 Ieri presso il Teatro di Tor Bella Monaca si è tenuto l'incontro "I  servizi sociali, la scuola, il territorio" a cui hanno partecipato  Gianluigi De Palo, Assessore alla Famiglia e Scuola del Comune di Roma, e  Massimiliano Lorenzotti, Presidente del Municipio VIII. Il tema era  fondamentale all'interno della riqualificazione di Tor Bella Monaca  voluta e imposta ai residenti dal Sindaco Alemanno. Ricordiamo che alla  base dell'urbanistica ci sono gli standard urbanistici e cioè verde  pubblico, parcheggi pubblici e servizi pubblici (tra i quali quelli  sociali), calcolati, nel PRG di Roma, per un totale di 22 mq per  abitante. Ebbene, non solo non è mai stato spiegato da Alemanno come  sarà possibile raddoppiare la popolazione del quartiere senza prevedere  nuove strutture destinate ai servizi (non sono indicati nel masterplan),  ma neppure De Palo ha saputo fornire una risposta in materia di sua  competenza e cioè quali servizi sociali saranno presenti, visto che nei 3  anni della giunta Alemanno, tra Comune, Provincia e Regione si è  tagliato quel poco di esistente. Nervoso e impacciato, del tutto fuori  luogo, De Palo ha accusato i cittadini di essere “in confusione” e di  volere dagli amministratori solo “promesse ma non proposte”, andandosene  via senza rispondere a domande pertinenti degli operatori.  Doveva essere un'occasione per le realtà che da anni operano nel  quartiere, di confrontarsi con l'amministrazione su problemi e necessità  dei servizi sociali, si è trasformata nella conferma che dietro agli  annunci propagandistici di Alemanno non c'è nulla, neppure uno straccio  di progetto preliminare.
Ieri presso il Teatro di Tor Bella Monaca si è tenuto l'incontro "I  servizi sociali, la scuola, il territorio" a cui hanno partecipato  Gianluigi De Palo, Assessore alla Famiglia e Scuola del Comune di Roma, e  Massimiliano Lorenzotti, Presidente del Municipio VIII. Il tema era  fondamentale all'interno della riqualificazione di Tor Bella Monaca  voluta e imposta ai residenti dal Sindaco Alemanno. Ricordiamo che alla  base dell'urbanistica ci sono gli standard urbanistici e cioè verde  pubblico, parcheggi pubblici e servizi pubblici (tra i quali quelli  sociali), calcolati, nel PRG di Roma, per un totale di 22 mq per  abitante. Ebbene, non solo non è mai stato spiegato da Alemanno come  sarà possibile raddoppiare la popolazione del quartiere senza prevedere  nuove strutture destinate ai servizi (non sono indicati nel masterplan),  ma neppure De Palo ha saputo fornire una risposta in materia di sua  competenza e cioè quali servizi sociali saranno presenti, visto che nei 3  anni della giunta Alemanno, tra Comune, Provincia e Regione si è  tagliato quel poco di esistente. Nervoso e impacciato, del tutto fuori  luogo, De Palo ha accusato i cittadini di essere “in confusione” e di  volere dagli amministratori solo “promesse ma non proposte”, andandosene  via senza rispondere a domande pertinenti degli operatori.  Doveva essere un'occasione per le realtà che da anni operano nel  quartiere, di confrontarsi con l'amministrazione su problemi e necessità  dei servizi sociali, si è trasformata nella conferma che dietro agli  annunci propagandistici di Alemanno non c'è nulla, neppure uno straccio  di progetto preliminare.
 
venerdì 27 maggio 2011
A Tor Bella Monaca i servizi sociali rimangono al Palo.
 Ieri presso il Teatro di Tor Bella Monaca si è tenuto l'incontro "I  servizi sociali, la scuola, il territorio" a cui hanno partecipato  Gianluigi De Palo, Assessore alla Famiglia e Scuola del Comune di Roma, e  Massimiliano Lorenzotti, Presidente del Municipio VIII. Il tema era  fondamentale all'interno della riqualificazione di Tor Bella Monaca  voluta e imposta ai residenti dal Sindaco Alemanno. Ricordiamo che alla  base dell'urbanistica ci sono gli standard urbanistici e cioè verde  pubblico, parcheggi pubblici e servizi pubblici (tra i quali quelli  sociali), calcolati, nel PRG di Roma, per un totale di 22 mq per  abitante. Ebbene, non solo non è mai stato spiegato da Alemanno come  sarà possibile raddoppiare la popolazione del quartiere senza prevedere  nuove strutture destinate ai servizi (non sono indicati nel masterplan),  ma neppure De Palo ha saputo fornire una risposta in materia di sua  competenza e cioè quali servizi sociali saranno presenti, visto che nei 3  anni della giunta Alemanno, tra Comune, Provincia e Regione si è  tagliato quel poco di esistente. Nervoso e impacciato, del tutto fuori  luogo, De Palo ha accusato i cittadini di essere “in confusione” e di  volere dagli amministratori solo “promesse ma non proposte”, andandosene  via senza rispondere a domande pertinenti degli operatori.  Doveva essere un'occasione per le realtà che da anni operano nel  quartiere, di confrontarsi con l'amministrazione su problemi e necessità  dei servizi sociali, si è trasformata nella conferma che dietro agli  annunci propagandistici di Alemanno non c'è nulla, neppure uno straccio  di progetto preliminare.
Ieri presso il Teatro di Tor Bella Monaca si è tenuto l'incontro "I  servizi sociali, la scuola, il territorio" a cui hanno partecipato  Gianluigi De Palo, Assessore alla Famiglia e Scuola del Comune di Roma, e  Massimiliano Lorenzotti, Presidente del Municipio VIII. Il tema era  fondamentale all'interno della riqualificazione di Tor Bella Monaca  voluta e imposta ai residenti dal Sindaco Alemanno. Ricordiamo che alla  base dell'urbanistica ci sono gli standard urbanistici e cioè verde  pubblico, parcheggi pubblici e servizi pubblici (tra i quali quelli  sociali), calcolati, nel PRG di Roma, per un totale di 22 mq per  abitante. Ebbene, non solo non è mai stato spiegato da Alemanno come  sarà possibile raddoppiare la popolazione del quartiere senza prevedere  nuove strutture destinate ai servizi (non sono indicati nel masterplan),  ma neppure De Palo ha saputo fornire una risposta in materia di sua  competenza e cioè quali servizi sociali saranno presenti, visto che nei 3  anni della giunta Alemanno, tra Comune, Provincia e Regione si è  tagliato quel poco di esistente. Nervoso e impacciato, del tutto fuori  luogo, De Palo ha accusato i cittadini di essere “in confusione” e di  volere dagli amministratori solo “promesse ma non proposte”, andandosene  via senza rispondere a domande pertinenti degli operatori.  Doveva essere un'occasione per le realtà che da anni operano nel  quartiere, di confrontarsi con l'amministrazione su problemi e necessità  dei servizi sociali, si è trasformata nella conferma che dietro agli  annunci propagandistici di Alemanno non c'è nulla, neppure uno straccio  di progetto preliminare.
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