lunedì 27 settembre 2021

SU ROMA LA LEGALITÀ HA UN NOME: REVOLUZIONE CIVICA



Il M5S non metta il cappello su cose mai fatte.
È merito di REvoluzione Civica e non del M5S il ripristino della legalità su Roma. È stata Monica Lozzi (candidata Sindaco di Roma) a realizzare, come presidente del Municipio VII, l'abbattimento delle ville dei Casamonica. È stata Paula de Jesus (candidata Presidente Municipio X) a realizzare, come tecnico di LabUr - Laboratorio di Urbanistica, l'abbattimento dei chioschi a Ostia.
La becera propaganda sulla legalità del M5S dovrebbe invece spiegare come mai i fratelli Zanchelli, affidatari dello skate park, siano gli stessi organizzatori del vecchio skate park andato a fuoco nel 2014 per motivi mai chiariti, della pedonalizzazione del lungomare voluta da Tassone (PD), ex presidente municipale condannato a 5 anni per mafia capitale, e dell'evento XVillage che quest'estate ha visto la presenza di cantanti neo-melodici in presunta collusione con clan mafiosi.
La legalità è ben altra cosa di una pista ciclabile dichiarata illegittima dal Ministero dei Trasporti, da fuochi d'artificio usati per la campagna elettorale, di tombini stradali ritoccati al computer per sembrare 'puliti' o dei 100 affidamenti diretti gestiti senza alcuna gara.
La legalità non è lo scempio del parco della Madonnetta o l'abbandono delle case di Nuova Ostia. Non è neppure ignorare i cittadini nelle loro continue richieste di trasparenza e di aiuto contro la criminalità e la mala-amministrazione.
Serve una REvoluzione Civica che parta dal territorio con un vero Assessorato alla Partecipazione (*) che non sia un distributore di 'marchette' elettorali, ma una concreta risposta verso i cittadini, gli imprenditori e le forze dell'ordine.
Non votare le promesse di 'quelli di prima', che in futuro riproporranno l'incapacità che ha generato i problemi di adesso, è il primo atto REvoluzionario per cambiare quello che deve essere cambiato.

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