giovedì 25 aprile 2013

Ostia, Waterfront - Il Dietrofront di Alemanno e Vizzani



Il 29 Marzo dichiarava un tronfio Presidente del XIII Municipio G. Vizzani “Quanto accaduto per il progetto Waterfront è da considerare un fatto epocale, un risultato inaspettato. La prossima settimana  insieme all'ingegner Stravato dovremo redigere il regolamento (della cabina di regia, n.d.r.)  […] Il sindaco si è inoltre riservato di riferire ulteriori considerazioni entro martedì prossimo. Il regolamento sarà oggetto dell'ordinanza che darà vita alla cabina di regia e al tavolo tecnico” .
E’ passato quasi un mese e siamo al nulla di fatto. Non solo. La bozza che gira, oggetto di ordinanza sindacale, redatta nell’incontro tra il Resp. Dipartimento Programma e Attuazione Urbanistica, Ing. Errico Stravato, e il Presidente del Municipio XIII, Giacomo Vizzani, è una presa per i fondelli. Si tratta infatti della fotocopia del Processo Partecipato.
Non è tollerabile che un Presidente del Municipio, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini e che ha osteggiato per mesi il Tavolo Partecipato sul Waterfront, si vanti di aver ottenuto per primo in Italia un risultato che in realtà disattende. Una becera strumentalizzazione da campagna elettorale.
Nonostante il fax del 4 Aprile, in cui si sollecitava l'ordinanza sindacale o d.d. per la Cabina di Regia sul "waterfront" di Ostia, e il fax dell’11 Aprile, in cui si chiedeva con urgenza di aver copia del verbale della riunione tra il Presidente Vizzani e l’Ing. Stravato, l’amministrazione, in totale dispregio dei principi della partecipazione, quali la trasparenza e il dialogo, redige un documento lontanissimo da una cabina di regia, che il tavolo aveva proposto al Sindaco per venire incontro all’esigenza di abbreviare i tempi della Progettazione Partecipata, votata dal consiglio del Municipio XIII il 28 Marzo scorso.
La cabina di regia doveva prevedere la presenza del Tavolo alle conferenze di servizi e non la fotocopia del Processo Partecipato. I cittadini non sono merce per becere speculazioni di propaganda politica.

paula de jesus per LabUr

giovedì 4 aprile 2013

Candidati alle primarie del XIII Municipio: Un mondo di @-mozioni intergalattiche

Da anni si producono documenti a profusione nel nostro municipio che iniziano pressappoco tutti così: “… che impegni il Presidente e l'Assessore competente a sollecitare presso ….” Di solito si tratta di mozioni, assolutamente inutili e sempre disattese, che assomigliano a quei giudizi sulle pagelle stile “Il ragazzo si impegna, ma non riesce a raggiungere risultati apprezzabili”, che è come dire, meglio che vada a lavorare.
In un paese come il nostro abituato ad essere così indulgente da produrre aberrazioni morali ed etiche ad ogni livello, compreso quello amministrativo e politico, si continua ad assistere a programmi elettorali che molti definirebbero, nella migliore delle ipotesi, un libro dei sogni. Come nel caso dei candidati alle primarie del XIII Municipio. Tra desideri, sogni e utopie inter-tutto, mancano solo le planetarie, vengono sciorinati punti programmatici che sono fuori dalle competenze di un amministratore municipale e viene spontaneo chiedersi (chissà se qualche bravo giornalista porrà la domanda) se i candidati conoscano gli ambiti di competenza del Presidente del Municipio X (ex-XIII), carica per la quale appunto si candidano. I loro programmi elettorali sembrano usciti dal plot di Star Trek "esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e nuove civiltà, per andare là dove nessun uomo è mai giunto prima".

Prendiamo il caso di Patrizia Salis (LINK), candidata per Centro Democratico fondato da Tabacci: totalmente assente ogni riferimento a urbanistica, decentramento, turismo, competenze invece specifiche del Municipio. Parla invece di Sanità e dell’ospedale Grassi in particolare, competenze tipicamente regionali. Appena un accenno alla collaborazione con i medici di base, ma nulla dice sull'istituzione di punti di primo intervento con conseguente individuazione di locali comunali a questo scopo allestiti, cosa che invece è di competenza municipale. Sulla Scuola non affronta p.es. il problema dell'edilizia scolastica e degli arredi (banchi, lavagne, sedie) o della sicurezza. Cita invece l’ex-Gil e la scuola alberghiera dell'ENALC che non sono di competenza municipale. Sulla cultura, non sapendo cosa scrivere, si limita ad un copia e incolla da wikipedia, che forse non era la fonte più adatta. Sull'ambiente riesce in un capolavoro di tafazzismo. Ripropone i punti verde ristoro e la raccolta differenziata porta a porta, due fallimenti conclamati da anni. Le banalità contenute alla voce trasporti e mobilità sono imbarazzanti: car-pooling, Roma-Lido (ferrovia Regionale concessa, vabbé, ma forse non lo sa) e nodi di scambio per consentire il parcheggio ai non residenti che vanno al mare. Ah però! Nessun accenno ad esempio alle piste ciclabili e alle infrastrutture necessarie.
Ma poi, la Salis, ma chi l'ha vista in questi anni?

Passiamo ora a Filippo Lange (LINK), candidato indipendente per SeL. Anche qui manca urbanistica, decentramento, turismo. Anche qui si parla di argomenti che non sono di competenza municipale (liberalizzazione degli accessi alle spiagge, Roma-Lido ecc. ecc.). Sulle politiche giovanili nulla da dire. Però mi sarei aspettata da lui un accenno alla formazione professionale, ma forse sul futuro non ci scommette nemmeno lui. Sulle politiche dell'infanzia mancano all’appello solo i chupa-chups gratis per tutti. Splendido il 'piedibus' nel programma di una candidato alla presidenza di un municipio. Con una parola gli americani definirebbero questa proposta “precious”. Bene lo sportello anti-violenza per le donne, che per altro è presente nella ASL-RMD e che forse andrebbe potenziato per un'ottimizzazione delle scarse risorse, ma anche questo è argomento regionale. Ma una domanda sorge spontanea:ma quante sono le donne che subiscono violenza in questo Municipio? Lascia perplessi il bilancio partecipato, perché sia Lange sia Salis, non fanno alcun accenno al decentramento, che prevede una cosa ben diversa dal bilancio partecipato. Chissà, forse non conoscono le delibere che riguardano il nostro Municipio. Per quanto concerne le attività culturali è fondamentalmente il programma di Affabulazione, un po' "pro domo sua". Trovo invece molto discutibile, perché a me pare un utilizzo strumentale alla propaganda politica, la questione Shoah e Resistenza, al limite del cattivo gusto.
Molta intercultura nel programma di Lange, ma di cultura in senso vero e proprio silenzio assoluto. Scavi, cinema, musica e arte in senso ampio nessun accenno. Quando parla di Piano Regolatore della Cultura confonde cultura con associazionismo. Limitare la creatività e imbrigliarla è quanto di più lontano dal senso più alto della parola Cultura. Idem sul Sociale: l'antimafia sociale sembra una battuta della supercazzola uscita dal film “Amici miei”.  Sul turismo una banalità assoluta, quella dell’incentivazione dei bed&breakfast, per altro modello superato ovunque, persino nelle altre regioni d’Italia che di turismo vivono.  Su Rom e Sinti non fornisce una struttura descrittiva di come dovrebbero essere attuati questi fantomatici programmi di intergrazione, visti i milioni di euro fin’ora spesi per non integrare un bel niente. Ambiente e mobilità: inesistenti, con una perifrasi si potrebbe coniare il seguente slogan "orti ciclabili e piste fusane per tutti" (
perché poi la sostenibilità ambientale urbana ha poco o niente senso - salvo forse fungere da improbabile laboratorio - quando non coinvolge direttamente gli aspetti sociali, di accessibilità, diritti, pari opportunità. Diventa un giocattolino da buttare quando - presto - ci si stufa).

Infine Andrea Tassone, il candidato unitario del PD, talmente unitario che ancora non ha scritto una riga di programma e se provate a digitare sul motore di ricerca allorandrea.it vi dirà che il sito non è raggiungibile, in pratica non esiste, non è nemmeno in allestimento. Potevamo aspettarci qualcosa di più? Allora Andrea, che famo?

Insomma, nessun riferimento al decentramento, al bilancio aggiuntivo, alla questione urbanistica a cui sono legati gli oneri (cosa non di poco conto, perché per “fare” c’è bisogno di danaro), nulla sul verde, che confondono con il decoro urbano e su cui invece il Municipio X (ex-XIII) ha sempre avuto importanti deleghe e competenze. A leggere i programmi di queste anime belle sembra di assistere ad una puntata di Star Trek, e ai cittadini del XIII Municipio, che avrebbero un gran bisogno di avere finalmente amministratori competenti, rimane solo di dire  “Beam me up, Scotty”. “Signor Scott, mi faccia risalire!”, andiamo lontano da qui. Sono stufo di questo mondo di @-mozioni.