lunedì 29 marzo 2021

SKATEPARK DI OSTIA: "NON POTRÀ OSPITARE GARE INTERNAZIONALI"

LO SKATE PARK COME IL POLO NATATORIO DEI MONDIALI DI NUOTO ROMA '09?

All'ottimo articolo di Mirko Polisano aggiungiamo le seguenti informazioni. 21 dicembre 2020, comunicato della FISR – Federazione Italiana Sport Rotellistici (*): falsa l’affermazione che “la struttura nasce su terreni confiscati alla malavita”.
Lo skatepark nasce con un investimento di 650mila euro per realizzare un impianto sportivo in cemento armato utilizzando i fondi per la manutenzione stradale. L’Amministrazione ad oggi non ha ancora chiarito se l’area dello skatepark (particella 2803) sia sua o dell’Agenzia del Demanio (cosa che impedirebbe di affidare lo skatepark in concessione) e il Dipartimento di Urbanistica non ha ancora terminato, dopo mesi, la verifica per spiegare come sia stato possibile che un’area a verde (inserita come opera pubblica nel piano di riqualificazione urbana di Ostia negli anni 2000, pagata dal Comune di Roma 320mila euro), sia stata cancellata dal progetto dello skatepark configurando un presunto danno erariale.  
Inoltre, non esistono riscontri nei documenti pubblici che lo skatepark sia stato “progettato sulla base delle indicazioni fornite dall’Ufficio Impianti federali”, come affermato dalla FISR. La frase era già stata pronunciata in un comunicato del 25 ottobre 2019 (**):  “La FISR ha messo a disposizione dell’amministrazione comunale e dei progettisti il suo know-how, con preziosi suggerimenti finalizzati alla migliore realizzazione dello skatepark ed alla successiva omologazione nazionale ed internazionale che avverrà a completamento dell’impianto”.

Infatti, il termine per la presentazioni delle offerte al bando skatepark era fissato al 18 Aprile 2019. Gli elaborati presentati sono datati 3 aprile 2019. La prima pietra viene posata il 18 ottobre 2019 (ben due volte in pochi giorni dalla Sindaca Virginia Raggi e poi dal consigliere regionale del M5S Roberta Lombardi). Dunque antecedentemente al “Regolamento e Procedure di omologazione degli impianti a seguito di Delibera del Consiglio Federale n°171 del 22 novembre 2019 e delibera della Giunta Nazionale CONI n° 22 del 27 gennaio 2020. In nessun documento pubblico mai viene fatto alcun riferimento a varianti al progetto.
Il progetto esecutivo è stato eseguito dalla ditta Lotti & Partners Studio Tecnico Associato di Ravenna e mai nella relazione tecnica si fa riferimento a “indicazioni fornite dall’Ufficio Impianti federali”, ma viene suggerito a pag. 6 della Relazione Tecnica genericamente che “E’ buona norma, inoltre, coinvolgere e chiedere un parere alla Federazione Italiana Sport Rotellistici, in base al vigente regolamento FISR (che ancora non era stato approvato), per l’omologazione dell’impianto destinato allo svolgimento di competizioni regionali e/o nazionali di Skateboard”. Dunque, regionali e/o nazionali. 

Fermo restando che l’attuale Regolamento prevede che “Per strutture già realizzate o in corso di realizzazione” - come in questo caso n.d.r. – “prima della data del presente regolamento, laddove l’operatività dello skatepark risulti particolarmente importante per lo svolgimento dell’attività Federale, a discrezione della FISR, è ammessa l’omologazione in deroga di skatepark aventi caratteristiche difformi (es. superfici minori di quanto riportato nella presente norma, ridotta o assente dotazione di servizi, ecc.)”, non si comprende come si possa parlare da mesi di un impianto realizzato per essere “uno dei più importanti skate d’Europa” e che “ospiterà manifestazioni e gare internazionali” (come affermato in motissime comunicazioni da parte dell’amministrazione pentastellata), ma soprattutto perché il regolamento FISR è chiaro “Gli impianti di nuova realizzazione devono essere conformi a TUTTI i dettami normativi del presente regolamento” per ricevere l’omologazione della FISR ad ospitare gare di livello nazionale, mente per quelle internazionali bisogna attenersi al regolamento World Skate.

Inoltre, al punto 4.2 del Regolamento FISR si legge: “L’impianto deve essere recintato e provvisto di ingressi controllabili”. Tant’è che nel computo metrico presentato il 3 aprile 2019 dalla Lotti Associati & Partners è prevista la voce 46 (a pag. 8) “Fornitura e messa in opera di recinzione di produzione industriale, tipo Acumina”, per un importo totale di 47.434 euro. Nonostante ciò il 28 dicembre 2020 esce la determina dirigenziale 3065 del Municipio X che testualmente scrive: “È sorta la nuova necessità, anche a salvaguardia del bene pubblico realizzato e inventariato al Patrimonio di Roma Capitale, di affidare in gestione a terzi l’impianto. Ciò comporta la necessaria realizzazione di opere di completamento, non previste nel contratto originale volte alla recinzione dell’area per garantire un controllo degli accessi ed evitare il danneggiamento delle opere, oltre che opere di rifinitura generale”.  Peccato che il bando pubblico per l’assegnazione in concessione dello skatepark sia del 30 ottobre 2020, dunque antecedente alla determina dirigenziale, per cui non si capisce perché a fine dicembre sia sorta una “nuova” necessità e peccato anche che fossero stati stanziati più di 43mila euro ma il nuovo bando ne stanzia 163mila, cioè quasi 4 volte tanto. Coincidenze il fatto che sia esattamente il valore dell’importo a ribasso d’asta che la Cooperativa C.E.V. CONSORZIO EDILI VENETI aveva applicato e con cui ha vinto il bando il 3 luglio 2019? 
Per altro, a pag.6  della Relazione Tecnica della Lotti Associati & Partners è scritto: “Vista la tipologia e le caratteristiche dell’impianto è consigliabile che la struttura risulti gestita, questa scelta è facilmente percorribile in quanto è prevista anche la costruzione di una recinzione perimetrale con accesso”.

Altra questione. Punto 4.1 del Regolamento FISR: “L’impianto dovrebbe essere facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e/o privati dalle diverse categorie di utenti (atleti, pubblico, ecc.), secondo un piano che tenga conto della viabilità locale, dei regolamenti urbani e delle abitudini locali. In relazione a ciò è necessario che, in prossimità dell’impianto, siano presenti aree di sosta disponibili, di estensione adeguata al numero di spettatori, operatori ed atleti previsti nella manifestazione. Dovranno essere previste aree di parcheggio riservate ai disabili, conformi alle vigenti norme relative all’abbattimento delle barriere architettoniche”. Su questo punto nella Relazione Tecnica presentata dalla Lotti Associati & Partners al punto 2 (pag.2) si legge: “Si è proceduto alla valutazione in modo approfondito di tutti gli aspetti legati al territorio dell’area che ospiterà lo skatepark, quali: 
- Accessibilità dell’impianto con vicinanze a parcheggi o fermate di linee di trasporto pubblico, vialetti pedonali e ciclabili di collegamento esistenti”. 
Non viene aggiunto altro, non si specificano parametri, non viene fornito alcun dato econometrico o dettagli della “valutazione”.  Di fatto in nessun documento presentato dalla Lotti Associati & Partners si è fatta un’analisi particellare o inquadramento urbanistico, tant’è che in nessun documento, dunque nemmeno nelle Tavole del progetto esecutivo che fanno fede, non c’è alcun riferimento urbanistico (foglio, mappale, particella) mentre ci sono anche grossolani errori di perimetrazione dell’area.
 
Per una gara di livello nazionale il regolamento FISR specifica che “l’impianto per la competizione deve essere dotato di spazi, percorsi e servizi destinati a pubblico, media, ospiti e VIP conformi alle normative vigenti (in particolare al DM 18/03/96 e successive modificazioni e integrazioni), considerando anche la presenza di persone disabili. È consigliato prevedere in fase di progetto spazi idonei dove, in occasione di eventi (di qualunque livello), possano essere montate tribune temporanee e sia possibile anche la presenza di posti in piedi”. Per una gara di livello nazionale il numero minimo di spettatori, secondo regolamento FISR, è di 300. Ebbene, nel progetto l’area prevista per le tribune è fuori dalla recinzione dello skate, su una stradina pedonale che conduce al cancello della canonica della chiesa (v. foto). E’ evidente che in caso di manifestazioni sarà necessario chiudere via dell’Idroscalo. 

I parcheggi non ci sono, cioè mancano gli standard a parcheggio, tant’è che i mesi scorsi si sono tenute più commissioni per reperirli senza esito. 
   
Per quanto concerne le “ciclabili” menzionate nella Relazione Tecnica: la ciclabile disegnata su marciapiede di Via Carabelli finisce a via delle Azzorre. Non arriva in fondo a via Casana né tantomeno dietro la Chiesa di Nostra Signora di Bonaria, alle cui spalle è stato costruito lo skatepark e non c’è alcun collegamento con la sedicente pista ciclabile del Lungomare né esistono ad oggi progetti in tal senso. 
 
A Pag. 3 della Relazione Tecnica della Lotti Associati & Partners, capitolo Riferimenti Normativi: “Nello specifico del progetto è stata progettata la parte ‘Park’ con caratteristiche atte ad ospitare competizioni Nazionali mentre la parte ‘Street’ risulta un semplice impianto di esercizio per la quale si potrebbe chiedere in deroga la valutazione per ottenere parere favorevole per ospitare eventi Regionali Street”. Dunque la skatepark (bowl) non è da progetto atta ad ospitare gare internazionali e lo street al massimo potrà ospitare gare regionali chiedendo la deroga alla FISR. Questo è ribadito anche a pag. 6 della Relazione Tecnica della Lotti Associati & Partners: “Il parco si presterà inoltre ad accogliere eventi sportivi di rilevanza Nazionale, Regionale, di minore importanza, corsi e manifestazioni”. 
 
Nonostante non sia stato dato il fine lavori e dunque l’impianto dello skatepark non sia omologato né omologabile; nonostante non siano state chiarite le questioni sopraindicate da parte dell’Assessore al Patrimonio, nonché Presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo, e da parte del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, Direttore Cinzia Esposito; nonostante il cantiere si sia allacciato per l’acqua al Mercato dell’Appagliatore attraversando la strada con tanto di dosso; nonostante siano stati spacciati ‘collaudi tecnici’ che non possono essere definiti tali e con risvolti di cronaca imbarazzanti per il consigliere capitolino del M5S Paolo Ferrara (***) ; il 15 marzo 2021 è stata aggiudicata provvisoriamente l’appalto relativo al bando pubblico per l’assegnazione in concessione dell’impianto dello skatepark a William Zanchelli, Presidente della ASD Oasi Verde che è arrivato ultimo per offerta tecnica (64,00/80, contro il 71,00/80 della prima arrivata, la Roma Skateboarding ASD ) e primo per offerta economica (20/20). 

Interpellata la FISR, così risponde:



 

(*)https://www.fisr.it/news/17590-il-presidente-aracu-e-la-sindaca-raggi-alle-prove-generali-dello-skatepark-di-ostia.html?fbclid=IwAR2_YEXAhht3R-0xWZws9wbsP2G_wcgDYNoZyR7lDror8IVWNDNIU-v81x4

(**)https://www.fisr.it/news/16610-a-roma-arriva-finalmente-il-primo-vero-skatepark-della-capitale.html

(***)https://lunanuova2013.blogspot.com/2020/11/gli-amici-rollati-di-paolo-ferrara-m5s.html

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