sabato 26 marzo 2011

Tor Bella Monaca: “Geometra e Chierichetto, quartiere perfetto”

“I problemi di Roma mi piace dividerli in due categorie: i problemi della necessità e i problemi della grandezza. Non si possono affrontare questi ultimi se i primi non siano stati risolti. I problemi della necessità sgorgano dallo sviluppo di Roma e si racchiudono in questo binomio: case e comunicazioni. I problemi della grandezza sono di altra specie: bisogna liberare dalle deturpazioni mediocri tutta Roma …” Queste le parole che B. Mussolini proclamò dal Campidoglio il 21 aprile 1924, che assomigliano in modo imbarazzante a quelle udite ieri nell’aula consiliare del VIII Municipio di Roma, da parte del Sindaco Alemanno, in occasione dell’assemblea partecipativa del “progetto di riqualificazione di Tor Bella Monaca”. Claque ben organizzata, in perfetto assetto da parata di regime, dalla scuola geometri ai preti delle parrocchie, dall’associazione di genitori a quella degli invalidi. Applaudono e osannano il Sindaco del futuro “miracolo a Torbella” per coprire i fischi, tra un distribuzioni di fogli tra il pubblico, con le istruzioni di ciò che devono dire, e una ‘grattatina’sotto banco del Presidente del Municipio VIII, M. Lorenzotti. L’aula è avvolta da striscioni contro il Sindaco dei centri sociali.

L’epopea inizia con l’Ass. all’Urbanistica M. Corsini, che definisce il progetto “ambizioso, utile, di grande respiro, di rivalutazione ambientale e sociale, a misura d’uomo, unico nel suo genere in Europa, perché a costo zero per l’amministrazione, il primo in Italia. Un ‘episodio’ – così lo definisce – che passerà alla storia. Dopo la decisione di Giunta del 16 Febbraio 2011, a breve sarà pronto il progetto preliminare e la Valutazione Ambientale Strategia, così da portare la delibera di densificazione in aula Giulio Cesare per l’estate ed espletare il bando di gara a fine anno”. Ma il culmine si raggiunge con un raggiante Sindaco che parla addirittura del “progetto del comparto R8 approvato in Giunta, su cui il Municipio VIII dovrà esprimere un suo parere, così come la Commissione Speciale, che vede la partecipazione di membri della maggioranza e dell’opposizione”. Alemanno, come fece Berlusconi, sventola il contratto sottoscritto con i cittadini di Tor Bella Monaca il 16 febbraio 2011, 12 punti di impegni di uomo d’onore. Peccato che le sciocchezze piovessero come nel periodo dei monsoni e l’improvvido Sindaco si improvvisa anche urbanista “Dobbiamo intenderci su cosa definiamo ‘verde’. Se il verde è un prato incolto, pericoloso, sporco, allora non è verde, è semplicemente un non-luogo e non serve. Meglio edificare. Già non riusciamo a gestire il parco di Villa Borghese”. Ma il Sindaco del miracolo a Torbella raggiunge l’apoteosi quando ribatte all’accusa di speculazione edilizia del consigliere PD, Daniele Grasso, e dei centri sociali: “Niente di più falso. I parametri economici sono così risicati, i margini così bassi, che probabilmente i costruttori non aderiranno al bando di gara, che rischia di andare deserto. Ma il progetto di Tor Bella Monaca è un progetto che si autopaga, per cui si farà comunque. L’appartamento che ora avete non vale niente. Quello che avrete invece lo potrete rivendere a buon prezzo. Ci sarà lavoro per voi e per i vostri figli”. E a completare il magnificat alemannino ci pensa l’Arch. Geusa, responsabile del procedimento “Ci sarà il prolungamento della metro dall’Anagnina, altezze degli edifici confrontabili con gli alberi e un sistema di rete di percorsi minimi che porteranno ad abbandonare l’auto a favore dei percorsi pedonali”. La sala è ormai semideserta quando inizia la reale fase partecipativa: la claque se ne va non appena Alemanno, terminato il suo intervento, abbandona la sala consiliare.

Una cosa giusta Alemanno l’ha detta: “Stiamo parlando di una cosa seria”. E’ talmente seria che a partire da oggi LabUr svelerà a puntate sul proprio sito (www.labur.eu) e su www.roma2013.org tutto lo sciocchezzario andato in onda ieri.

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