domenica 1 gennaio 2012

Censimento ISTAT 2011: che Paese primitivo!

Oggi mi sono decisa a compilare via internet il modulo del censimento ISTAT 2011 e ho scoperto che questo Paese è sessista e pure un bel po' razzista perché non era affatto interessato a sapere se guido l'auto, se uso internet o un cellulare ... insomma, non mi ha chiesto nulla su tutta una serie di informazioni legate al mio grado di emancipazione, che sono invece presenti nei questionari delle donne con cognome italiano. Gli interessava solo sapere in quale paese fosse nato mio padre, mia madre, il mio grado di scolarizzazione e se ho un lavoro, perché evidentemente il fatto che io abbia un cognome straniero, malgrado io sia italianissima, mi esclude dall'accedere ad un livello superiore a quello di un primate. Neanche nell'alto medioevo!
Statisticamente non capisco che fotografia possano fare di questo Paese e della condizione delle donne ...

1 commento:

  1. Nel frattempo ho scoperto che: "Quest'anno per la prima volta esistono due diverse tipologie di questionario di censimento una versione completa di colore rosso e una breve di colore verde. La versione completa contiene una serie di quesiti di natura socio-economica che sono stati omessi nella versione breve. Ai cittadini potrà arrivare dunque l'uno o l'altro modello sulla base di una metodologia campionaria decisa dall'Istat. «Nei Comuni fino a 20mila abitanti - spiegano dall'istituto nazionale di statistica - tutti i residenti riceveranno il questionario rosso, quello più complesso, mentre nei Comuni oltre 20mila abitanti i 2/3 dei residenti riceveranno il questionario verde e 1/3 quello rosso»." Quello rosso, comprende anche informazioni su: acqua e impianti igienico sanitari, impianto di climatizzazione (riscaldamento, aria condizionata, energia rinnovabile), auto e posto auto, se ci vedi bene, se ci senti bene ecc. ecc.
    Quello verde invece solo in quale paese fosse nato mio padre, mia madre, il mio grado di scolarizzazione, se ho un lavoro e in quanti mq vivo. Criteri solidissimi per raccontare un Paese.

    RispondiElimina