venerdì 14 agosto 2009

Questa è la storia del Re Vizzy, delle ombre nere e delle luci rosse.

Re Vizzy regnava sul regno senza ingegno, ma con ritegno, provocando lo sdegno anche della città di Alèmagno. Il suo popolo, di ombre nere e di luci rosse, mancava di una chiara luce.
Un giorno, in sogno, Maurizia dal Paradiso appare d’improvviso: “O sire, o che tu dire si famo un baccanale senza bacco ma con l’anale ?” Madido il sire si svegliò e un’idea balenò: “Bacco, tabacco e Venere, riducon le luci rosse in cenere!”
Così Re Vizzy si recò dalla sibilla Olivana, che nel buio scambiò per la gran cortigiana del Castello della Fusana. “Oh Olivana, oh Olivana, sei tu o no la gran cortigiana ?” “Oh mio sire, cosa dire ? Offro a te questa pozione, tu che nomen hai di gran beone. Ma perché duol non ti faccia, accetta le pere delle ombre nere con la ficaccia”.
Dopo la bevuta, terminata la consulta, Re Vizzy rientrò a palazzo urlando come un pazzo.
“Datemi un podere di chiara luce, là il godere mi conduce”.
Il Popolo di Sodoma e Colloca per le grida in aiuto accorso, colloca il pennone del Re beone sull’altura Capuana della gran cortigiana di Castel Fusana . Il Re ilare rivolgendosi al suo popolo allora disse. “Io so’ io e voi nun siete un cazzo”. “Sire – si levò una voce - ma voi siete Re non Marchese!” “PerBacco” rispose Re Vizzy. Il popolo urlò in coro “L’ora scocca, collegare il cervello con la bocca”. (Anonimo)

Ogni riferimento a nomi, cose, persone esistite o esistenti, o a fatti realmente accaduti, è puramente casuale.

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