Sono una persona terra terra e anche limitata, però volenterosa di capire.
Perché l'Asilo del Mare (
Scuole del Mare e del Bosco
), associazione PRIVATA che offre un servizio di istruzione parentale AL DI FUORI DELLA SCUOLA, pone la sua sede e svolge le sue attività dentro ad una scuola pubblica?Perché l'Asilo del Mare fino all'anno scorso addirittura ha usufruito della mensa scolastica della scuola, sospesa solo causa Covid?
Perché, visto che si tratta di homeschooling con 22/25 bambini, gli "spazi idonei, aule anche multimediali, cortili, laboratori" sono quelli della scuola? Forse perché hanno la certificazione per la sicurezza (controllo dei Vigili del Fuoco e delle ASL)?
Quando ci si iscrive in qualità di soci a queste associazioni private (che si dichiarano senza scopo di lucro), è previsto che i bambini e il personale siano assicurati contro gli infortuni tutto il tempo dell'affido? Fanno le prove di evacuazione e il personale educativo è dotato dei certificati di primo soccorso, sicurezza di base ed è informato sulle norme per il trattamento dei dati personali?
Perché queste associazioni (che si dichiarano senza scopo di lucro) arrivano a parlare di smantellare la scuola pubblica ma ne utilizzano le infrastrutture?
Perché se un genitore deve RITIRARE il proprio figlio dalla scuola per frequentare la scuola parentale si riappoggia alla scuola pubblica?
L'Asilo del Mare (ad esempio) paga un affitto alla scuola pubblica in cui si appoggia anche per le iscrizioni, l'uso dei bagni, della luce dell'acqua ecc. ecc.? Perché non provvedono loro stessi?
Dall'inizio della pandemia il numero di iscrizioni a queste scuole è notevolmente aumentato. Io non voglio entrare nella polemica delle misure anti-Covid richieste dalla scuola pubblica che per queste associazioni non valgono, ma trovo davvero stupefacente che vengano concesse loro delle aule scolastiche dalla dirigente. Con che criterio? Perché a loro sì e ad altri no? Perché gli "esperimenti" privati sono a carico del pubblico?
Sentire affermare testualmente, durante una richiesta di info all'interno di un'aula di una scuola pubblica che l'Asilo del Mare si "MUOVE IN UNA ZONA GRIGIA DELLE REGOLE IN CUI NESSUNO TI DICE CHE LO PUOI FARE, MA NEMMENO CHE NON LO PUOI FA' " mi fa accapponare la pelle. Come se fosse "solo" un problema di forma, che in democrazia è sostanza. E trovo INDECENTE che come al solito si privatizzino gli utili ma si socializzino le perdite. Trovo altresì INDECENTE che i bambini "problematici" e/o con disabilità vengano di fatto rifiutati.
Perché se i dirigenti scolastici devono solo accertare la sussistenza dei requisiti tecnici ed economici dei genitori per poter esercitare il loro diritto all'educazione parentale, gli mettono a disposizione la scuola? Perchè l'Asilo del Mare pone la sua sede all'interno di una scuola pubblica? Perché l'Associazione madre MANES risulta ancora all'ex Scuola Guttuso?
Infine (per ora), vorrei capire perché la TRASPARENZA non alberghi in questo mondo incantato. Il modulo per l'iscrizione cita testualmente "Al fine di poter garantire un corretto svolgimento delle attività didattiche ... al progetto denominato Asilo del Mare a sostegno dell'istruzione parentale per la scuola dell'infanzia gestito dall'Associazione Manes ... la sede per le attività indoor è l'I.C. Via delle Azzorre ... il progetto segue il calendario dell'Istituto. Data la natura esperienziale e sperimentale (!!!) del progetto il Genitore sottoscriverà un permesso di uscita che consentirà agli Educatori di poter svolgere le proprie attività anche al di fuori dell'Istituto Scolastico ... l'Associazione si premunirà di stipulare un'assicurazione integrativa per coprire le reponsabilità CIVILE nelle attività esterne all'I.C. Via delle Azzorre". Quindi all'interno copre lo Stato, corretto? E in caso di responsabilità penale cosa succede? E poi aggiungono "i Genitori/Tutori autorizzano lo staff di Associazione Manes a prendere foto, filmati e interviste in cui gli Alunni/e possono apparire e ne autorizzano l'uso per fini di studio e approfondimento e promozionali del progetto, impiegandoli in tutte le loro forme" senza alcun riferimento di legge, norme o regolamenti, nemmeno sui dati personali.
I bilanci? Un mistero, ma questa sarà un'altra storia.
Al di là di qualunque valutazione pedagogica, chiedo se è normale tutto questo e se sia accettabile.
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