domenica 10 aprile 2011

Candidatura Olimpiadi Roma 2020: Ostia c'è, ma per Foschi (PD) no

Dopo la dichiarazione a favore della “Legge per gli stadi” (proposta n.2800 del 7 ottobre 2009), confutata dopo pochi giorni dall’On. Roberto Morassut, Enzo Foschi, consigliere PD Regione Lazio e Vicepresidente Commissione Sport, afferma che Ostia è rimasta fuori dalle Olimpiadi 2020. Falso. Sono rimasti fuori gli impianti natatori sorti per i Mondiali di Nuoto Roma ‘09, sia quelli privati, sotto processo in questi giorni per abusivismo, sia l'incompiuto Centro Federale sul lungomare, il famigerato Polo Natatorio di Ostia, su cui il PM, Anna Maria Cordova, ha aperto di recente un fascicolo. Forse Foschi non ha letto il Dossier Roma 2020 presentato dal Comune un mese fa per la candidatura ai XXXII Giochi Olimpici. Diversamente saprebbe che ad Ostia si svolgeranno, in caso di aggiudicazione, la Vela e il Nuoto in acque libere. Addirittura lo stadio Pasquale Giannatasio è stato scelto come sede di allenamento per il calcio, così come il Palafijlkam per lo Judo, mentre le spese di allestimento per il nuoto libero sono già state fissate in 400 mila euro.

E’ fuori luogo, in questa fase di avvio di processo, che Foschi parli di un riuso per le Olimpiadi di impianti come il Centro Federale di Ostia a nome del PD visto che, dopo la bufera dei Mondiali di Nuoto, organizzò una manifestazione in solitaria fuori dall'impianto di Ostia, nel gennaio 2010, in cui chiedeva l'apertura dell'impianto e prometteva ogni 15 giorni dei sit-in di protesta, mai fatti, nei tre impianti pubblici (Ostia, Valco San Paolo e Pietralata). Era il periodo della campagna elettorale per la Regione Lazio.

Foschi dovrebbe invece preoccuparsi delle 2 piscine di Tivoli, nella frazione di Arci, inaugurate a luglio del 2009 e chiuse da sempre, costate 5 milioni di euro, di cui 3 della Regione Lazio, quando era già vicepresidente della Commissione Sport.

Dopo anni di battaglie da parte di alcuni dirigenti del PD sugli abusi compiuti per i Mondiali di Nuoto Roma 09, sarebbe il caso che Foschi non si preoccupasse di coniugare a tutti i costi lo sport con gli "investimenti", anche se agli Stati Generali, tenutisi a febbraio, l’associazione “Amici del Tevere”, di cui Foschi è presidente, è stata inserita esplicitamente nei documenti ufficiali nell’elenco dei “soggetti coinvolti tra le parti sociali”, laddove invece si citano genericamente albergatori, ristoratori, industriali e tour-operator.

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