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martedì 26 ottobre 2010

Malagò e i suoi fratelli - 1a puntata

Dopo “i titoli di coda, i ringraziamenti e i saluti” dello sciocchezzario vario e telecomandato su internet e sui quotidiani nazionali da parte di perfetti incompetenti, apriamo il capitolo delle cose serie sulla telenovela “Malagò e i suoi fratelli”.

Non sappiamo se Malagò abbia fratelli carnali (e non ci interessa), di certo sappiamo che ne ha molti ‘acquisiti’, e di questi vogliamo parlare.

Ben due delibere della Giunta del Comune di Roma (la 196 del 30 giugno 2010 e la 290 del 22 settembre 2010) vengono partorite per salvare l'Aquaniene di Giovanni Malagò, esattamente dopo un anno dai Mondiali di Nuoto Roma 2009. Due delibere fatte alla ‘meno peggio’ (per essere gentili) che occultano quella del Consiglio Comunale nr.85 del 21 maggio 2007, l'unica che doveva regolamentare l'approvazione del piano delle opere e degli interventi previsti per lo svolgimento dei Mondiali di Nuoto Roma '09. Nella delibera n°85 infatti si subordinava l'autorizzazione degli interventi proposti da soggetti pubblici o privati alla sottoscrizione di atto d'obbligo di ultimazione dei lavori, collaudo degli stessi e omologazione da parte della Federazione Italiana Nuoto, entro il 31 marzo 2009. In altre parole, gli impianti dovevano essere pronti almeno 3 mesi prima del Grande Evento, fissato per il 18 luglio 2009. Che senso avrebbe avuto infatti fare delle piscine per i Mondiali a gare iniziate ? In fondo con 4 anni di anticipo e l'impiego della Protezione Civile, dotata di poteri e fondi straordinari, il problema delle lungaggini burocratiche avrebbe dovuto essere risolto. Invece non è stato così. Giovanni Malagò (ma non solo lui) ha potuto fare per l’Aquaniene come meglio gli è parso, grazie alla benevola compiacenza del Sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Le date parlano chiaro: il collaudo statico è stato depositato il 4 agosto 2009, cioè ben 5 mesi dopo, mentre il collaudo tecnico-amministrativo è addirittura del 24 febbraio 2010, cioè un anno dopo ! Ora, se, come sostiene il Comune di Roma, l'Aquaniene è un impianto pubblico, questi due episodi sono ancora più gravi perché i collaudi prevedono l'esame, le verifiche e le prove necessarie ad accertare la rispondenza tecnica delle opere eseguite alle prescrizioni del progetto e del contratto e delle eventuali perizie di variante approvate prima dell’impiego della struttura per i Mondiali di Nuoto, che però si sono tenuti a Luglio 2009.

Sempre studiando le carte, risulta anche che i progetti dell'Aquaniene sono pervenuti con fortissimo ritardo al Comune di Roma: il progetto di realizzazione, ad esempio, il 12 aprile 2010; il progetto architettonico esecutivo il 4 maggio 2010; il progetto architettonico definitivo il 10 maggio 2010, tanto che il provvedimento di validazione del progetto è stato firmato dal Dipartimento Tutela Ambiente e del Verde – Promozione dello Sport il 4 giugno 2010, giusto in tempo per fare la prima delibera salva-Aquaniene del 30 giugno 2010. Quindi dopo i Mondiali di Nuoto !

A peggiorare le cose, le dichiarazioni dell'avvocato Carlo Longari, legale di Giovanni Malagò, che ha dichiarato che il certificato di agibilità dell'Aquaniene è stato protocollato il 28 dicembre 2009 dal Comune di Roma. Lui stesso ricorda come il d.P.R. 380 del 2001 (Testo Unico per l'Edilizia) stabilisca che, decorsi 60 giorni, si forma il silenzio-assenso, ma dimentica che la richiesta deve essere presentata, in carta bollata, al Sindaco entro 15 giorni dall’ultimazione dei lavori. Ciò vuole dire che i lavori dell'Aquaniene sono terminati almeno il 14 dicembre 2009, cioè 8 mesi dopo quanto previsto dalla Delibera nr.85 !

Vale la pena ricordare, a chi lo ignora, che il rilascio del certificato serve ad attestare che sono state rispettate tutte le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto disposto dalla normativa vigente.

Insomma, sempre secondo la delibera n°85, all'Aquaniene dovrebbe essere ritirata la concessione, soprattutto ora che Alemanno lo ha dichiarato impianto pubblico. Tutte queste irregolarità, se le avesse compiute un semplice cittadino, avrebbero comportato l'immediato sequestro del cantiere, invece Giovanni Malagò ci ha costruito dentro pure un ristorante, dove Giovedì 21 ottobre alle 19:30 si è svolta una 'bicchierata' per il dissequestro dell'impianto. Chissà se c'erano Letta ed Alemanno.

Cronologia:

31 marzo 2009 - consegna impianti

04 agosto 2009 - collaudo statico

14 dicembre 2009 - fine lavori

28 dicembre 2009 - protocollo certificato di agibilità

24 febbraio 2010 - collaudo tecnico-amministrativo

12 aprile 2010 - progetto di realizzazione

04 maggio 2010 - progetto architettonico esecutivo

10 maggio 2010 - progetto architettonico definitivo

04 giugno 2010 - validazione del progetto da parte del Comune

30 giugno 2010 - prima delibera salva-Aquaniene

martedì 5 ottobre 2010

Aquaniene, Corbucci-de Jesus: "Sequestro per mancato rispetto delle clausole di concessione del terreno"

"Le motivazioni delle sentenza del Riesame con cui è stata respinta la richiesta di dissequestro del circolo sportivo Aquaniene, nonostante l'ennesime delibera salva-abusi di Alemanno, confermano come la concessione temporanea del terreno comunale su cui è sorto l'impianto fosse subordinata ad alcune clausole che non sono state rispettate" lo dichiarano in una nota Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV Municipio e Paula de Jesus, urbanista del Partito Democratico. "Vale la pena di ricordare la storia dell'Aquaniene" spiega Paula de Jesus "con delibera della Giunta Comunale n. 330 del 18 luglio 2007, il Comune di Roma ha concesso alla A.S.D. Circolo Canottieri Aniene l'area già denominata "Palaparioli" sita nel Municipio Roma II, per la realizzazione di un impianto natatorio funzionale per i Mondiali di Nuoto del 2009, su esplicita richiesta del Commissario Delegato avvenuta in data 12 giugno 2007, in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. 85/2007 del 21 Maggio 2007 con cui si dava inizio all’avventura dei Mondiali di Nuoto ’09 a Roma. Con verbale del 6 agosto 2007 prot. n. 30437 del 7 agosto 2007, si è proceduto alla consegna provvisoria delle aree"."La concessione temporanea del terreno era subordinata ad alcune condizioni" continua Riccardo Corbucci "l'accertamento in merito al vincolo della compatibilità ambientale P.T.P. n. 15/8 "Valle del Tevere", l'espletamento della Conferenza di Servizi, finalizzata alla validazione del progetto esecutivo, la perfetta rispondenza dei requisiti richiesti nella delibera n. 85/2007. Quest'ultima, in particolare, richiedeva tassativamente l'acquisizione di atto d'obbligo di ultimazione dei lavori, collaudo degli stessi e omologazione da parte della Federazione Italiana Nuoto entro il 31 marzo 2009". "Come rilevato anche dalla magistratura, la realizzazione dell’impianto dell’ Aquaniene non ha soddisfatto tutti questi requisiti. Infatti, l'area dove sorge l’impianto natatorio è, tutt’oggi, sottoposta a vincolo ambientale; l'inaugurazione dell'impianto è avvenuta il 24 aprile 2009 con gli impianti ancora non funzionanti, visto che l'apertura al pubblico è avvenuta, e solo parzialmente, sei mesi dopo" continuano Corbucci e De Jesus "sicuramente però non il 31 Marzo, come richiesto dalla delibera 85/2007. Persino la validazione dei progetti esecutivi (ai sensi ex art.47 del DPR 554/99) è avvenuta solo il 4 giugno 2010, cioè oltre un anno dalla fine dei Mondiali di Nuoto, da parte del Dipartimento Tutela Ambiente e Verde - Promozione dello Sport (prot. n.2725)". "Si potrebbe poi aggiungere che su un terreno pubblico si esercitano attività commerciali che non sembrano avere alcuna funzione pubblica" continuano i due esponenti del PD "al contrario di quanto avveniva con il Palaparioli che era uno spazio espositivo fino al 2007, costituito da una elegante e funzionale tendostruttura di circa mq. 5.000, circondata dal verde, in grado di ospitare Fiere, Mostre ed Eventi di medie dimensioni, nonché convegni e convention. Un vero e proprio spazio pubblico di cui oggi sentiamo profonda nostalgia e che aveva una funzione pubblica assai diversa del pur bellissimo e tecnologico impianto dell'Aquaniene".

domenica 26 settembre 2010

Aquaniene, Corbucci-de Jesus: "Riesame non si è fatto impressionare da testimonial sportivi e politici"

"Il tribunale del riesame ha rigettato la richiesta di dissequestro del circolo sportivo presentata dai legali dell'Aquaniene. Non sono servite quindi la manifestazione degli atleti con testimonial le medaglie d'oro del nuoto e l'ennesima memoria di giunta salva-abusi approvata l'ultimo giorno utile dalla giunta Alemanno" lo dichiarano Riccardo Corbucci, vicepresidente del consiglio del IV municipio e Paula de Jesus urbanista e firmataria del ricorso al Tar contro le delibere salva-abusi. "La giustizia deve poter fare il suo corso. L'amministrazione Alemanno ha dimostrato di non voler risolvere i problemi, preferendo generiche delibere salva-abusi in spregio ai milioni di euro di oneri concessori che il Comune di Roma avrebbe dovuto incassare dagli impianti sportivi" spiega Corbucci "sugli impianti pubblici sosteniamo con convinzione l'azione alla Corte dei Conti già preannunciata dal WWF. Augurandoci che venga sostenuta da tutte le associazioni ambientaliste". "Non c'è nulla di pubblico in impianti destinati a pochi privilegiati che applica tariffe elevatissime" continua Paula de Jesus "per noi le opere pubbliche sono quelle destinate a tutti i cittadini con tariffe agevolate, progetti di integrazione, collaudi in regola e soprattutto il rispetto delle norme vigenti".

venerdì 24 settembre 2010

Aquaniene, PD: "ricorreremo al Tar anche contro nuova delibera salva abusi"

“Apprendiamo, secondo quanto riferisce l’ApCom, che ieri sera c’è stata l’ennesima vergognosa delibera di giunta per salvare il circolo Aquaniene e gli impianti posti sotto sequestro dall'azione della magistratura” lo dichiarano in una nota Riccardo Corbucci e Paula de Jesus, esponenti del PD e fra i proponenti del Ricorso al Tar contro le precedenti ordinanze e delibere salva-abusi varate da Alemanno e Berlusconi.“Nell'atto promulgato dal Campidoglio si approva, con effetto ora per allora, il progetto esecutivo presentato dall'Aquaniene. Per questa ragione ci vedremo costretti a ricorrere nuovamente al TAR del Lazio contro l’ennesima delibera che ha come unico scopo quello di sanare gli abusi senza far sborsare un euro di oneri concessori. Augurandoci che questa volta l'esito possa essere positivo vista anche la promozione di Pasquale De Lise” continua Silvia Di Stefano, coordinatrice del circolo Pd Settebagni dove è sorto il Salaria Sport Village e fra i firmatari del primo ricorso al Tar.“Siamo al ridicolo. Non si è mai visto che una delibera che nessuno ha ancora visionato, sia invece in mano ai legali del circolo Aquaniene, depositata al tribunale del riesame l'ultimo giorno utile” continua Riccardo Corbucci, vicepresidente del Consiglio del IV Municipio “secondo quanto si apprende dalle agenzie, la delibera chiede "di riservare analogo provvedimento per altri quattro impianti natatori pubblici". Noi continuiamo ad augurarci che alla magistratura sia consentito di fare il proprio lavoro fino in fondo, accertando tutte le responsabilità, anche quelle enormi della politica".

domenica 25 luglio 2010

Mondiali di Nuoto, Corbucci-De Jesus (Pd): "presenteremo ricorso al Tar contro delibera salva-abusi"

“Presenteremo ricorso al Tar del Lazio contro la delibera del 30 giugno 2010 del Sindaco Gianni Alemanno. Il Comune di Roma deve recuperare più di 30 milioni di euro dagli impianti abusivi sorti per i Mondiali di Nuoto Roma '09, sequestrati dalla Procura di Roma ad Ottobre 2009 e rilasciati su intercessione di Alemanno, per pubblica utilità, fino al 30 Giugno 2010” – lo dichiara in una nota Riccardo Corbucci (PD), vicepresidente del IV Municipio – “Gli impianti sono però ad oggi tutti funzionanti e non hanno versato ancora un centesimo di quanto dovuto. Quasi tutti ospitano ristoranti, ludoteche, centri di benessere e asili nido convenzionati, ma anche palestre e campi da calcetto che nulla hanno a che fare con il nuoto, ma che incassano soldi. Ricordiamo che in tutta Italia la Legge stabilisce che ogni nuova costruzione debba pagare degli 'oneri concessori' a vantaggio di opere di pubblica utilità come strade e scuole. Recentemente, questi soldi vengono invece deviati dal Comune di Roma nel bilancio ordinario. Come può allora un Comune di Roma, con le casse ormai vuote, rinunciare a 30 milioni di euro, addirittura facendo appositamente una delibera di giunta proprio il 30 giugno per regolarizzare il 'non pagamento'?”
“Ci troviamo di fronte alla solita squallida storia dei favori alla casta” – spiega Paula de Jesus (PD), urbanista di LabUr – “Per adesso sono solo 5 su 17 gli impianti privilegiati, per gli altri 12 lo stesso Alemanno ha detto 'che sta provvedendo', ma basta vedere chi c'è dietro a questi impianti sportivi: Circolo Canottieri Aniene, Presidente G. Malagò; Roma Team Sport, Maurizio Perazzolo, Presidente della Commissione Lavoro della Regione Lazio; Bruno Campanile, rappresentante legale di Sport 2000, di recente nominato direttore dell'Ufficio Promozione Sportiva e Gestione Impianti del Comune di Roma, lo stesso ufficio che ha proposto la delibera di giunta per non pagare gli oneri concessori; Sport Club Roma 70 legato a Paolo Barelli, Presidente FIN, che ha avuto delle quote fino a Giugno 2001; Polisportiva Città Futura, di cui Nando Bonessio, Presidente Verdi Regione Lazio, è socio fondatore. Proprio quest'ultimo circolo, all'indomani della delibera di giunta, ha chiesto a gran voce il dissequestro degli impianti, negato dalla Procura di Roma che ha chiamato il 22 Luglio Alemanno per spiegazioni. La risposta del Sindaco di Roma ? "... tutti gli atti adottati dalla nostra Amministrazione sono ispirati dalla valutazione della natura pubblica delle opere eseguite e del conseguente interesse della città al mantenimento delle spese".
“Secondo Alemanno, non solo i cittadini romani non vedranno i 30 milioni di euro e mai nuoteranno nelle piscine, per esempio del Circolo Canottieri Aniene, ma in più dovranno sborsare altri soldi per mantenerle. Nel frattempo, Alemmanno e la Polverini stanno preparando la sanatoria per gli altri 12 impianti per cui la Procura ha disposto verifiche sull'impatto ambientale” conclude Corbucci.

domenica 21 febbraio 2010

Polverini fa campagna elettorale in un impianto dichiarato abusivo.

Malgrado lo scandalo dei Mondiali di Nuoto, la Polverini ed Alemanno incontrano gli elettori nell’impianto sportivo “Babel”, sorto per i Mondiali di Nuoto, sequestrato ad ottobre dalla Procura di Roma, per parlare di risanamento delle “periferie romane”.

"E' inaccettabile che con un procedimento penale ancora in corso ed in assenza di una sanatoria amministrativa, la Polverini ed Alemanno scelgano un impianto sequestrato per abusi edilizi, come quello di Babel all’Infernetto, per fare campagna elettorale”. Queste le dure parole di Paula de Jesus, urbanista. Neanche l'ultima puntata di Annozero, incentrata anche sul legame tra Protezione Civile e Mondiali di Nuoto, ha consigliato prudenza. Ma questo non è il solo controsenso. L'Infernetto è stato deturpato in questi giorni dall'affissione selvaggia (e abusiva) di migliaia di manifesti inneggianti all'incontro. "Questa è una seconda vergogna. Ma come ? Non è stato proprio Alemanno che ha dichiarato in questi giorni una strategia a tutela del decoro urbano per la città di Roma ? Chi sono i residenti dell'Infernetto, cittadini di serie B ? Con che coraggio viene a fare promesse elettorali se questi sono i presupposti ?". Ricordiamo che l'impianto Babel all'Infernetto ha violato diversi vincoli, tra cui quelli regionali paesaggistici (tutto l'impianto è completamente a ridosso del confine della Tenuta Presidenziale di Castelporziano, senza osservare la fascia di rispetto imposta invece alle case dei residenti). "Siamo a conoscenza - conclude la de Jesus - di forti spaccature anche dentro la PdL su questa iniziativa. Forse che la scelta di Babel da parte della Polverini in campagna elettorale vuole significare che qualora venisse eletta garantirà anche la sanatoria regionale ?" Partecipano all'incontro anche il Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Roma, Marco Di Cosimo, nonché tutta la giunta di centro destra del XIII Municipio. Non a caso i proprietari di Babel sono molto vicini al Presidente del Municipio, Giacomo Vizzani, tanto da aver ottenuto negli ultimi due mesi l'autorizzazione ad aprire un ristorante ed un asilo nido convenzionato con il Comune all'interno della struttura, non previsti sul piano esigenziale della FIN presentato per i Mondiali di Nuoto.

sabato 13 febbraio 2010

Mondiali di Nuoto '09: si aprono asili e ristoranti negli impianti abusivi.

Giovedì 11 febbraio, in conferenza stampa, l’Ass. alla Scuola per il XIII Municipio, Lodovico Pace, ha annunciato 13 nuovi asili nido convenzionati, tra cui spicca il nido “L’Aurora”, in via T. Traetta 70 all’Infernetto nel centro sportivo Babel, coinvolto nello scandalo degli abusi edilizi per i Mondiali di Nuoto Roma ‘09. Babel è stato sequestrato lo scorso ottobre per mancanza di concessione edilizia e per aver violato numerosi vincoli, tra cui quello di essere stato costruito interamente dentro i 150 m di rispetto dal fosso del confine (vincolo regionale), che segna il limite della tenuta presidenziale di Castel Porziano. L’autorizzazione a costruire era stata data dal Commissario Delegato ai Mondiali di Nuoto C. Rinaldi, che insieme a Balducci sono indagati per abusivismo edilizio.
Subito dopo il sequestro che ha coinvolto 15 circoli romani, l’Ass. all’Urbanistica, M. Corsini, si è precipitato dal PM Sergio Colaiocco chiedendo il dissequestro per "motivi sociali", che è stato concesso a patto che il Comune di Roma rediga, massimo entro il 30 Giugno 2010, una sanatoria ad hoc per gli impianti abusivi, un condono a tutti gli effetti, tramite concessione edilizia ora per allora. Comunque, l’eventuale reato penale non potrà essere cancellato dalla sanatoria amministrativa perché il Comune di Roma non può sostituirsi ad un tribunale. Così come il Comune di Roma non potrà sanare gli eventuali vincoli regionali violati.
Tutti gli impianti dunque da Ottobre 2009 sono “congelati” e quindi risulta davvero singolare che all’interno di Babel siano nel frattempo sorti un asilo convenzionato e un ristorante della Cookking S.r.l. Per evitare di fare l’ennesimo esposto alla Procura, chiederemo spiegazioni all’Ass. Pace, ma soprattutto al Presidente del XIII Municipio Vizzani, che ha sempre vantato stretti rapporti di amicizia con i proprietari del centro sportivo sorto all'Infernetto.

venerdì 12 febbraio 2010

Mondiali di Nuoto ’09: la beffa degli oneri concessori.

Non ne parla quasi più nessuno e chi lo fa spesso scrive cose inesatte. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulla questione del pagamento degli oneri concessori da parte degli impianti privati sorti per i Mondiali di Nuoto Roma ’09. Si tratta di una vera e propria beffa per i cittadini. L’anno scorso il PM Sergio Colaiocco ha disposto il sequestro di ben 15 impianti privati per mancanza di concessione edilizia e per la violazione di numerosi vincoli. E’ evidente che se non c’è una concessione edilizia, non c’è nemmeno il pagamento degli oneri concessori, che servirebbero per realizzare opere di urbanizzazione primaria e secondaria, come ad esempio strade, illuminazione, parcheggi, scuole. Il condizionale è d’obbligo perché di fatto sono anni che gli oneri concessori non sono più vincolati ad opere di urbanizzazione, ma finiscono nel calderone del bilancio comunale nelle spese ordinarie. Quando le casse languono tutto fa brodo. Il Comune dunque incassa, ma ai cittadini rimangono i disagi, se non addirittura la beffa quando, come nel caso di alcuni impianti, è stata proprio l’amministrazione comunale a pagare per l’asfaltatura e l’illuminazione. Insomma, i privati costruiscono abusivamente, non pagano gli oneri concessori e i cittadini si trasformano in un bancomat per i privati. Oltre al danno, la beffa.

Mentre si attende che vengano stabilite le regole del condono, così come concordato tra la Procura di Roma e il Comune, assistiamo a inaugurazioni di ristoranti ed asili nido convenzionati negli impianti abusivi. I privati fanno cassa, ma di opere di urbanizzazione nemmeno l’ombra.
E’ necessario non dimenticare che l’Ass. all’Urbanistica, M. Corsini, si è precipitato dal PM Sergio Colaiocco chiedendo il dissequestro per "motivi sociali", concesso sotto la clausola che il Comune di Roma rediga, massimo entro il 30 Giugno 2010, una sanatoria ad hoc per gli impianti abusivi, un condono a tutti gli effetti tramite concessione edilizia ora per allora. Comunque, l’eventuale reato penale non potrà essere cancellato dalla sanatoria amministrativa, così come il Comune di Roma non potrà sanare gli eventuali vincoli regionali violati. Una volta stabilite le regole ogni impianto dovrà fare la richiesta di condono. Il Comune verificherà la loro correttezza e quindi saranno quantificati gli oneri concessori dovuti.
Gli oneri dunque non possono essere pagati se non viene accolta la richiesta di sanatoria che è possibile solo quando ne verranno stabilite le regole che attualmente non ci sono.
Se il 30 giugno l’Ass. Corsini non mette a posto le cose, gli impianti torneranno sotto sequestro.
Chi millanta di aver pagato non può dunque averlo fatto perché senza concessione edilizia la quantificazione degli oneri non c’è. Ci sono solo due possibilità di esenzione dal pagamento degli oneri concessori: se si tratta di opera pubblica o di strutture che un ente pubblico chiede al privato di realizzare per un fine pubblico. Qualcuno forse vi si appellerà, soprattutto i furbetti, quelli cioè che hanno fatto tutta la moina pubblicitaria sul fatto che ospitassero gli atleti per gli allenamenti nei loro impianti sorti per i Mondiali di Nuoto, anche quando non era vero. Sarà, con buona probabilità, proprio il caso dell’impianto di Giovanni Malagò, presidente della Canottieri Aniene nonché presidente del Comitato Organizzatore dei Mondiali di Nuoto Roma ’09. Aveva promesso che la nazionale americana con Phelps sarebbe stata ospitata da lui. In realtà sono andati a Riccione.

sabato 10 ottobre 2009

Mondiali di Nuoto: Peras-solo o Peras-sola ?


Su Facebook accade anche questo. La diretta, minuto per minuto, di un finto psicodramma. Un imprenditore locale, che si vanta di essere brillante e di successo, non riesce nemmeno ad inscenare una protesta originale, e come nella moda del momento in stile Cobas, sale sul tetto del suo impianto sportivo sorto per i Mondiali di Nuoto 09, in un pomeriggio assolato, minacciando di gettarsi se non tolgono i sigilli posti a sequestro della struttura ritenuta abusiva dalla Procura.
L’avvenimento di ordinaria volgarità morale non meriterebbe nemmeno di essere raccontato se non fosse che, di fronte ad una simile tragedia greca 'de noantri', l'unica cosa possibile da fare, per non cadere nello sconforto, è quella di riderci su.
Buon divertimento !

Ore 14:46

- CCE13: Tana della Procura a Maurizio Perazzolo per l’impianto al Torrino: sul cornicione con un megafono minaccia di buttarsi giù se entro le 15 non arriva qualcuno.

- Andrea: Io non posso...ho il "corso di recuperatore e lucidatore di marmitte Proma anni '80".
- Vittorio: Anch’io. Non posso proprio mancare.
- Paola: Io non posso perché devo stirare e comunque anche se potessi andrei lì per bloccare le strade, così sarei certa che nessuno riesca ad arrivare. Patetico !
- Marco: io non posso ho le cose mie.
- Simone: No, davvero. Tra l'altro ho pure il gomito attaccato al ginocchio e la testa ancora nel sacchetto.
- Alberto: Io non posso perché devo riparare ai vuoti che questi maledetti politici lasciano nelle casse dello stato!
- Dario: Io non posso. Mi sto allenando nella piscina comunale, quella che costa ¼ di quello che chiede Perazzolo.
- Giorgia: Io neanche. Questi psicodrammi mi fanno piangere e mi si sbava il trucco.
- Fernando: Chi è che si vuole buttare giù ??? Quello che è titolare anche del centro sportivo ‘Le Cupole’ ad Acilia ? L’amico di Barelli ?
- Clemente: Sì, il trombato politico delle ultime elezioni. Quello che non si è capito come abbia potuto ottenere un terreno comunale (con quale bando poi ?) per costruirci una foresteria che nel frattempo è triplicata rispetto al progetto originale e aggiungere una ulteriore piscina, una piazza d’armi come palestra, ristoranti ecc. ecc.
- Simona: sono le 15.07 si sarà buttato ...
- Franz: Ahahahahaahah!
- Viola: i giornalisti presenti sul posto al telefono mi riferiscono che ancora no. Svetta con un megafono urlando “più sport meno burocrazia”. Ha portato una cinquantina di sfigati, tra amici e manovalanza irregolare e regolare, che manifestano con striscioni. Strano ... la celere non c'è. Quella viene solo ad Ostia. Patetico davvero. Tutto perché si deve fare pubblicità per la candidatura alle prossime regionali.
- Stefano: un pagliaccio
- Pasquale: Vogliamo anche aggiungere che non si capisce come uno come lui possa aver tirato fuori dal portafoglio 20 milioni di euro ? Se vado in banca a chiedere un prestito di 5.000 euro devo mettere a garanzia casa mia per 25.000 !!!! Ma la finanza da questi lo fa mai un controllo ?
- Adriano: senza parlare del mutuo agevolato dell’Istituto di Credito Sportivo che ha preso Perazzolo con i nostri soldi …
- Sandro: Anch’io sono capace di fare l’imprenditore senza rischio d’impresa quando ho il potente di turno che mi para le chiappe e i soldi pubblici !
- Adriano: è il complesso di inferiorità nei confronti degli Agnelli !!! ahahahhahah
- Sandro: Perazzolo chiederà allora la rottamazione delle piscine ???
- Fulvio: No, chiederà lo ‘scudo pisciale’.
- Viola: (in diretta telefonica) Perazzolo: "Noi con Repubblica non parliamo", a Liberazione "siete degli infami !" I giornalisti ridono.
- Vittorio: Qualcuno gli spiegasse che anche se è un terreno comunale gli oneri concessori li DEVE pagare !!!
- Viola: (in diretta telefonica) Perazzolo al megafono: "Il prefetto ci levi i sigilli"
- Norma: Va di moda imitare lo psiconano. Fra poco urlerà che è perseguitato dalla giustizia! Ma non è lui quello che ha in corso il vaglio della Commissione di Appello Nazionale della FIDIS per presunte irregolarità nella sua elezione e che ha una causa civile presentata dell’ex presidente eletto in febbraio Gibertini ? Ah sì, è proprio lui. Però …
- Tonino: più che i sigilli alla struttura gli dovrebbero sigillare la bocca per le idiozie che strilla.
- Viola: (in diretta telefonica) E’ uscita una tizia dal centro sportivo, rivolgendosi agli extra-comunitari che sfilano con i cartelli e che non parlano nemmeno l'italiano gli ha detto "Attraversate la strada e fate quello che vi dico perché vi abbiamo pagato la giornata !!! E urlate quello che dice Perazzolo al megafono", ma è un fallimento perché parlano solo rumeno ahahahahhahaha La gente si sta sganasciando dalle risate.
- Andrea: Allora non sono dipendenti ahahahha un consiglio: "mangiare" si traduce "mangieria"..
- Adriano: E' stato dichiarato che in tutti gli impianti sottoposti a sequestro ci saranno manifestazioni di protesta ahahahhah protesta contro la Procura. La manifestazione degli abusivi contro la legalità ahahahhahah
- Viola: (in diretta telefonica) Perazzolo stufo di gridare, e particolarmente nervoso perché non arriva nessuno che conti, ha lasciato il cornicione e mollato il megafono ad un altro. :-)))))))))
- Pasquale: Peccato. Sarebbe stata una splendida notizia per la nera.
- Luca: In effetti fa bene Perazzolo a gridare ai giornalisti di Repubblica e Liberazione che sono tutti comunisti, proprio oggi, che si ricordano i 40 anni della morte del medico argentino, Ernesto Guevara de la Serna detto il 'Che', assassinato il 9 Ottobre del 1967 dai soldati del dittatore Barrientos.
- Sonia: Va in onda la saga: da Burlesconi a Pagliacciolo.
- Viola: (in diretta telefonica) Nel frattempo, sotto lo zero9 (è il nome dell’impianto dei mondiali di nuoto di Perazzolo) è arrivato pare ‘su richiesta’ un pullmino con dei bambini che dovevano giocare a pallanuoto. Personale del centro fermano le auto per strada dicendo:" Signora dove manderà suo figlio in piscina?"
- Dario: dove mando i bambini non lo so, ma dove ci mando Perazzolo lo so benissimo
- Viola: (in diretta telefonica) Ai rumeni sono state distribuite le magliette di zero9 perché le indossino:-))))))))))
- Adriana: Mio Dio come siamo caduti in basso ! Ma contro chi vorrebbero manifestare questi rumeni telecomandati ???
- Luca: non l’hanno capito manco loro ...una cosa è certa, manifestano da soli ...
- Dario: ma scusate, i rumeni sarebbero i 70 dipendenti di Perazzolo ????
- Andrea: Allora ? Si è buttato? Ha mollato ? Ed ora cosa ne faccio del cappellino nero con la veletta a tono ? Chiederò il risarcimento dei danni morali e materiali !
- Paola: Pare che stia minacciando il suicidio sul cornicione di Città Futura un altro gestore indagato, un impianto sorto sempre lì vicino.
– Alberto: Quello è un altro che non si butta perché la piscina non è nemmeno finita. Poraccio.
- Marinella: Ma non servivano per i Mondiali ? Qualcuno gli ricordi che sono finiti da 2 mesi !!!
- Pasquale: Allova c'aveva caldo..eva pev quello, ha visto che nun c'eva l'acqua.
- Adriano: Questo sbraita perché i fornitori hanno paura di non essere pagati! Con il sequestro gli hanno messo i cordoni sul conto !!!
- Viola: (in diretta telefonica) Perazzolo è tornato sul cornicione, ma non c'è più nessuno per strada:-)))))))
- Stefano: Ahahahah !!! Peras-SOLO !!!!
- Roberto: agli iscritti al centro sportivo ha tirato una Peras-SOLA ahahhahahha