giovedì 13 ottobre 2011

Piani di Zona, quando il PD farebbe meglio a tacere

Dei Piani di Zona del II P.E.E.P. a Roma scriverò nei prossimi giorni un editoriale prettamente urbanistico. Nel frattempo però godetevi questo comunicato stampa del Comitato Civico 2013. Scoprirete che (anche) per il PD esistono cittadini di serie A e di serie B e quartieri di serie A e di serie B.



XIII Municipio, Piani di Zona: il PD locale taccia.

Il 12 ottobre, presso il XIII Municipio, si è tenuto il secondo incontro del processo partecipativo sui Piani di Zona C10-Malafede (dietro le Terrazze del Presidente, sulla via di Acilia) e B36-Acilia/Saline (su via A.Chigi, zona Stagni). Entrambi fanno parte dei 20 Piani di Zona scelti tra i 36 del II P.E.E.P. (l'edilizia economico popolare, nota come '167'), aree del Comune di Roma edificate sotto le giunte di centro-sinistra e da completare. Ebbene, ancora oggi nessuno dei due ha le opere di urbanizzazione previste (strade, scuole, etc.). Al contrario, tutti gli edifici residenziali sono stati completati. Nessuno però spiega dove sono finiti quasi 10 milioni di euro previsti per tali opere né partecipano alle riunioni i vecchi comitati di quartiere che a quei tempi fiancheggiarono le cooperative nel promuoverne l'attività edilizia. Assistiamo invece allo sfogatoio di cittadini arrabbiati che forse non si accorgono della presenza dei vecchi politici locali di allora, anch'essi schierati ad inveire contro l'amministrazione Alemanno, in un processo partecipativo riservato ai cittadini. Premesso che esisterebbero altri modi per finanziare le opere mancanti (oltre quello oggi proposto di costruire nuovi comparti residenziali dentro quelle aree), siamo allibiti che personaggi come ad esempio Andrea Storri, attuale segretario del PD XIII, contestino tale manovra, dopo che hanno vantato come un loro successo un’operazione analoga all’Infernetto pochi mesi fa, con tanto di manifesti. Parliamo delle densificazioni di ben tre 167 in un quartiere a cul-de-sac come l’Infernetto e con problemi di viabilità ben più gravi del quadrante Malafede.

Storri, dal 2006 al 2008 Presidente della Commissione Urbanistica e capogruppo del PD del XIII Municipio, dovrebbe infatti sapere che ogni 167 ha un costo per l’intera comunità dovuto essenzialmente a 3 voci: esproprio dei terreni (nei casi in oggetto, completato), opere di urbanizzazione primaria (ca. 740 €/mq) e secondaria (ca. 6.700 €/abitante). Ci spiegasse allora Storri che fino hanno fatto la decina di milioni di euro dei due Piani di Zona del XIII Municipio durante le due giunte comunali di Veltroni. Di fronte alla contestazione dei cittadini che lamentavano la carenza di servizi pubblici Storri ha gridato in aula municipale: "I servizi non funzionano, ma sono stati realizzati! Che volete!" oppure "Il verde pubblico c'è, ma è mantenuto male". Una difesa che non regge, visto che oltretutto Storri è uomo di Esterino Montino, attuale capogruppo del PD in Regione Lazio, che dal 1985 al 2001 è stato Consigliere al Comune di Roma, Presidente della Commissione lavori pubblici fino al 1994 e dal 1995 fino a gennaio 2001 Assessore ai Lavori Pubblici e attuazione degli strumenti urbanistici del Comune di Roma.

I politici hanno la memoria corta, il Comitato Civico 2013 no.

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