E’ fuori luogo, in questa fase di avvio di processo, che Foschi parli di un riuso per le Olimpiadi di impianti come il Centro Federale di Ostia a nome del PD visto che, dopo la bufera dei Mondiali di Nuoto, organizzò una manifestazione in solitaria fuori dall'impianto di Ostia, nel gennaio 2010, in cui chiedeva l'apertura dell'impianto e prometteva ogni 15 giorni dei sit-in di protesta, mai fatti, nei tre impianti pubblici (Ostia, Valco San Paolo e Pietralata). Era il periodo della campagna elettorale per la Regione Lazio.
Foschi dovrebbe invece preoccuparsi delle 2 piscine di Tivoli, nella frazione di Arci, inaugurate a luglio del 2009 e chiuse da sempre, costate 5 milioni di euro, di cui 3 della Regione Lazio, quando era già vicepresidente della Commissione Sport.
Dopo anni di battaglie da parte di alcuni dirigenti del PD sugli abusi compiuti per i Mondiali di Nuoto Roma 09, sarebbe il caso che Foschi non si preoccupasse di coniugare a tutti i costi lo sport con gli "investimenti", anche se agli Stati Generali, tenutisi a febbraio, l’associazione “Amici del Tevere”, di cui Foschi è presidente, è stata inserita esplicitamente nei documenti ufficiali nell’elenco dei “soggetti coinvolti tra le parti sociali”, laddove invece si citano genericamente albergatori, ristoratori, industriali e tour-operator.
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