venerdì 23 settembre 2011

"In Stand We Trust", storia di 'pagodismo politico' sul Lungomare di Ostia

Pensavamo di essercene finalmente liberati e invece no. Sono ricomparsi come funghi nel luogo più importante di Ostia. Non c’è pace per il Pontile che dovrebbe far suo lo slogan “In stand we trust”. Dopo gli stand con la porchetta, quello per il consumo del narghilè, del tiro a segno, delle cineserie di ogni tipo e di chi più ne ha più ne metta, sono comparsi oggi quelli dei Verdi, dal titolo il “Sole in Festa” che durerà fino a domenica prossima. Dentro gli stand però ne entra poco di sole.

Ma non erano proprio loro a sostenere che il Lungomare di Ostia è un lungomuro per colpa degli stabilimenti balneari ? Forse avranno pensato che lo stand del vicino è sempre meno Verde. E cosa si inventano ? Si mettono davanti allo stabilimento Battistini così nessuno può accusarli di impedire la vista del mare. Una vera e propria genialata.

Per tutta l’estate si è fatto un gran parlare del “suk arabo” sul Pontile, tutti (politici ed associazioni di categoria) molto preoccupati del ‘cosa si vedesse’ più che del fatto che quello è uno spazio pubblico (massacrato da tutti), che sarebbe anche ora che lo si lasciasse in pace, soprattutto senza ‘pagodismi’ di varia natura e misura.

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