domenica 4 agosto 2019

MONNANNI E LA PARROCCHIETTA DEMOCRATICA. A QUANDO GAME OVER?

Il 31 Luglio scorso si è tenuta la Commissione V Sociale e Sport del Municipio X. E' stato audito Massimiliano Monnanni presidente IPAB Asilo Savoia per il progetto di contrasto alla ludopatia.
Con la 'ritirata' di Don Franco De Donno e la figuraccia di Libera sulla spiaggia ex-Amanusa, il buon Monnanni è il tutto fare di Zingaretti. E' andato a parlare mercoledì di "Game Over", un progetto però presentato già il 21 giugno 2018 ad Ostia: "L'ex sala slot di via Carlo del Greco a Ostia sequestrata nel gennaio 2018 al clan degli Spada", annunciata come sede di un progetto sperimentale per affrontare in maniera nuova il tema del gioco d'azzardo con particolare riguardo alla diffusione delle sale slot e al loro impatto su preadolescenti e gli adolescenti. A presentare la novità quella mattina ad Ostia il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme all'immancabile presidente dell'Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi, e ovviamente Massimiliano Monnanni.  Dopo oltre un anno di quel progetto non si è saputo nulla (*) e tutto rimane ad oggi dentro le quattro mura di casa, che non sono quelle della casa del cittadino, ma quelle dell'Assessore del M5S, Germana Paoletti e della Presidente Giuliana Di Pillo, molto legate a Giovanni Zannola, consigliere capitolino per il PD.

Quello che invece si sa è che Monnanni ha dichiarato che stanno finendo di allestire presso il Porto di Ostia, una stanza al piano terra che verrà offerta come luogo per gli incontri delle Associazioni amiche, tra cui Mare Libero, che è come dire Mare X Tutti, che è come dire PD, tanto per cambiare.
Un bene sequestrato gestito come fosse roba loro, riservato agli amici della Parrocchietta Democratica. L'importante è occupare tutti gli spazi, in perfetto stile PD.

Monnanni non ha grande necessità di dare troppa trasparenza alle sue iniziative. D'altronde è autosufficiente. Infatti, la "campagna fondi per far rinascere Ostia", lanciata svogliatamente dalla ricca IPAB Asilo Savoia l'8 novembre 2018 ha raccattato solo 6 sostenitori, per un totale di 185 euro, nonostante sia nata con un altisonante obiettivo: "AMPLIARE IN MISURA SIGNIFICATIVA IL NUMERO DEGLI ACCESSI GRATUITI GIA’ PREVISTI PER BAMBINI, RAGAZZI ED ANZIANI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO". L'importante, si sa, è occupare e presidiare un bene sequestrato, assegnato senza bando pubblico e con fondi pubblici e nonostante l'IPAB si sforzi di far credere di utilizzare solo fondi propri.
Nulla di nuovo sul fronte occidentale della Capitale. Massimiliano Monnanni, a capo dell'IPAB Asilo Savoia, il cui sito sembra la pagina ufficiale del Governatore Nicola Zingaretti,  è il nipote del monsignor Enrico Feroci, che ha diretto la Caritas (dove prima appunto stava Don Franco De Donno) per nove anni (fino al 31 Agosto 2018), e attualmente rettore del seminario della Madonna del Divino Amore. Feroci è lo stesso che gestiva in modo molto discutibile (come hanno riportato i giornali più volte) lo stabilimento ARCA ad Ostia attualmente in completo stato di degrado. Monnanni è poi arrivato ad Ostia dopo essere balzato alle cronache nel 2012 per aver pianto davanti alla Fornero (reduce delle sue lacrime alla presentazione della Spending Review) mentre in qualità di Presidente dell’UNAR snocciolava il rapporto annuale, evidenziando che il suo contratto era scaduto e che dunque sarebbe divenuto un disoccupato. La Fornero, commossa, prese le sue difese e magicamente Monnanni trovò una nuova collocazione presso una Onlus delle Poste. L’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali) di cui stiamo parlando è quella finita in un servizio delle Iene che mostrava come Palazzo Chigi, dunque lo Stato, finanziasse un locale che dietro al paravento dell’associazionismo, organizzava incontri piccanti con annesso mercato della prostituzione. Ma non fu l’unico episodio. L’8 settembre 2015 dovette intervenire Renzi a difesa di Giorgia Meloni per dichiarazioni imbarazzanti di Monnanni alla fondatrice di Fratelli d’Italia.

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(askanews) - È la prima volta in Italia che una
sala giochi sequestrata alla criminalità organizzata diventa
luogo di prevenzione dal gioco di azzardo, è stato spiegato
questa mattina. In particolare in linea con quanto previsto dal
Piano sul gioco patologico dalla Regione Lazio che prevede azioni
di prevenzione rivolte all'intera popolazione,
I ragazzi coinvolti sperimenteranno dal vivo, in un ambiente
ricreato nei minimi dettagli, gli stimoli che alimentano gli
impulsi a giocare d'azzardo e ciò che contribuisce a mantenere
comportamenti disfunzionali. Gli studenti degli Istituti
secondari di primo e secondo grado, in gruppi di massimo 25,
saranno i protagonisti del progetto. Oltre all'esperienza diretta
nell'ex Sala Slot di Ostia, i giovani potranno beneficiare di un
set di tre incontri da quattro ore ciascuno preceduti da momenti
preparatori con le scuole coinvolte. Gli obiettivi, oltre a
quello del contrasto del gioco d'azzardo, sono la promozione
delle legalità, l'informazione circa la distribuzione
territoriale di mafie e beni confiscati, la sensibilizzazione sul
delicato tema delle patologie. Il programma verrà implementato da
esperti del settore e si avvarrà della collaborazione con
l'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità e l'Osservatorio
sul Gioco di Azzardo della Regione Lazio. Negli orari pomeridiani
la sala di via Carlo del Greco potrà essere utilizzata dalle
associazioni di Ostia per iniziative coerenti con le finalità del
progetto.

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