raffigurare, INVECE, tutte le persone e i personaggi strettamente legati non soltanto alla memoria storica del Litorale romano, ma anche a quella più recente e attuale".

Dunque, il progetto presentato per cui si sono chieste le autorizzazioni era diverso da quello che si stava realizzando. La scelta di cambiarlo (che non si poteva fare perché i finanziamenti pubblici sono vincolati ad un progetto specifico, così come le autorizzazioni) è stata dell'artista e solo sua e non c'è scritto da nessuna parte che l'artista si riservava di fare cambiamenti in corso d'opera.
Quindi il "lungo percorso didattico iniziato a settembre 2018", di cui parla Pierri, che ha visto la partecipazione di dieci istituti scolastici, viene stravolto il 10 luglio dall'artista, che decide di cambiare il progetto.

Questo è il motivo per cui mercoledì, 17 Luglio, si tiene una riunione in Municipio X in cui sono presenti il capogruppo di maggioranza Antonio Di Giovanni e il consigliere Danilo Ricci entrambi del M5S, i docenti delle scuole (compresa Cristina Franceschi che era stata raffigurata sul murale) e Mirko Pierri, in cui si decide collegialmente di chiedere all'artista di riportare l'opera al progetto originario. Nessuno di loro grida alla censura fascista o all'intimidazione. Si raggiunge apparentemente un compromesso: Impastato, Falcone, Borsellino, Mattarella ecc. non verranno raffigurati nonostante presenti nel progetto originale, ma saranno cancellati solo i vivi che hanno preso il loro posto. E il murale dunque diventa altro. Non è quello presentato, non è quello che voleva l'artista, ma altro. Intanto la macchina del fango si è messa di nuovo in moto su Ostia: i cancellati non fanno un passo indietro, non smettono di gridare alla lesa maestà contro il culto della propria personalità in salsa Dressing Caesar, che confina nel buio le ragioni di un progetto giovanile. Solo bieche e volgari strumentalizzazioni politiche.
Ma si sa, Ostia è Voghera Beach e c'è l'IO-DIO.

P.S. Come ha scritto qualcuno, giustamente: "Le polemiche e le vicende sul murales di Lido Nord a Ostia ci confermano che la "street art" legalizzata fa (quasi) sempre schifo. Le scritte o i murales seri si fanno senza chiedere il permesso". (V.G.)

P.S. 2 In esclusiva, ecco cosa diceva pochi giorni fa uno dei 'cancellati' dal murales che oggi grida allo scandalo sulle pagine dei soliti organi di partito camuffati. (LINK)

       

mercoledì 17 luglio 2019

OSTIA, LIDO NORD - MURALES DELLA VANITA': UNO DEI RETROSCENA

(C'è un limite al fango e alle menzogne. A seguire, la sbobinatura di una delle mie fonti - rappresentata sul murale, per l'articolo. La fiera dell'ipocrisia).


"Il personaggio principale è xxxxx ad un certo punto ha fatto un progetto sulla memoria del territorio [...] hanno preso dal MIUR 50 mila euro, solo per il murales hanno speso un sacco di soldi per concessioni, monografie, i muretti ... 'ste cose ... i soldi sono andati [...] Dei vari progetti si sa poco, perché gliel'ho detto che la comunicazione è stata scarsa. Io non sapevo niente. Ho saputo di questo progetto da poco [...] gli avrei dato un supporto ... mi hanno detto 'c'hai ragione'. Vabbé, è un progetto di questo tipo, non può essere esaustivo e qui c'ha ragione anche Paula [...] hanno fatto un po' come i grillini in rete [...] e hanno messo personaggi che a me stanno anche sul cazzo come la Angeli, l'eroina [...]. Insomma, martedì continuano [...] quello è il feudo di Casapound dove impiastravano delle porcate loro. [...] Non lo so chi sono i personaggi. Gliel'ho detto al curatore xxxxx ... l'artista è un certo Luca Cameleonte, un discreto ritrattista, muralista, ben pagato, mica come me che i murales li facevo a gratis.[...] Starò con la Angeli e con molti altri che probabilmente mi staranno sul cazzo.[...] Lì ci saranno Sepe, il giornalista ... quelle persone che in qualche modo si sono spese o hanno fatto qualcosa nel territorio per cui ne rimane la memoria. Sepe era un conservatore del cazzo, ha creato un giornale. Aveva amicizie ambigue. Uno dei paletti che hanno messo però è stato quello di eliminare però i fascisti, gli xenofobi, i razzisti. Sepe era un liberale di destra. Certo, per mantenere un giornale i finanziamenti dove li trovi? Ci sono sicuramente nel novero personaggi che ci stanno sicuramente sul cazzo e con noi sono stati antagonisti [...] Non è un pantheon delle persone illustri è semplicemente la narrazioni di personaggi della storia del nostro territorio. [...] Sì, si mischia tutto, l'amico di Balini e l'amico di Pasolini, ma il rischio c'è solo se vedi il murales come un pantheon delle persone eccellenti ma non è così perché lo diranno nella conclusione del progetto: hanno messo i personaggi che sono stati votati, cioè hanno fatto come i grillini. [...] Balini ha finanziato mezza Ostia, anche Massimo Di Somma con 8 milioni al tempo dell'estate romana perché si era dimenticato di Nuova Ostia e mi disse 'se ti regge lo stomaco loro ti staccano l'assegno e te lo danno. Abbiamo fatto una riunione a xxxx con vari scazzi e ho detto vabbé raga' per me Balini è un pirata, un magnatore del mare di tutti, ma io gli sottraggo 8 milioni e li porto per il bene di Nuova Ostia" e abbiamo fatto 8 giorni di bellissime attività [...] Quindi non c'è logica, nella storia di un territorio la logica non esiste. La storia è la storia. Devi prendere il buono e il cattivo. Non è una celebrazione stare con una pazza sul muro, che è come una fotografia messa sul giornale. [...] Giulio Mancini sul prossimo murales ce lo metterei. Sulla Angeli, è tutta una bufala quella che hanno messo in piedi in questi anni". [...]

AMEN

lunedì 15 luglio 2019

A Lido Nord il Pantheon della Sinistra con il placet del M5S

"Due murales adornano la facciata della stazione Lido Nord: fondi pubblici su spazio pubblico per celebrare non si sa bene chi e cosa" ... o forse sì?

“Una provocazione dietro ai manifesti di Casapound”, così uno dei ragazzi coinvolti nel progetto del Decimo Libero, in cui rientra anche il murale sul cavalcavia della stazione Lido-Nord ad Ostia, storica bacheca del movimento di estrema destra, che sarà terminato martedì prossimo. Sarà comunicato ad opera ultimata l’iter e il concept, un fatto anomalo visto che si tratta di un progetto finanziato con 50 mila euro dal Ministero MIUR (“Giovani Cittadini Solidali del Municipio X di Roma per la Legalità”) e patrocinato dal Municipio X a guida grillina. “Il senso dell'opera”, secondo quel poco che si è saputo da Mirko Pierri del collettivo a.DNA, “è di esprimere una contro-informazione mostrando a tutti la Ostia che resiste”. L’ultima tappa di un percorso di attività durato 2 mesi con lo scopo di promuovere e sostenere associazioni quali Libera, Croce Rossa Italiana, Eccomi, Comici Camici, Protezione Civile, ANT, Mare Libero, Curtis Dragonis, Befree, Comitato Disabilità Municipio, Comunità di Sant’Egidio, Centro x la vita, Ciao ONLUS, Anucss, Peter Pan, Homo Ridens. Dunque, “la memoria come strumento di resistenza e di lotta alle ingiustizie sociali e alla criminalità organizzata”. Le polemiche però non si sono fatte attendere, soprattutto per quanto riguarda la poca trasparenza anche nelle modalità di coinvolgimento dei cittadini e su chi abbia deciso i personaggi da raffigurare. I volti, non tutti riconoscibili, non presenterebbero coerenza con quanto dichiarato dal collettivo. Si va da politici di sinistra a giornalisti della stampa mainstream. Da personaggi storici come Andrea Costa, primo parlamentare socialista della storia d'Italia e uno dei promotori della bonifica di Ostia di fine Ottocento da parte dei Ravennati, a Gianni Sepe, fondatore e poi direttore del Giornale di Ostia di Mauro Balini, l’ex patron del Porto arrestato nel 2015 per bancarotta fraudolenta e considerato dagli investigatori, un imprenditore “contiguo ad ambienti malavitosi operanti sul Litorale di Ostia e in costante collegamento con personaggi di notevole spessore criminale”. Da Roberto Ribeca, ex Presidente di circoscrizione e punto di riferimento per tutta la classe dirigente dal PCI al PD, al cane di Diego Gianella attivista nel sociale e candidato consigliere alle ultime elezioni della lista Laboratorio Civico X del parroco Don Franco De Donno che si è vista archiviata la denuncia per aggressione da parte di Casapound. Da Mariam Moustafa, la 18enne italo-egiziana cresciuta a Ostia e morta per un malore a Nottingham a seguito di una aggressione di stampo razzista, a Manuel Bortuzzo colpito da un proiettile per uno scambio di persona il 3 febbraio scorso nel quartiere AXA. Da Massimo Di Somma, morto dopo solo un anno e mezzo dalla sua elezione a Presidente circoscrizionale ai tempi in cui era sindaco Rutelli ma che comunque riuscì a mettere le basi dei grandi investimenti sul mare della capitale come il Porto, a Giorgio Jorio, pittoscultore e intellettuale comunista che coinvolse Pasolini nel progetto di cultura diffusa.
Una scelta politica ad alta visibilità dunque che farà sicuramente molto discutere di questi tempi in cui imperversa l’equazione antimafia-antifascismo, soprattutto perché non solo finanziata da fondi pubblici, ma perché patrocinata dal M5S, che esulta sui social: "grande lavoro del Municipio X". Il capogruppo grillino, Antonio Di Giovanni, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

L'articolo completo al seguente LINK


Update: Ennesima triste storia di questo Municipio. Una storia di furbetti del quartierino. Contenta di aver ricevuto per 9 ore insulti e scoprire che non avevo sbagliato una virgola ... ah sì, forse "il cane di Gianella". 

Ostia, il M5S: “Chiediamo la rimozione del murales a Lido Nord”

Dopo aver dato il patrocinio al murales della stazione, il M5S ci ripensa: "Difforme dal progetto" (LINK all'articolo)

sabato 13 luglio 2019

OSTIA, VOGHERA BEACH: IL RALLY A 5 STELLE

Vorrei capire dalla Casalinga di Voghera Beach e dall'Assessore ai Grandi Eventi Silvana Denicolo', con quale criterio, per la seconda volta, dichiarano un evento privato di "pubblico interesse".
Vorrei capire anche perché una memoria di giunta firmata proprio da loro due sfrutta, biecamente, la mafia come motivazione per dare il loro placet ad una manifestazione privata. Non sarebbe ora di finirla? Quale sarebbe il "riscatto agli occhi della Pubblica Opinione"? (*)
Vorrei capire quale sarebbe il "percorso virtuoso" di cui parlate, soprattutto nel mandare in tilt la Cristoforo Colombo cioè la via di fuga (evacuazione) secondo la Protezione Civile.
Vorrei capire perché ogni giorno pubblicate post su fantomatiche piste ciclabili, auto elettriche, plastic-free, cicche free e compagnia cantando del perfetto talebano ambientalista e poi portate i motori inquinanti.
Vorrei capire se sul Pontile, per cui siete dovuti andare in deroga ad una delibera che proibisce qualsiasi autorizzazione al suolo pubblico, questi signori paghino l'occupazione e se sì, se questi soldi rimangano in questo Municipio.
Vorrei capire quanto cuba percentualmente la ricaduta in termini occupazionali per il nostro territorio nello staff di 1.000 persone e 200 volontari.
Vorrei capire chi paga gli straordinari dei VV.UU (dipendenti pubblici a servizio dei privati) varie ed eventuali in piena stagione balneare.
Vorrei capire con che criteri avete valutato l'impatto da un punto di vista paesaggistico che avete definito minimale.
Vorrei capire cosa lascerà il rally al nostro Municipio? Strade nuove? Occupazione? Maggiori incassi per i privati? Pubblicità gratis al mare di Ostia?
Vorrei infine capire se c'è una sola volta in cui calcolate il mancato guadagno dovuto a quelli che staranno a casa e rinunceranno anche ad andare al mare. L'avete mai fatto un calcolo delle diseconomie di scala che vengono prodotte da questi pseudo grandi eventi o si dice sì a prescindere?

Una cosa è certa, i salti artificiali (motivo di polemica in molti rally) non dovrete metterli, perché il manto stradale che ci ritroviamo è perfetto per questo genere di competizioni. Il rally i cittadini del Municipio X lo fanno tutti i giorni e non li paga nessuno. Anzi, ci rimettono.
La prossima volta che mi parlate di mobilità sostenibile non prendetevela se qualcuno vi farà notare che avete qualche problema di coerenza.
Attendo fiduciosa, come sempre, una vostra cortese risposta.
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(*) "che il Municipio Roma X sta vivendo un particolare momento di attenzione mediatica causato da brutti eventi di cronaca che lo hanno visto protagonista; che tale immagine ricade su tutti i cittadini del Municipio che hanno necessità di riscattarsi agli occhi della Pubblica Opinione; che tale immagine si ripercuote negativamente anche sulle attività produttive e sull’indotto economico locale; che al fine di convogliare una nuova immagine di questo territorio, è necessario attivare percorsi virtuosi ed iniziative che possano richiamare nel Municipio tante persone, anche da altre zone"

venerdì 12 luglio 2019

PONTE DELLA SCAFA, L'ASSE CALTAGIRONE-PD CONTRO IL M5S.

Va in onda la seconda mega sfilata di propaganda pro Montino/Zingaretti sul Ponte della Scafa, utilizzata come ennesima arma di distrazione di massa. Dopo i rifiuti, ecco i ponti, un ponte che doveva crollare (quello della Scafa) e un ponte che sta crollando (il viadotto di Fiumicino) di cui nessuno si sta particolarmente preoccupando. Ma l'importante è parlare di quello nuovo in campagna elettorale mentre i cittadini continuano a transitare su quelli vecchi. Peccato che si devono fare ancora 272 sondaggi di profondità. E peccato anche che siamo ancora in fase di VERIFICA PREVENTIVA di interesse archeologico che si DOVEVA FARE prima dell'appalto della gara vinta da un consorzio che ha dato a Italiana Costruzioni il mandato di realizzarlo, ma si racconta che "partono i lavori del nuovo Ponte della Scafa". Falso.
E che fa il PD? Piazza i cartelli (di fatto di propaganda elettorale) per dare la linea al Comune, nel tentativo di forzarne le scelte, facendo credere ai cittadini non solo un falso (cioè che partono i lavori) ma che sia merito della Regione, quando quest'ultima mette solo i soldi mentre è il Comune l'ente appaltante e dunque a lui spettano le scelte. Nel frattempo non si sa nemmeno se l'ANAS abbia iscritto il sedime stradale nell'ambito del demanio pubblico.
#lepercolatecontinuano.

martedì 2 luglio 2019

INTEGRAZIONE ESPOSTO - PORTO TURISTICO DI ROMA, RIPASCIMENTO.

In sintesi: un'Amministrazione Giudiziaria, che è di fatto un privato al Porto di Roma, intepreta, nonostante dovrebbe masticare la materia, la legge come gli pare e fa come gli pare. Come un padrone del mare ...

INTEGRAZIONE ESPOSTO - PORTO TURISTICO DI ROMA, RIPASCIMENTO.

A conferma di quanto sostenuto nell’originario esposto e cioè che il ripascimento costiero del tratto del litorale romano tra il I e il II pennello a levante del Porto Turistico di Roma, con sabbie provenienti dal dragaggio di fondali marini provenienti dall'avamporto del porto medesimo, non poteva essere eseguito in piena stagione balneare, si è accertato che il Municipio X di Roma Capitale aveva pubblicato in data 18 aprile 2019 un avviso informando la cittadinanza di una temporanea interdizione “tra il 1 maggio e il 15 giugno 2019” dell’area interessata dal ripascimento costiero “situata a sud del porto turistico, compresa tra il primo ed il secondo pennello, meglio individuata nell’autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio con Determinazione g172210 del 20.12.2018, direzione lavori pubblici, stazione unica appalti, risorse idriche e difesa del suolo“.
Peccato che la pubblicazione di tale avviso ne sottintende la necessità per poter eseguire i lavori di ripascimento durante la stagione balneare; che l’interdizione alla pubblica fruizione del tratto di arenile in questione, contenuta nell’avviso del 18 aprile 2019, non è confermata dalla Ordinanza sindacale di balneazione n.73 del 24 aprile 2019 e neppure dalla sua successiva rettifica (Ordinanza sindacale n.90 del 27 maggio 2019) e che anzi entrambe le ordinanze contemplano la fruizione di quel tratto di arenile, annullando di fatto l’avviso del 18 aprile 2019 anche perché rispetto ad esso successive; che in un articolo del quotidiano La Repubblica del 17 giugno 2019 i responsabili dell’attività di ripascimento, Stefano CAVALLARI e Donato PEZZUTO, assicurano la regolarità dei lavori in corso, previsti terminare per venerdì 21 giugno 2019, ben oltre dunque la data indicata del 15 giugno di fine interdizione dell’area.

(Paula Filipe de Jesus per conto di LabUr-Laboratorio di Urbanistica 1° Luglio 2019)

LA GRANDE MONNEZZA. CONTINUATE A FARVI PERCOLARE.

Il Ministero dell’Ambiente, in mano al M5S, dice che non paiono ingiustificate le preoccupazioni per la situazione dei rifiuti a Roma e mette sotto vigilanza la Sindaca. Il tavolo a breve e speriamo serva almeno a scudisciare questa banda di amministratori monnezza.
Sia la Regione sia il Comune non stanno gestendo il problema, cioè chiudere il ciclo dei rifiuti. I miracoli non esistono, non lo sapevate? Nel mondo occidentale i paesi, sulla base delle norme europee, puntano sì sulla raccolta differenziata MA con il trattamento dei residui per produrre energia. L’ultimo residuo del trattamento dei residui, che è minimo, va in discarica. A Roma CAPITALE questo non si fa perché sia il pessimo Zingaretti, sia il Sindaco Virginia Raggi, senza alcun senso di responsabilità istituzionale, anche loro non hanno trovato una discarica DI SERVIZIO (che è cosa diversa dalla discarica). Eh già, perché l'ex governatore del Lazio, Renata Polverini, e il genio dell'ex Sindaco Ignazio Marino, hanno pensato bene di chiudere Malagrotta prima di aver trovato una soluzione. Non essendoci un termo combustore e una discarica e nemmeno aree di stoccaggio, la discarica è diventata Roma, per cui c'è la monnezza in strada. I romani pagano una tassa rifiuti salatissima dovendo ESPORTARE LA MONNEZZA per carenza di impianti di termovalorizzatori, con i quali GLI ALTRI, che ce li hanno, producono ricchezza, cioè energia. Ora, capisco che l'inchiesta del PM Galanti nel 2014 sui rifiuti a Roma ha paralizzato e sequestrato tutto (e che in primo grado è evaporata come neve al sole) producendo un contraccolpo sui decisori politici, ma la tesi sedicente ambientalista della differenziata al 100% che vi propinano e del tabù all’incenerimento entra nel guiness delle percOlate per i fondelli, contro ogni evidenza empirica. A Roma si producono 5 mila tonnellate al giorno, che sono dunque un flusso, non uno stock, quindi va gestito nei tempi giusti, altrimenti semplicemente i rifiuti rimangono per strada e il sistema va al collasso. Rifiuti zero con la differenziata senza impianti NON ESISTE! Mentre esiste la solita sindrome NIMBY per cui siamo arrivati al paradosso del "non a casa mia", ma per tutte le strade di Roma invece va benissimo. Ricordo che se non ci fossero i 2 termocombustori a Colleferro e a San Vittore, tutto il Lazio sarebbe in emergenza e Zingaretti lo sa benissimo. E' NECESSARIO governare il processo, il ciclo dei rifiuti, anche con scelte impopolari, ma il sempre assente e pessimo governatore del Lazio, Zingaretti, per salvare piccoli equilibri locali ha finito per scontentare tutti i romani e i turisti, con pubblicità mondiale della grande monnezza, ma a lui non gliene frega niente, tanto mica è il Sindaco di Roma, lui. Il macellaro Zingaretti, ha infatti pensato bene di chiudere Colleferro, di proprietà dell’AMA (quindi PUBBLICO) che era in fase di revamping. A febbraio di quest'anno ha fatto finta di svegliarsi proponendo una discarica di 3 milioni di tonnellate che dovrebbe durare fino al 2025, ma in assenza di impianti, la discarica si esaurirà in soli 3 anni e il restante 1,5 milioni di tonnellate che non si possono smaltire dove le mettiamo? E' MATEMATICA. Il gassificatore di Albano che doveva essere realizzato da Colari, AMA, ACEA fa lo scheletro. I termocombustori privati sono fermi o chiusi perché nessuno li autorizza e non si capisce il perché. A fuoco i 2 impianti AMA sulla Salaria e Rocca Cencia, che smaltivano la metà dei rifiuti. In nome degli equilibri politici tra Zingaretti e M5S è stato persino chiuso l’impianto di trattamento energetico, termocombustore, degli ospedalieri. Anni di studi, di approvazioni regionali e comunali buttati al macero.
Insomma, per non essere impopolare, il pessimo politico infarcisce da anni la gente di propaganda di luoghi comuni, figli di una cultura massimalista.
Avete perso ogni credibilità istituzionale creando l'ennesimo danno alla società, tra l'altro su un argomento sensibile. Poi, se arriva la criminalità nella parte del salvatore della patria, non dite che VOI eravate diversi.