lunedì 8 novembre 2021

INFERNETTO, PARCO ORAZIO VECCHI - 5 ANNI DI MONNEZZA

Condizioni non eccezionali di pioggia, ma sicuramente importanti, che dilavano l'influente L portando verso la pompa sul canale Palocco i rifiuti (monnezza) che si accumulano nell'alveo dei fossi per mancanza di pulizia ordinaria di competenza del CBTAR. A tutto questo si aggiunge il non facile accesso alla griglia che intercetta il flusso di acqua per garantire che i detriti non blocchino la pompa. È impossibile di fatto intervenire in caso di emergenza. Dunque, la priorità è che il CBTAR svolga le pulizie ordinarie presso la pompa, non quelle straordinarie.
Infine, è ancora mancante il ponticello di scavalco del fosso che sarebbe servito ai mezzi di soccorso tra Via Orazio Vecchi e Via Domenico Alaleona. In questi 5 anni tutto quello che si è raccontato sul parco non si è fatto e i sedicenti nuovi esperti di comitati e consulte tacciono da anni nascondendo un problema gravissimo e ancora non risolto per meri interessi personali legati alla precedente amministrazione, che aveva scritto: "rimetteremo a nuovo il parco con 430mila euro. Realizzeremo anche una strada di servizio che potrà essere utilizzata dai mezzi di soccorsi e opere di canalizzazione funzionali alla sicurezza".
Dopo il cartello lavori di Civitavecchia comparso sul cantiere, la sfilata dell'ex Direttore Tecnico dei giorni scorsi, abbiamo anche chi pensa ad una nuova intitolazione del parco.

Paula de Jesus e Monica Bardini per Evoluzione Civica. 

giovedì 4 novembre 2021

IDROSCALO DI OSTIA: PARTITO L'ITER PER LA RIQUALIFICAZIONE

È partita la ricognizione interna di personale tecnico amministrativo di Roma Capitale per l'affidamento dell'incarico di studio di fattibilità tecnica economica per la riqualificazione ambientale e nuova edilizia sociale all'Idroscalo di Ostia.
Tutto secondo programma: anni di promesse mai mantenute, anche nell'ultima campagna elettorale, a partire dal neo Assessore al Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi. La coerenza tra parole e fatti richiederebbe un atto concreto di sospensione dell'iter e una vera cabina di regia partecipata. 
Se il PNRR è un piano che ha come obiettivo "sostenibilità e densificazioni, senza nuovo consumo di suolo" con progetti di riqualificazione e rigenerazione sociale e fisica di aree degradate, messa in sicurezza, previsione di nuovi servizi urbani, di viabilità e accessibilità, spazi pubblici da rilanciare, è incomprensibile quanto stia accadendo. Case popolari in zona a rischio R4 e sedicente bonifica di un'area non recuperabile sul piano ambientale, fuori da ogni processo di partecipazione così caro al centro sinistra che ha nominato Andrea Catarci, Assessore al Decentramento, alla Partecipazione e alla Roma dei 15 minuti.
Attendiamo anche una chiara e non equivoca presa di posizione da parte di Mario Falconi visto che a suo tempo si spese per il raddoppio del porto (che avrebbe cancellato l'Idroscalo) e ora inneggia alla scogliera per proteggere l'abitato.

giovedì 30 settembre 2021

SICUREZZA URBANA

Il tema della sicurezza urbana è un tema delicato e scivoloso, troppo spesso usato come argomento 'clava' contro gli avversari politici.
È un tema importantissimo, oltre che interdisciplinare, e ha grande importanza quando si parla di politiche locali possibili e utili in città.
In questi anni i 'post' della gran parte dei politici e dei loro follower si sono ridotti e divisi in due macro categorie: denuncia del degrado e operazioni di retake.
Il degrado sembra l'unico collante ideologico, il retake l'unica soluzione ideologica, per quanto di alto valore educativo.
E a condire il tutto la "teoria della finestra rotta" (che pochi hanno studiato e che è ampiamente confutata) tornata in voga dopo 50 anni, in forma di semplificazione criminologica di problemi sociali e urbanistici complessi.
Temendo di dover trovare delle soluzioni, la politica si è piegata sul gestire eventuali rivolte contro la l'incapacità di gestire un problema appunto complesso e così ha propinato ai cittadini ogni giorno un campionario sterminato di teorie prêt-à-porter incentrate esclusivamente su ordine, sicurezza e controllo, da cui scaturiscono altre semplificazioni come videosorveglianza, task force, delazione, odio sociale, intolleranza, invocazione di pene durissime (si è arrivati ad invocare il TSO) quando non addirittura la gogna in pubblica piazza, magari per dei bambini che scarabocchiano un campo da basket con i gessetti colorati come avvenuto da parte del M5S nel Municipio X.
Degrado e retake usate come armi di distrazione di massa che sfruttano la paura reale o percepita.
Se vogliamo andare a pescare indietro nel tempo, questi 'amministratori per caso' dovrebbero ricordare che negli Usa (che pianifica praticamente da sempre le città ponendo la sicurezza come tema centrale) alla metà degli anni '70 l'esperimento dei "Quartieri ordinati e sicuri", con i poliziotti per strada, è fallito miseramente per ragioni che sarebbe lungo spiegare. Ma ha dimostrato, già dagli anni '80, che è necessario prima di tutto tornare all'idea che le forze dell'ordine debbano proteggere la comunità, oltre che gli individui. I dati sulla criminalità e le indagini sulle vittime calcolano aspetti individuali, ma trascurano i danni collettivi. Allo stesso modo in cui oggi la medicina riconosce l'importanza di perseguire la salute e il benessere, invece di curare semplicemente le malattie, dovrebbe essere impostato il tema della sicurezza urbana. Per questo REvoluzione Civica Municipio X ha posto l'Assessorato alla Partecipazione come tema centrale (*).
Non dimentichiamo che la sentenza n. 236/2020 della Corte Costituzionale afferma due cose fondamentali:
1) che la materia della sicurezza in senso stretto, che ricomprende sia la repressione dei reati, che la prevenzione e il monitoraggio sui fenomeni criminali, è strettamente riservata alla legislazione statale, rilevando che il controllo di vicinato, nella sostanza, rientra a pieno titolo nell’ambito della sicurezza primaria, di ordine preventivo e repressivo;
2) che, invece, la funzione principale delle Regioni e degli Enti locali è quella di operare sul terreno della “sicurezza in senso lato” o “secondaria”, assicurando “politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata”, definita dalla legge come “il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione, anche urbanistica, sociale e culturale, e recupero delle aree o dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile”.
Dunque, alle Regioni ed Enti locali spetta il compito di migliorare il contesto sociale e territoriale di riferimento, principalmente tramite interventi sociali e urbanistici in grado di superare situazioni di marginalità e degrado.
Per esempio, si legge che: "L’Amministrazione padovana ha aderito al modello “controllo di vicinato”, in base ad un protocollo d’intesa sottoscritto con la Prefettura ed altri quattro comuni del padovano il 14 giugno 2018 (e che andrà a scadenza il 13 giugno 2021), con il quale si impegnava prioritariamente, a promuovere l’attuazione del progetto di costituzione di una rete, con individuazione di coordinatori incaricati di raccogliere le segnalazioni dei cittadini delle zone interessate al “controllo di vicinato” e di trasmetterle alle forze dell’ordine o alla polizia locale. Una rete, quindi, di “osservatori” e “segnalatori”."
C'è stato a Padova un ampio dibattito, anche acceso, su questi modello di “implementazione della sicurezza” perché ha avuto effetti insignificanti sul piano pratico e dannosi sul piano della coesione sociale, della qualità delle relazioni e della necessaria solidarietà con le situazioni di marginalità, incrementando paura e sospetto, soprattutto dopo questo lungo anno caratterizzato dall’epidemia e dall’isolamento che ha colpito in maniera più grave proprio i soggetti più deboli, cioè le persone svantaggiate sotto il profilo economico e sanitario, dimostrando l’importanza imprescindibile della solidarietà e del rafforzamento dei legami sociali.
Si legge: "L’importanza di ricostruire legami sociali forti e solidali nei territori è un’esigenza fondamentale e prioritaria anche alla luce della pandemia tuttora in atto con tutti i suoi effetti economici, relazionali, e non solo, sulla vita di tutti e in particolare dei soggetti più deboli e esposti, dai bambini agli anziani.
I cittadini di una comunità hanno bisogno di relazione, non di isolamento e sospetto".
È dovere di un'amministrazione municipale fare scelte significative per la 'sicurezza secondaria', recuperando per esempio all’uso sociale stabili dismessi o aree non valorizzate, lavorando ad esempio in cooperazione con l'associazionismo, magari attraverso “patti di vicinanza e solidarietà”, che dovrebbe essere alla base di qualunque Protocollo di Sicurezza Integrata.
Perché il Grande Fratello, oltre ad essere una illusione, non costruisce cittadini con diritto di cittadinanza né una comunità.
Paula de Jesus
Candidata Presidente
Municipio X

mercoledì 29 settembre 2021

M5S, L'ENNESIMO SCHIAFFO A NUOVA OSTIA

A tre giorni dal voto, Alessandro Ieva, candidato Presidente al Municipio X per il M5S, va a fare passerella con l'inconcludente Assessore Valentina Vivarelli.

Lui, colpevole di non aver nemmeno speso 150mila euro per pulire il piano piloti dalla carcasse e dalla monnezza per consentire alla Larex di mettere in sicurezza lo stabile. Lui, colpevole di aver lasciato per mesi disabili e anziani chiusi in casa perché gli ascensori in manutenzione al Municipio non venivano riparati e sono stati aggiustati grazie all'intervento di REvoluzione Civica dopo la denuncia de Il Messaggero.

Lei, che non ha mai comunicato quando addirittura negato le sentenze di sfratto di 5.000 persone senza mai trovare una soluzione. Lei, che ha il coraggio, a 3 giorni dal voto e dopo 5 anni di amministrazione indegna su Nuova Ostia, di dichiarare che stanno ancora "pianificando", mentre i cittadini hanno infiltrazioni di liquami e vivono nella muffa, i cornicioni cadono e i balconi sono inagibili, i termosifoni non funzionano e la maggior parte della palazzine vivono da anni con i tubi innocenti sui marciapiedi.

Ci vuole davvero coraggio a farsi una foto simile a Nuova Ostia.

Vergogna!

martedì 28 settembre 2021

OSTIA ANTICA: UN GIOIELLO TURISTICO. LA PROPOSTA DI REVOLUZIONE CIVICA


Ostia Antica ha vocazione turistica per la presenza di due grandi attrazioni: gli scavi dell'antica città e il borgo rinascimentale. Per questo ha bisogno di tre interventi urgenti:

- Nuova disciplina di traffico dell'incrocio della Via del Mare
- Area di sosta per bus turistici
- Attestazione di un percorso ciclabile
Come REvoluzione Civica abbiamo già pronto un progetto. Costo: 2,3MLN di euro per la deviazione di via Ostiense e via del Mare sotto il prolungamento dell'attuale ponte sulla ferrovia, comprensivo di un percorso ciclabile che dalla stazione Roma-Lido si innesta sia sulla dorsale della nostra PedaLido (*), sia all'interno del Parco dei Ravennati per servire il borgo e gli scavi.
Più complesso il sistema di accoglienza dei bus turistici, compromesso ora dai folli progetti di viabilità realizzati e/o in corso dell'attuale amministrazione. Sono previste due aree, per limitati stalli: via Arturo Evans e via Gesualdo, con ingresso dalla viabilità principale.
Per ultimo, va tutelata, con competenza esclusiva municipale, con una particolare attenzione la manutenzione e riqualificazione del verde esistente. Inqualificabile lo stato di abbandono e trascuratezza del parco dei Ravennati.
Ostia Antica merita più attenzione, merita una REvoluzione Civica.

MUNICIPIO X, PATTO SUL COMMERCIO - IL CONVEGNO AD OSTIA ANTICA


 "Decentramento con vera autonomia finanziaria, assessorato alla partecipazione con fondi dedicati sul modello della capitali europee, adeguamento delle politiche fiscali e tributarie come TARI e OSP, centri commerciali pedonali, decoro urbano, trasporti e riorganizzazione dei controlli", così Paula de Jesus candidata Presidente per #RevoluzioneCivica

(da Il Messaggero Ostia-Litorale, 28 settembre 2021 di Mirko Polisano)
TURISMO, RICETTIVITÀ ED ECONOMIA DEL MARE
A maggio 2020 dopo la fase di lockdown causa Covid-19, girando sulle webcam sparse nel centro storico delle c.d. “città museo”, si vedeva l’idea fallimentare del “grande modello di successo” a dimostrazione che il turismo urbano era solo rendita speculativa, senza alcun valore aggiunto, che non riusciva a riconvertirsi perché aveva vissuto esclusivamente ‘spremendo’ senza aggiungere nulla, concentrato solo a fare intermediazione forzata. Parlare di miliardi da investire nella coazione a ripetere è un errore. Per altro, i fantastiliardi del PNRR, su cui si è fantasticato in questi mesi per il comparto turismo, sono in realtà solo 2,4 all’interno del 6,68 dedicati alla Cultura, su un totale di 248 MLD e sono così suddivisi:
- 100MLN per l’hub del Turismo digitale
- 1,80MLD in fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche
- 500MLN su Caput Mundi (Ryder Cup 2022 e Giubileo 2025
- 1MLD per l’attrattività dei borghi del capitolo Cultura
- 300MLN per valorizzare l’identità dei siti storici
- A costo zero la riforma della professione di Guida Turistica
Generalmente il PNRR ha come obiettivo il miglioramento delle strutture turistiche ricettive e i servizi turistici basati su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. Quello che non si evince è quale modello innovativo di organizzazione del lavoro esista, quali competenze siano necessarie e che richiedono tempo per essere formate soprattutto se qualificate.
Continuare a parlare di grandi eventi senza porsi il problema dell’overturism è un errore e di questo non vi è traccia nei dibattiti. Inoltre, non è chiaro quali saranno le iniziative che verranno poste in essere relativamente ai “fondi di investimento”. La messa a scala del portale Italia.it è sicuramente un passaggio importante: lo sviluppo di un database e l’adozione di modelli di intelligenza artificiale per prevedere i comportamenti degli utenti e i flussi turistici per la segmentazione della domanda è necessario.
Il nostro Paese, in particolar modo Roma, è piuttosto lenta rispetto alle altre Capitali Europee a rispondere ai cambiamenti nel mercato del Turismo. In questo giorni, mentre a Berlino o a New York, c’è un dibattito fortissimo, a tratti anche molto accesso, circa la riconversione del comparto ad esempio alberghiero, su cui si stanno giocando per altro le campagne elettorali, il tema non sembra all’ordine del giorno delle elezioni #Roma2021. Il candidato DEM a Sindaco di NY, Eric Adams, ha proposto di acquistare 25mila camere d'albergo, chiusi causa pandemia, come soluzione abitativa più conveniente rispetto a realizzare nuove costruzioni allo scopo di intervenire su anni di cattiva pianificazione. Stessa cosa sta avvenendo a Berlino. Questa è resilienza, termine per altro un po’ improprio perché sul mercato bisognerebbe esser ‘afragili’, cioè cavalcare l’onda delle crisi.
Le trasformazioni sociali ed economiche accelerate da quella sanitaria, hanno rarefatto la rete commerciale tradizionale e la sua vitalità ma si è infittita di altre folle, non più chiuse nei luoghi dedicati. Ciò ha portato alla riorganizzazione distributiva e a quella correlata della mobilità con zone a destinazione residenziale pura dove l’unica vitalità è garantita da alcuni servizi standard pubblici e privati. Il consumatore sceglie in modo più articolato e non legato alla propria mobilità e ciò modifica la vitalità della città. Si desertificano le città? No, la vitalità riguarda il c.d. “ultimo miglio” che è indissolubilmente legato alla logistica e dunque al tessuto socio-spaziale. L’entrata in campo di una serie di soluzioni sostenibili e di piccole dimensioni per il trasporto capillare, la nascita di punti medi di prelievo, veri e propri nuovi negozi potenziali, che mescolati ad altre innovazioni urbane possono cambiare la logica dei consumi e dell’uso di spazio.
Per anni abbiamo assistito ad un dibattito che vedeva la contrapposizione tra centri commerciali e botteghe storiche. Sono stati compiuti tanti errori, soprattutto sotto il profilo urbanistico. Dopo lo shock pandemico è urgente riaprire questo dibattito. Lo scatolone suburbano infatti è guidato dalla riorganizzazione della logistica a sua volta legata al commercio online. Quindi la logistica urbana, legata al commercio virtuale, ha tutti i problemi del “just in time” di ultimo miglio e conseguenti evoluzioni dei punti vendita fisici. Queste trasformazioni hanno un impatto enorme sulla città che diviene un grande deposito di merci in continuo rinnovo, pronti alla consegna in tempi brevissimi sull’ultimo miglio del percorso produzione/consumo, senza tenere conto della problematica sindacale. Bisogna concentrare tutta l’attività amministrativa sul tema della vitalità urbana, su cui per altro si intendono spesso cose diversissime e a volte l’una l’esatto contraria dell’altra. Da Le Corbusier in poi, l’idea di spazio pubblico esprime proprio la sua vitalità in contrapposizione all’edificio privato, un sistema sanguigno pompato da cuori multipli come stazioni, fabbriche, uffici. Poi abbiamo la visione dei dipinti d’epoca classica con botteghe, scambi, incontri, grandi mercati e portici sulla piazza. Ebbene, urbanisticamente l’idea autentica di vitalità è però quella in cui esistono ambiti dedicati alla pura sosta e definiti tali da precise regole che impediscano alla vitalità di traboccare dove non deve. Tutte le polemiche su gentrification, centri commerciali, centro-periferia, turismo di massa e movida ruotano attorno a cosa sia questa vitalità e come e dove debba manifestarsi.
E’ ora di affrontare questo tema.
CENTRI COMMERCIALI PEDONALI MUNICIPIO X
Le strade dello c.d. ‘shopping’ pedonalizzato esistono negli USA dagli anni ’60. Se la pandemia ha portato alla chiusura delle strade più popolari per creare spazi di svago e ristorazione (strade lente aperte, condivise o attive), non tutte hanno avuto successo. Cosa fare dopo l’estate? E’ una scelta complicata renderli permanenti. Una crisi simile all’attuale la si è avuta negli anni ’60 –’70 e si è tentato di arginare il declino urbano attraverso il centro commerciale pedonale. Ha funzionato? Non sempre. Si sono costruiti parcheggi, fontane, recinzioni definite, proposti strumenti di fiscalità varia, emesso ordinanze urbanistiche e stanziati finanziamenti ad hoc. Sono sopravvissuti? Molti sono falliti comunque e per motivi fra loro diversi, compresa la concorrenza. Perché? Perché troppo spesso si fanno scelte senza fare analisi corrette, quando non del tutto assenti, come accade nel Municipio X.
I punti chiave sono i seguenti:
1) l’invecchiamento della popolazione: l’aumento dell’età media di 1 anno aumenta il rischio di chiusura di un centro commerciale pedonale di circa l’8%
2) Il traffico pedonale è importante ma deve portare da qualche parte. Piazza Anco Marzio funziona perché c’è la spiaggia e questo aumenta la possibilità di rimanere aperti del 77%. Se si aggiungesse una destinazione turistica reale aumenterebbe di altri 5 punti percentuali.
3) Lo SPRAWL uccide i centri commerciali pedonali, quindi è importante analizzare la densità della popolazione e la presenza di trasporto pubblico che produce traffico pedonale.
4) Un centro commerciale pedonale più è lungo più non sopravviverà nel tempo, soprattutto se supera 1,2Km.
Se un’amministrazione municipale può incidere poco sui dati demografici, traffico pedonale e densità a breve termine, può e deve soprattutto a livello municipale fare le seguenti cose:
Battersi per la perimetrazione del PUA (Piano di Utilizzazione degli Arenili), la definizione del rinnovo delle concessioni e la classificazione della valenza turistica, senza la quale non si va da nessuna parte. La spiaggia libera di Castelporziano, la spiaggia dei romani, deve rimanere a sé stante e quella di Capocotta tornare ad integrarsi alla Riserva Naturale. Per i tratti delle spiagge libere urbane il modello deve essere quello di Tel Aviv, attrezzate da imprese con partecipazione comunale. Dagli Scavi di Ostia Antica alla riserva di Castel Fusano, Ostia non è solo mare. Se è vero che il Turismo è di competenza regionale, è necessario battersi affinché si giunga a un protocollo d'intesa con la Regione. Il Municipio attualmente può solo promuovere e organizzare eventi che restituiscano la così detta vitalità urbana necessaria a qualunque economia. Deve soprattutto e con urgenza fare una pianificazione dell’immagine turistica di Ostia e del suo entroterra da qui a 5 anni ed essere il promotore di progetti importanti come la riconversione dell’ex Vittorio Emanuele ed ex Ufficio Tecnico a Louvre di Ostia (**) o gli ecomusei come centralità culturali e turistiche per i quartieri dell’entroterra (***) non più attraverso tavoli di concertazione fallimentari, ma attraverso un Assessorato alla Partecipazione con fondi dedicati (*).
Il Municipio X ha l’obbligo di agevolare il turista mediante il decoro urbano che va dall’istituzione di centri commerciali pedonali, che hanno bisogno di cura delle ombreggiature con alberature o tende, sedute, fioriere, pavimentazione degna di questo nome, segnaletica, accessibilità, accoglienza, e coordinare e integrare gli usi dei suoli adiacenti ai centri commerciali pedonali per evitare l’isolamento fisico e infine garantire sicurezza pubblica. Il Municipio ha altresì l’obbligo di agevolare le imprese turistiche, compreso il settore balneare, mediante adeguate politiche fiscali e tributarie, come TARI e OSP, e riperimetrare le aree con cui vengono assegnati i valori dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare che non sono più conformi alla trasformazione del territorio, ma soprattutto deve fare analisi. Non è possibile assistere da anni a scelte di spesa di fondi pubblici da parte delle amministrazioni sulla base di umori, spesso poco nobili, e non di dati. Il Municipio X ha sulla carta i collegamenti in tema di trasporti (molti non realizzati). Sicuramente non ha la qualità del servizio. Fuori dalle fasce orarie del pendolarismo (che ci sono in ogni città del mondo) resta da migliorare l'informazione su come raggiungere Ostia, nodi di scambio per i bus turistici, servizi dedicati di car sharing, prezzi calmierati per i taxi da Fiumicino, aree sosta camper. Parlando di trasporti, altra criticità di competenza strettamente municipale sono le strade, devastate da buche e radici e anche pericolose, tanto che sono più di 100 quelle che hanno cartellonistica con limiti abbassati. E’ necessario individuare 150 strade di priorità massima per la manutenzione, destinare fondi di spesa dedicati alle pertinenze stradali, programmare gli scavi degli operatori di servizi, definire nuovi contratti con i consorzi stradali.
Il decentramento dunque diventa la chiave per il rilancio territorio, che significa autonomia finanziaria, aumento e organizzazione delle competenze, ruolo formale nei contratti di servizio per le partecipate fornitrici di servizi essenziali, redistribuzione del personale a favore dei Municipi e maggiori poteri ai gruppi territoriali di Polizia Locale. Perché senza il controllo e le carte in regola l'economia muore. I tributi devono rimanere, ad eccezione di una quota parte da riconoscere al Comune di Roma, nel Municipio e spesi nel Municipio.
Ultima questione, di cui non si parla, ma che è importantissima: il PD sta lavorando da oltre un anno in sede europea affinché il Porto di Civitavecchia diventi il Porto della Capitale d’Italia inserendolo nel Core Network dei Porti Europei. Centinaia di MLD per la revisione della rete Trans European Transport Network (Ten-T). Si deciderà nei prossimi giorni. Rimane aperto dunque il ruolo diportistico del Porto di Ostia e di quello della Concordia a Fiumicino la cui concessione è ancora all’asta.
Quando parleremo di questo?
Paula de Jesus
Candidata Presidente
Municipio X

lunedì 27 settembre 2021

SIGLATO PROTOCOLLO DASUD E AVVISO PUBBLICO



Buone pratiche per un impegno concreto contro criminalità e corruzione a Roma.
Sabato, 25 settembre, Monica Lozzi, candidata a Sindaco di Roma per REvoluzione Civica, ha siglato il protocollo Roma Senza Mafie, promosso da Associazione daSud e Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione.
Dieci i punti programmatici di contrasto relativi a inchiesta e vigilanza, appalti pubblici, strategie contro la corruzione, legalità e trasparenza, beni confiscati, contrasto del gioco d'azzardo, educazione alla legalità e promozione della responsabilità civica.
Lo stesso impegno sarà preso da tutti i candidati Presidenti municipali, che dovranno operare con credibilità e responsabilità garantendo legalità e trasparenza, due temi che continuano ad essere deficitari nel Municipio X e che sono stati invece alla base di tutta l'azione civica di Paula de Jesus lunga 16 anni. Sono assi portanti per favorire lo sviluppo economico, costruire una città sicura e per realizzare la giustizia sociale.
Non dovrà più accadere quanto è avvenuto nel 2014, quando il Municipio governato dal centrosinistra non solo ha tradito il protocollo daSud portando il Municipio X al Commissariamento, ma addirittura il M5S all'opposizione non ha visto niente. Episodi come quello dell'evento XVillage voluto dal candidato M5S, dove cantanti neomelodici in sospetta collusione con le mafie sono stati invitati, sono il segno evidente che fino ad oggi nulla e poco è stato fatto.

ROMA, TRAFFICO RECORD: +22%. CONGESTIONE MUNINCIPIO X +16%



Ogni giorno un annuncio stellare da far invidia a Cetto La Qualunque: fantastiliardi di chilometri di pista ciclabili e asfaltature come se piovesse nel periodo dei monsoni e ancora vagonate di autobus, treni, tram che nemmeno a Shenzhen in Cina.
LA VERITA' CRUDA DEI NUMERI
I numeri (sconosciuti al M5S) ce li offre Enel X, in collaborazione con Here: "giungla di macchine e scooter che per sfuggire dai disservizi del trasporto pubblico abbandonano bus, tram, metro e ferrovie ex concesse", confermato anche dall'indagine Floating Car Data dell'Agenzia per la mobilità di Roma che rileva come il traffico sia aumentato del 20% rispetto all'inizio del lockdown e +8% sullo stesso periodo dell'anno scorso. Sulla metro C siamo all'83% dei passeggeri, sulla linea A al 76%, la B e la Roma-Lido al 60% (grazie alla chiusura di 3 fermate) che l'anno scorso registrava l'84% dei passeggeri. Così, il Municipio X e il IX sono quelli che registrano la maggiore ripresa del traffico automobilistico, tanto che solo ad Ostia la congestione è aumentata del 16%. E non vengono calcolati nell'analisi i tempi di attesa interminabili, l'assenza di parcheggi, il costo delle strisce blu, le ZTL attive e l'aumento della vendita dei posti auto nei parking.
Enel X preannuncia "un autunno da incubo e un'aria irrespirabile. Ogni settimana il traffico aumenta del 4%" e fra poco finisce lo smartworking per 1MLN di persone.
Arrivano le piogge. Tutti in sella a fare le vasche sulle 'ciclolabili' come quella del Lungomare di Ostia, mi raccomando!
Paula de Jesus
Candidata Presidente
Municipio X

SVILUPPO LOCALE E INNOVAZIONE SOCIALE


REALIZZARE UN SOGNO, PER SODDISFARE LA ‘FAME’ DI BELLEZZA

Il nostro Municipio, a dispetto dei tanti sciagurati fatti per i quali è tristemente noto, può contare su un patrimonio di risorse storiche, archeologiche, paesaggistiche che lo rendono davvero unico, e di cui dovremmo essere orgogliosi. In particolare, spingendosi dal litorale, verso nord e costeggiando la riva del Tevere, è possibile apprezzare la bellezza di un territorio su cui già insistono diverse realtà che ne valorizzano la destinazione agricola. E l’agricoltura ha un ruolo importante nella gestione delle risorse naturali e del paesaggio, costituendo il presupposto di altre attività umane nelle stesse aree rurali. Ci riferiamo, ovviamente, ad un’agricoltura ‘sana’ che sappia proteggere il suolo, amplificando la bellezza del territorio con l’incremento della biodiversità e il contenimento di ogni forma di erosione.
A questa bellezza ci piacerebbe sovrapporre quella che esprimono certe pratiche sociali e partecipative – nuove e già di successo, altrove in Italia – che si concretizzano in quelle forme organizzative che abbiamo già richiamato nel nostro programma per il Municipio X: le cooperative di comunità. Queste rappresentano delle occasioni di aggregazione - più che di soci - di persone, saperi e competenze volte a ridare alla comunità le risorse che le sono mancate nel tempo e nello spazio. Ossia azioni ed interventi che ricostituiscono le condizioni ottimali per ridare vitalità al territorio e alla comunità su di esso stanziante. Combinazione di capitale culturale, sociale ed economico, le cooperative di comunità non sono né aziende di capitali né ‘normali’ imprese cooperative, bensì nuovi attori collettivi di rivalutazione delle risorse locali per vincere la condizione di marginalità e supportare l’agricoltura benefica per il territorio.
Ma è un terzo ‘strato’ di bellezza che sogniamo di combinare, di sovrapporre ancora alle precedenti due. E’ quella che si concretizza nel tradurre ciò che per troppi sono solo intenzioni poco o mal dichiarate (palesemente a ‘denti stretti’), in prassi di cittadinanza attiva, viva, partecipe, inclusiva, integrata ed integrante. E’ cioè la VALORIZZAZIONE di ogni cittadino, con particolare attenzione ovviamente a quelli più svantaggiati e ai deve essere consentito di fare un’esperienza di vita che includa la formazione e l’orientamento sociale finalizzata alla crescita personale e a ritrovare la fiducia in se stessi, mentre ci si responsabilizza di più per la tutela del bene comune.
Tre strati di bellezza, potenzialmente presenti nel nostro Municipio, che con l’impegno di REvoluzione Civica – coinvolgente organizzazioni della società civili imprescindibili come ad esempio la Fondazione Roma Litorale e tutti i soggetti economici locali già attivi in ambito agricolo e flori-vivaistico - troveranno un fattore di moltiplicazione nelle suddette ‘cooperative di comunità’ le quali faranno della nostra comunità di cittadini, una ‘comunità di cooperativa’. Ossia, una risposta complessiva che la comunità da a sé stessa affinché i suoi componenti, a partire dai più deboli, diventino protagonisti di uno sviluppo integrale della comunità e del suo territorio.
Perché non di solo pane si vive e affinché una vita possa definirsi dignitosa è necessario restituirgli BELLEZZA: quella perduta, quella rubata. Il poeta e cantante Jim Morrison affermò che ‘chi rinuncia ai propri sogni è destinato a morire’. Noi vogliamo vivere, bene e insieme a tutti. Nessuno escluso!
Gianluca Piscitelli
Candidato Consigliere
Municipio X

SU ROMA LA LEGALITÀ HA UN NOME: REVOLUZIONE CIVICA



Il M5S non metta il cappello su cose mai fatte.
È merito di REvoluzione Civica e non del M5S il ripristino della legalità su Roma. È stata Monica Lozzi (candidata Sindaco di Roma) a realizzare, come presidente del Municipio VII, l'abbattimento delle ville dei Casamonica. È stata Paula de Jesus (candidata Presidente Municipio X) a realizzare, come tecnico di LabUr - Laboratorio di Urbanistica, l'abbattimento dei chioschi a Ostia.
La becera propaganda sulla legalità del M5S dovrebbe invece spiegare come mai i fratelli Zanchelli, affidatari dello skate park, siano gli stessi organizzatori del vecchio skate park andato a fuoco nel 2014 per motivi mai chiariti, della pedonalizzazione del lungomare voluta da Tassone (PD), ex presidente municipale condannato a 5 anni per mafia capitale, e dell'evento XVillage che quest'estate ha visto la presenza di cantanti neo-melodici in presunta collusione con clan mafiosi.
La legalità è ben altra cosa di una pista ciclabile dichiarata illegittima dal Ministero dei Trasporti, da fuochi d'artificio usati per la campagna elettorale, di tombini stradali ritoccati al computer per sembrare 'puliti' o dei 100 affidamenti diretti gestiti senza alcuna gara.
La legalità non è lo scempio del parco della Madonnetta o l'abbandono delle case di Nuova Ostia. Non è neppure ignorare i cittadini nelle loro continue richieste di trasparenza e di aiuto contro la criminalità e la mala-amministrazione.
Serve una REvoluzione Civica che parta dal territorio con un vero Assessorato alla Partecipazione (*) che non sia un distributore di 'marchette' elettorali, ma una concreta risposta verso i cittadini, gli imprenditori e le forze dell'ordine.
Non votare le promesse di 'quelli di prima', che in futuro riproporranno l'incapacità che ha generato i problemi di adesso, è il primo atto REvoluzionario per cambiare quello che deve essere cambiato.