martedì 7 maggio 2019

SAVE THE CHILDREN A NUOVA OSTIA (ATTO IV): LE INTESE TRA PD E M5S

E’ passato più di un mese dalla richiesta di chiarimenti sull’accordo tra Save the Children e il Municipio X (LINK). Nessuna risposta a domande evidentemente scomode circa la trasparenza e la regolarità dell’operazione da parte del Presidente del Municipio X, Giuliana di Pillo. Annunciata più volte salta per “impegni del Presidente”, ma in realtà perché le carte non sono apposto (LINK). Si tratta di una “Concessione in comodato dei locali dell’ex scuola media statale Guttuso" che compare sul sito del Comune di Roma il 23 ottobre 2018 (LINK) in cui la Direzione Socio-Educativa intendeva “acquisire manifestazioni di interesse, progetti e proposte informali di contrasto alla povertà educativa, attraverso l’attivazione di un Polo Educativo”. Peccato che di "manifestazioni" ne siano pervenute solo una, infatti risponderà solo Save the Children. Perché? Una risposta sembra fornircela lo stesso Assessore alle Politiche Sociali ed Educative, Germana Paoletti che, durante una riunione, ha spiegato che la chiusura della scuola Guttuso (in Via Fasan, 58 a Nuova Ostia) l’ha decisa la Regione Lazio. Il rischio per la Paoletti era che l’ennesima scuola chiusa fosse "occupata dagli abusivi, perché già lo era"  e dunque facesse "la fine del Sant'Agostino". Per cui agli abusivi ("Ci sta il mondo - del terzo settore, n.d.r. - a Nuova Ostia, ma sono tutti abusivi") hanno "trovato un altro posto". La volontà dell'Assessore era di chiudere l'intera operazione già a settembre. Secondo quanto riferisce, sempre l'Assessore, la Guttuso non è stata chiusa per mancanza di soldi, ma perché c’erano 12 bambini di prima media e 13 di seconda media in 700 mq. Così, con la Presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo, avevano inizialmente pensato di spostarci gli Uffici dell'Assessorato alle Politiche Sociali ed Educative di Via Passeroni (sede che sarebbe "fatiscente" e in alcune parti "non agibile"). Ma i Servizi Sociali non sono stati contenti di questa proposta. Mentre cercavano di trovare una soluzione, la Presidente in persona di Save The Children (ma pare che non fosse lei), avrebbe contattato l'amministrazione per un appuntamento. Nell'incontro l'ONG avrebbe chiesto di poter aprire un altro Punto Luce su Roma nel Municipio X, perché dovevano investire 5 MLN di euro. La Paoletti però ha spiegato che chi ha portato Save The Children è stato Giovanni Zannola (PD, consigliere capitolino 'ripescato' di cui alleghiamo qualche LINK per ricordarne le prodezze), "un ragazzo che ho visto crescere, che è stato prima alunno di Giuliana e poi mio. Save The Children cercava un gancio con noi e allora hanno chiesto a Zannola. E' Giovanni che li ha accompagnati da noi".
Oggi ci sarà un incontro tra l'Assessorato, Suor Novella del CIOFS e Save The Children.

Questa la notizia. Le molte considerazioni che andrebbero fatte su quanto riportato sotto molteplici punti di vista (urbanistico, sociale, politico, economico e del diritto) saranno oggetto di un nuovo post.
La saga “Save The Children” continua, con una mano davanti ... ma forse anche una di dietro.       


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