Era il 27 ottobre 2017: la Sindaca Raggi e
l'ex Assessore Pinuccia Montanari presentavano al Porto di Ostia un
progetto di "riqualificazione del Lungomare", che in realtà era
un'operazione di decoro, con queste parole: "Nuova vegetazione, più
ombra, spazio alla pista ciclabile". Costo del progetto, con supercazzola
di architetti paesaggisti, 250 mila euro e prevedeva «il ripristino
delle famose vele, che sono state tolte lasciando solo i pali, riqualificazione
delle panchine, la piantumazione di nuove specie arbustive in coerenza
con la macchia mediterranea, rifacimento della pavimentazione» e poi
«Giù il lungomuro presto» e poi il Pua, il Piano di utilizzo degli
arenili «A breve, tra pochi giorni approveremo il Pua, che è il progetto
di riqualificazione vera (!!!) del lungomare». A gennaio 2018 (dopo
solo poco più di 2 mesi) le piante erano tutte morte. 250mila euro
buttati.
15/4/2019, cosa è stato fatto delle promesse è sotto gli
occhi di tutti, ma questa volta il progetto di eliminare la vera (questa
sì) macchia mediterranea viva e vegeta per sostiturla non si sa bene
con cosa non si conosce e non solo quello. Ad maiora.
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