domenica 5 maggio 2019

MUNICIPIO X, L'ASSESSORE PAOLETTI VIOLA PALESEMENTE LA LEGGE

L'Assessore Paoletti e la Presidente Di Pillo

Denuncio pubblicamente il comportamento in violazione di diverse norme di legge da parte del Municipio X di Roma Capitale, nella persona dell’Assessore alle Politiche Sociali ed Educative, Germana Paoletti.

I FATTI
L’Assessore ha inoltrato una mail (in copia conoscenza alla Presidente del Municipio X, ad alcuni dipendenti della ASL Roma 3, a operatori sociali, ad associazioni di volontariato e a comuni cittadini) di una associazione di volontariato che chiedeva di “stabilire le modalità migliori per l'individuazione delle donne” su diversi percorsi di screening allegando le “griglie per la raccolta delle anagrafiche” perché potesse “fornirla alla persona che se ne occuperà”.
Nell’inoltro l’Assessore specifica che “si tratta di individuare donne (donne straniere, anche prive di documenti)” e che conta sul loro aiuto “per raggiungere il numero di pazienti previsto, avendo cura di aiutarci con le prenotazioni”.

Ricordo all’Assessore Paoletti alcune cose che dovrebbe conoscere.
1) Un Assessore è un pubblico ufficiale
2) Un Assessore che è in possesso di una lista di persone clandestine o irregolari ha l’obbligo di denunciare le stesse alle Autorità Giudiziarie
3) Che fornire elenchi a chicchessia da parte di un amministratore è una violazione di legge (anche a nobili organizzazioni umanitarie che sopperiscono all’abdicazione dello Stato ai suoi doveri decretandone di fatto il suo fallimento)
4) Che un simile comportamento espone a conseguenze gravi non solo le “donne straniere prive di documenti”, ma anche chi fornisce questi elenchi che potrebbero essere accusati di concorso in diversi reati
5) Che come è scritto anche sul sito del Comune di Roma chi, anche con regolare permesso di soggiorno, fornisce dichiarazioni mendaci sarà segnalato alle Autorità Giudiziaria, figuriamoci se sono irregolari.
6) Che le associazioni di volontariato non sono tenute a denunciare gli stranieri irregolari, ma se la polizia chiede loro gli elenchi devono fornirli
7) Che la legislazione italiana vigente vieta al solo personale sanitario la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno, ma non agli altri.
8) Che queste lodevoli iniziative da parte di un’associazione di volontariato devono avvenire in condizioni di sicurezza per le persone “prive di documenti”, come ad esempio la garanzia dell’anonimato affinché non incorrano in ritorsioni di alcun tipo.     
9) Che non ha alcuna importanza che l’evento sia in "collaborazione con il Comune di Roma", come scrive l’Assessore. Per altro non è dato sapere di che tipo di collaborazione si tratti visto che non è stata data evidenza pubblica né sul sito del Comune né su quello dell’associazione. Solitamente il Comune di Roma (come da bilancio dell’associazione stessa) “collabora” offrendo gratuitamente il canone di occupazione di suolo pubblico, piante e pulizia straordinaria da parte di AMA.
10) Che il primo dovere di un Assessore non è quello di favorire terze parti, ma far funzionare il servizio pubblico, l’unico che garantisce percorsi in sicurezza e nel rispetto delle norme vigenti.
   

Nessun commento:

Posta un commento