La terna Prefettizia, a capo del Commissariamento del Municipio X per
infiltrazioni mafiose, in questi due anni ha concentrato tutta la sua
attenzione sulle concessioni balneari. Nel frattempo l’entroterra è allo
sbando eppure di concessioni ce ne sono diverse, a partire dal PVQ
della Madonnetta fino ad arrivare al Polo Natatorio di Ostia.
I Mondiali di Nuoto Roma ’09, non solo sono stati l’ennesimo scandalo
dell’italietta corrotta, ma hanno creato all’interno del Municipio X un
problema competitivo sul mercato con la nascita di nuove piscine private
in un territorio che era considerato dal CONI “già a bagno” per l’alto
numero di piscine presenti, con gravi ripercussioni anche sul PVQ della
Madonnetta.
La concessione alla FIN (Federazione Italiana Nuoto) del Polo Natatorio è
scaduta nel 2016 e non giungono notizie né dal Prefetto Domenico
Vulpiani né dal Comune di Roma, cosa davvero incredibile. Su questo
argomento ritorneremo con un’inchiesta nelle prossime settimane. Quello
che ci preme invece sottolineare è un altro aspetto: la cortina fumogena
attorno a questo importante impianto pubblico per quanto concerne il “sabotaggio
e il disturbo da parte della malavita locale per allungare le mani
sull’impianto ancora non terminato dopo un anno dalla fine dei Mondiali
di Nuoto Roma ’09” che fa pendant con il “sabotaggio” del
bando per il reperimento dei marinai di salvataggio sulle spiagge libere
di cui si è lamentato il Prefetto Vulpiani. Su quest’ultima vicenda
qualcuno non l’ha presa proprio bene e ha sporto denuncia in Procura
perché stanco di sentir parlare di “congetture, sospetti e infamie”. Dubitiamo che i cittadini sapranno come andrà a finire questa storia (tutto su link),
perché in questa Italietta i cittadini non hanno saputo nemmeno come
sia finita un’analoga storia relativa proprio al Polo Natatorio di
Ostia, sorto per i Mondiali di Nuoto Roma ’09. Il Sen. Paolo Barelli,
allora Presidente della FIN, nei documenti depositati presso il
Tribunale di Ostia il 10 Dicembre 2009 dichiarava di essere stato
informato dall’Ing. Claudio Rinaldi (allora Commissario Delegato per i
Mondiali) che il non affidamento alla FIN del Polo Natatorio di Ostia
“era da imputarsi a pressioni che s’intendevano esercitare sulla FIN al
fine di farla recedere dalla concessione ottenuta a favore di ‘gruppi
di potere’ allo stato, non identificati”. A seguito di
questa gravissima affermazione di Rinaldi, Barelli minacciava di
presentare un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica “ai
fini dell’accertamento della sussistenza di penali responsabilità, anche
a carico di tutti i soggetti che abbiano concorso o agevolato, anche
con comportamenti omissivi, la eventuale consumazione di reati”.
Passano pochi giorni e Barelli, invece di presentarsi in Procura, chiede
spazio sul Corriere della Sera per smentire se stesso: “Non c’è stata alcuna intimidazione, è stato tutto tranquillo. E non faremo appalti: gestiremo noi l’impianto”.
Dunque niente azioni di “sabotaggio o disturbo da parte della malavita
locale per allungare le mani sull’impianto ancora non terminato dopo un
anno dalla fine dei Mondiali di Nuoto Roma ’09”. Nel frattempo la
camorra tentava di entrare negli appalti dei Mondiali di Nuoto, in corso
al Foro Italico di Roma, secondo quanto asseriscono “quattro pagine
di un rapporto dei carabinieri del Ros di Potenza contenute in un’
indagine del pm John Woodcock sulle infiltrazioni camorristiche in
Basilicata” (link) .
Insomma, in un Municipio Commissariato per Mafia si continua non solo a
‘pasticciare’ sui bandi delle spiagge, ma addirittura si fa finta di
niente sulla fine della concessione alla FIN del Polo Natatorio di
Ostia, su cui Barelli aveva aveva prima accusato in
Tribunale, e poi smentito su Corsera, pressioni di ‘gruppi di potere’
per la concessione dell’impianto sportivo. In questi 4 mesi chi lo sta
gestendo? Con che titolo concessorio? Con che bando? Tutto regolare?Ma
la mafia e i “gruppi di potere” ci sono o no ad Ostia?
Paula de Jesus per LabUr – Laboratorio di Urbanistica
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