Alla fine è giunta l'ammissione scritta dei dirigenti del PD: all'opposizione nel XIII Municipio c'è Davide Bordoni (F.I.). Finalmente una presa di posizione: il PD XIII sta con la maggioranza al potere, o meglio con il Presidente aennino.
Doveva essere una semplice prassi la rielezione del presidente della commissione decentramento, dopo la sostituzione di due membri. E invece si è trasformata in un dramma per il PD, che poi invia alla stampa un papiro delirante, al limite della follia, che non ha bisogno di ulteriori commenti.
MUNICIPIO XIII, PD: "SCEGLIEREMO RAPPRESENTANTI IN AUTONOMIA"
(OMNIROMA) Roma, 14 mag - "Il partito democratico non si fa
intimidire e continuerà a scegliere in autonomia i propri
rappresentanti". Così in una nota congiunta del coordinatore del
Partito Democratico del XIII municipio, Giuliano Droghei, del
capogruppo Pd in XIII Andrea Tassone e del consigliere Pd
Alessandro Paltoni, "dopo il buco nell'acqua delle votazioni di
stamani per nominare il presidente della Commissione
Decentramento".
"Per come sono andate le cose - afferma Paltoni - fino a oggi
siamo stati noi a portare avanti l'accordo con il comune per il
decentramento amministrativo del XIII municipio, una manovra
fondamentale per far decollare questo territorio. Siamo stati
noi finora i garanti di questo strumento. E adesso, per meri
interessi di correnti interne al Pdl, che non vogliono
evidentemente riconoscere Vizzani come il presidente eletto dal
popolo, si rischia di perdere quest'occasione. Questa mattina
infatti si doveva votare per la nomina di presidente della
Commissione decentramento e il Pdl, lasciando tre schede bianche
(e 2 a favore del sottoscritto), ha di fatto impedito la buona
riuscita della votazione, dunque dovremo riaffrontare il voto la
prossima settimana - precisa Paltoni -. Anche nel 2009, se non
fosse stato per il Pd, la delibera sul decentramento in
Municipio non sarebbe passata (8 voti a favore arrivarono
appunto dal Pd). Noi abbiamo portato avanti l'impegno politico
per garantire il Decentramento, preso insieme ad Alemanno,
Vizzani e Fini, mentre il Pdl di fatto vorrebbe impedirlo.
Ringrazio invece i colleghi del Pd presenti in aula oggi, il
capogruppo Tassone, Spanò, Belmonte, Caliendo, Bergamini e Sesa
(in tutto 6 escluso il sottoscritto)".
"Abbiamo capito chi comanda nella maggioranza del Pdl in XIII -
afferma il capogruppo Pd Andrea Tassone - In quanto la
commissione decentramento che Alemanno e Vizzani avevano
lasciato gestire all'opposizione, per controllare e
implementare, a tutt'oggi è di fatto bloccata, in quanto alcuni
esponenti in seno ad una determinata forza politica, sono
contrari all'idea che il XIII diventi il primo Municipio di Roma
con poteri reali, più autonomo da Roma quindi. Questo è lo stato
di salute di una maggioranza frastagliata e inconcludente che
per due anni non ha fatto nulla per per milgiorare la qualità
della vita dei cittadini. la volontà ben definita di questa
parte della maggioranza è che il vero potere sia accentrato da
alcuni esponenti comunali, facendo in modo che i delegati a
governare questo territorio in realtà non "tocchino mai palla",
in pratica delegittimandoli".
"In aula dobbiamo eleggere in base alle indicazioni del nostro
gruppo politico, nessun altro può decidere per noi - aggiunge
il coordinatore del Pd nel XIII municipio, Giuliano Droghei - La
commissione Decentramento è stata in pratica affidata
all'opposizione per garantirne la trasparenza e il controllo,
quindi noi non dobbiamo ascoltare le idee o le indicazioni di
nessun altro. Ribadiamo che Paltoni, che ha ricoperto finora il
ruolo di presidente della commissione decentramento, per noi già
rappresenta la scelta migliore".
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