martedì 18 agosto 2009

Casinò ad Ostia: a quando la riapertura del casino ?

Alemanno rilancia sul Casinò ad Ostia: “Non sarebbe scandaloso”. In effetti scandalosa è la proposta. Ma si sa, i pegni elettorali vanno pagati, magari con un bel accordo di programma. Il Sindaco rispolvera una proposta di Federalberghi ieri ad una trasmissione di Radio 2: “Non capisco i moralismi, visto che poi si riempie l'Italia di Bingo. Non ci sarebbe pericolo per la criminalità organizzata perché sarebbe gestito dallo Stato” - e aggiunge - “Il Casinò verrebbe realizzato a Ostia o Anzio e non a Roma".
Ricordiamo al Sindaco, che evidentemente non conosce nemmeno i confini della città che governa, che Ostia è Roma, a meno che ai cittadini del XIII Municipio sia sfuggito che ad Agosto è passato il referendum secessionista. Alemanno però, oltre a riprendere in mano i libri di geografia, dovrebbe anche leggersi lo studio della società britannica Global Betting and Gambling Consultants che parla di tempesta perfetta per il gioco d’azzardo tradizionale, così riesce a dare almeno un tono di consistenza alle sciocchezze agostane dette in libertà. A prescindere dai problemi etici di cui sembra non preoccuparsene mai, il Sindaco dovrebbe sapere che i giocatori incalliti sono stati duramente colpiti dalla recessione, ecco perché i grandi casinò sono ormai semivuoti in tutto il mondo; se non ci fosse il crimine organizzato che li usa ancora per riciclare il denaro sporco molti sarebbero costretti chiudere. La recessione invece non colpisce lotterie e bingo. Ecco spiegato perché ad esempio negli USA mentre Las Vegas, tempio dei piaceri proibiti degli adulti, è ormai semideserta, i piccoli casinò disseminati nelle riserve indiane dell’Ovest pullulano di gente che tenta la sorte al Kino, una specie di lotteria permanente. In Europa le cose non sono diverse. Non si gioca più per divertimento ma per disperazione. Per questo c’è la corsa collettiva al Superenalotto che in Italia accomuna tutte le classi sociali e categorie, compreso le amministrazioni comunali. Si tratta di una vera e propria tassa sulla perdita di speranza.
Il Sindaco dovrebbe anche sapere che è invece in netto aumento il gioco d’azzardo online. Costa poco e crea una dipendenza quasi immediata. A detta di GBGC gran parte della crescita prevista nei prossimi anni nel settore dell’azzardo proverrà proprio dai casinò virtuali e non da quelli tradizionali.
Ricordiamo infine all’illuminato Sindaco, che sul Litorale di Roma ha in mente uno sviluppo che è quello di un parco di divertimento per adulti, che il gioco d’azzardo è un’attività socialmente dannosa. Da un punto di vista squisitamente economico, le tasse sul gioco colpiscono i più poveri, soprattutto in Italia, dove il gioco più diffuso e tassato è il Lotto, praticato soprattutto dalle categorie sociali più deboli.
I casinò non sono istituti di beneficienza e il gioco d’azzardo, in tutte le sue forme, è un truffa organizzata dallo Stato contro i suoi cittadini. Il gioco è un’attività senza alcuna utilità sociale, anzi ha molte 'esternalità negative' a partire dai suoi effetti sulle famiglie dei giocatori compulsivi. E’ di questi giorni la notizia che i romani hanno il record italiano di indebitamento con oltre 20.000 euro per ogni famiglia. Alemanno dunque ha trovato la soluzione: o pregate o vi affidate al fato.
Non stupisce: il Sindaco è in perfetta linea con il governo, che avendo le casse vuote, ha come unico scopo quello di promuovere dissennate campagne pubblicitarie per favorire il gioco d’azzardo, con l’unico scopo di raggiungere sempre più giocatori e massimizzare i ricavi.
Un paese serio e un sindaco serio dovrebbero proibire la promozione di qualsiasi forma di gioco; dovrebbero invece impegnarsi in attività capillari per disincentivarlo, esattamente come fanno per alcol, fumo e droga.
D’altronde non potevamo aspettarci che sotto il sole agostano si alzasse il livello delle proposte, soprattutto per il Municipio XIII. Cancellate la Festa del Cinema, Notte Bianca, teatri di cintura chiusi (come il Teatro del Lido e la casa della cultura), commissariamento delle aree archeologiche e del teatro dell’Opera, premio per la poesia a Licio Gelli, le feste di borgata, l’Erotica Tour, il parco a tema sulla Roma Imperiale. Mano dura contro la prostituzione in strada, l’alcol, il Gay-Pride.
Ora il Casinò. A quando anche la riapertura del primo 'casino' ad Ostia ?

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