
"E’ stato possibile vedere gli impianti solo attraverso le vetrate sporche. Secondo quanto ci è stato riferito, non funziona ancora perfettamente il riscaldamento dell’acqua della piscina coperta, tanto che non si tengono più competizioni per questo motivo e la foresteria non è agibile perché ancora un cantiere. Finalmente però è stata fatta chiarezza, con foto e filmati, su alcuni punti, smentendo così le tante bugie che sono state raccontate alla cittadinanza e le gravi omissioni di chi avrebbe potuto e dovuto chiedere conto e non lo ha fatto. E’ così che si fa politica, con i cittadini, i quali non hanno bisogno della propaganda, ma della verità. Il Polo di Ostia è costato quasi 30 milioni di euro e della foresteria sono state completate solo 20 stanze su 80, secondo quanto riferisce la FIN. Il progetto prevedeva due piscine, oltre a quelle di riscaldamento, le cui dimensioni non sono quelle attuali" continuano la De Jesus e Corbucci. "Ad esempio la piscina scoperta è omologata dal CONI e dichiarata dalla FIN essere di 51,50m, motivo per cui non si possono tenere gare di livello olimpico. Non c’era bisogno dell’omologazione. La scoperta infatti è avvenuta durante gli allenamenti della Nazionale di Fondo, in prossimità dei Mondiali, quando agli atleti non tornavano i tempi di gara ed è stato necessario, sempre secondo quanto riferisce la FIN, ordinare una “parete mobile” per restringerne le misure. Parete che però nessuno ha mai visto. Chi ha sbagliato dovrà pagare ed il Polo si potrà aprire solo dopo aver ristabilito la verità, superato tutti i collaudi, molti dei quali ancora mancanti, ma soprattutto solo dopo aver giustificato fino all'ultimo euro di spesa le opere eseguite".
"Su questa posizione ci auguriamo che si sposti anche la UISP perché se questo impianto dovrà esser funzionale anche per i diversamente abili, si dovrà prima adeguare la piscina scoperta abbattendone le barriere architettoniche, un altro errore progettuale. A questo punto chiediamo che Alemanno, così come il Presidente del XIII Municipio si comportino da corretti amministratori restituendo le chiavi del Polo Natatorio al Commissario Rinaldi, esigendo il rispetto verso tutta la cittadinanza che lui dovrebbe rappresentare" conclude la nota del Pd.
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