giovedì 16 luglio 2009

Si condona tutto. A quando l'indulgenza plenaria anche per gli sfigati ?

A ridaje co' 'sto condono. Si condona tutto: i peccati e i peccatori, soprattutto se potentati liftati e pieni di soldi. Storia vecchia, che andava di moda ai tempi della Chiesa e dei Mercanti.
Tremonti, considerato un grande scienziato della finanza dai fan, si arrende. Anche lui non sa come contrastare l'evasione, il federalismo fiscale non risolve il problema per sua stessa ammissione e allora vai con un nuovo condono, che manda alle ortiche il lavoro iniziato da Visco sulle tracciabilità dei flussi commerciali e finanziari.
Draghi snocciola cifre da paura: l'economia irregolare si attesterebbe sui 230 miliardi di euro, oltre il 15 per cento del Pil. Chi se ne frega ? A coloro che pagano le tasse (volenti o dolenti) importa moltissimo perché gli “accresce l’onere imposto", senza contare che un'economia irregolare diminuisce la competitività delle imprese e che, last but not least, ci sarebbe anche un problemino di iniquità sociale passato di moda.
Nessuno però ha la ricetta per risolvere i problemi, tranne lui, lo scienziato Tremonti.
A fare i controlli sugli evasori ci penseranno i Comuni che stanno alla canna del gas (dopo che è stata abolita la tassa dell'ICI). Tremonti, da bravo professore, li premia pure con un 30% in più del gettito statale se scoprono gli evasori. Del federalismo fiscale per ora si blatera e basta. Di certo si sa che i Comuni (che hanno invece già un'autonomia tributaria) hanno fatto poco e niente per scoprire gli evasori e pare che molti di loro non intendano investire in questa direzione. Gli organi di controllo, si sa, costano.
Oltretutto, le vere indagini, quelle sulle imprese, le possono fare solo l'Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza.
Quindi, invece di lavorare sulla tracciabilità dei flussi e sulle misure che Visco aveva introdotto e che l'illuminato Tremonti si è affrettato ad abolire (l'obbligo ad es. degli elenchi clienti e fornitori; i limiti ai pagamenti in contanti), ci troviamo che per fare cassa Giulio si inventa un nuovo condono, il c.d. scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero.
Meno male che disse. "Io non sono il condonatore. Sì, mi sono inventato la sanatoria dell'IVA, ma adesso basta. Mai più condoni!”.

A quando l'indulgenza plenaria per gli sfigati che pagano le tasse perché non possono fare altrimenti ?

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