lunedì 5 luglio 2010

La piscina nel deserto.

Tutto pronto per il 20 giugno per i Campionati Italiani Master di Nuoto e Nuoto Sincronizzato 2010.
Tutto pronto ? I cittadini, a cui è negato l’accesso, non lo sanno, ma gli atleti di tutta Italia sì. Un assaggio dei commenti girati su Internet dal 10 Giugno.

“La FIN non solo non ha i soldi per coprire i 8.5 milioni di buco, ma nemmeno quelli per comprare le magliette per i nuotatori dei campionati italiani master. A pagare siamo sempre noi”, afferma una nuotatrice.
Dalle altre regioni d’Italia sono preoccupati: “Per raggiungere il Polo natatorio di Ostia o si è automuniti o si rischia di non potersi nemmeno muovere da lì”.
Le battute ironiche si sprecano. Da nord a sud tutti sanno che le piscine del Polo Natatorio sono inutilizzate.
“La FIN paga un canone ridicolo e per motivarne l’esistenza, chi meglio dei master da spennare?” – scrive un nuotatore - “Si saranno detti: “se non lo usiamo, ci accuseranno d’aver mangiato in occasione dei mondiali sprecando soldi dei contribuenti. Facciamo vedere che qualcosa si fa … e via, mandiamo i Master allo sbaraglio … in fondo sono sacrificabili””.
Qualcuno va in avanscoperta qualche giorno prima dell’inizio dei campionati e riporta notizie poco confortanti “Ma dove parcheggiamo?” Eh sì, perché i parcheggi non sono pronti. Le domande sono moltissime “Sarà omologato ?” Qualcuno, che la sa lunga, solleva il problema: “Tutte le strutture pubbliche di nuova costruzione o in ristrutturazione hanno bisogno di collaudi tecnici, funzionali e amministrativi, prima del rilascio di tutte le autorizzazioni (Vigili di Fuoco, ASL, ISPESL, ecc. ecc...). Tralasciando tutto quello che riguarda la parte burocratica/amministrativa, i collaudi tecnici necessitano del "loro" tempo affinché tutto funzioni regolarmente. Il cosiddetto "star-up" non si fa in 2 giorni. Speriamo davvero che siano partiti per tempo con questi collaudi e con la richiesta delle autorizzazioni.”


“Ma perché per arrivare lì devo prendere dall’aeroporto il Taxi o una macchina a noleggio se non voglio fare un’ora e mezza con i mezzi pubblici e 1km a piedi dalla stazione del trenino, quando l’aeroporto dista in linea d’aria 10 minuti ?”

E poi, risa sul fatto che i campionati italiani assoluti si svolgeranno in Agosto in vasca corta nella piscina coperta. Ma il pezzo forte deve ancora arrivare “Ci sono problemi di spogliatoi e cloraggio. I bagni non si capisce se sono aperti o chiusi. Forse c’è il pozzo, con catenella e puleggia. In compenso c’è il chioschetto della porchetta all’esterno del Polo Natatorio”.

Iniziano i Campionati e le “recensioni” su Internet sono al fulmicotone.
“Gadget riciclati, acqua ghiacciata, e non rientra nei canoni di standardizzazione per una manifestazione!! sia nella piscina interna che esterna. Ingresso lato opposto al mare (per andare allo stabilimento di fronte tocca fare quasi 1 km). Non si respirava il clima dei campionati italiani, era tutto un po’ dimesso. Le piastre funzionano male!!! Tempi un pelo improbabili”. Intorno all’impianto c'è il nulla, anzi la desolazione”.
Gli fanno eco altri atleti: “L'acqua era fredda, di malori che io sappia ce ne sono stati almeno due, 1 nei 400 sl uomini e 1 nei 200 fa donne”.
“E poi una pecca terribile: la zona della prechiamata. Un solo gazebo non è sufficiente, si sta troppo accalcati e c'è pure la gente che passa in mezzo”.
“La chiamata è piccola, affollata e caldissima...logisticamente messa malissimo! A batterie già formate tocca stare sotto il solleone”.
E proseguono: “Le tribune sono veramente assolate e la chiamata è veramente insufficiente! Buono lo squadrone di servizi e pulizie (ammazza, ma quanto costeranno?)..non c'è servizio ristorazione..il bar fuori è chiuso. E poi insopportabili le guardie in ogni angolo e la serie infinita di divieti (che lievitavano giorno dopo giorno)...ogni minuto c'era da litigare con uno diverso..molto maleducati e arroganti!”
Denuncia una atleta: “Si son sentite male troppe persone...un numero davvero oltre la media secondo me, per il troppo caldo sulle tribune e l’acqua troppo fredda. Non ho mai visto viaggiare tanto la barella ad una manifestazione... Il riciclo dei gadget dei mondiali roma 09, veramente triste”.

E ancora sulla guardiania: “Ma le domande tipo''che fai? Dove vai?'', manco in Israele ci martellavano così! ... non ci si poteva cambiare sulle tribune ... (se ho il costume sotto la maglia non posso sfilarmi la maglia??!!che è del Vaticano l'impianto???). Va bene, ok … non leviamoci le scarpe sulle tribune! Al bagno col costume in mano no … perché sennò ti cambiavi al bagno … scusa adottata dai controllori: 'non ci sono le chiavi e ti vedono' … quindi mentre caco mi puoi vedere, mentre mi metto un costume no???? … insomma facevano gli antipatici … perché?? Mancanza di assicurazione dell'impianto?? Per Raul Bova??? Boh ... e comunque ...fino a che non faccio nulla di male te a me la parola non me la devi rivolgere ...non mi puoi scassare la minchia perché passo in un posto dove non c'è scritto che non posso passare! Sono qui per divertirmi, ho pagato, non faccio nulla di male ...”
Altro esempio?
“Vialetto vuoto con una catenella e due passaggi laterali ... passiamo distrattamente perché chiacchieriamo tra il marciapiede e il paletto della catenella ...ormai oltre la catena la guardia ci dice di tornare indietro e fare il giro. Tornare indietro!!!!! … facendoci quindi passare un'altra volta sulla mattonella, in teoria pericolante (non vedo altri motivi al divieto!) … allora ... se sei una persona garbata e intelligente mi dovresti dire''ragazzi non dovevate passarci e non fatelo più'' (tra l'altro … non c'era scritto nulla e non sembrava ci fosse nulla di strano/pericoloso/non calpestabile … inoltre, se lui deve fungere da divieto-parlante invece di guardare i culi fermaci prima!!!) al ché, se me lo dici in questi termini, ti chiedo anche scusa ... ma non mi fai tornare indietro … non sono una bestia da circo e non sei lì ad insegnarmi tu l'educazione... che esagerati … e in vaschina piccola ho visto sfiorare la rissa più volte ... insomma..facce tirate da fascio..”.

Si apre poi la disputa se sia meglio Ostia o Riccione: “Ostia batte Riccione? eh nooo, Riccione resta Riccione, 2 vasche da 50 in funzione, impianto dalle grandi potenzialità, dentro/fuori, località ad alta ricettività e prezzi più abordabili di quelli romani, ‘spiaggette a go-go’. Ostia, una cattedrale nel deserto ... i dintorni non sono certo curati ... mancano spazi ombra, dove appendere gli asciugamani in doccia ...al bar era da paura....il caos regnava sovrano, ma ci è stato detto che era normale … per me non lo era affatto”.
Le lamentele sembrano un fiume in piena: “Devono completare e riaggiustare le parti già finite (vedi bagni scassettati e senza chiavi)”.
“La chiamata è fatta nel posto sbagliato con tutto lo spazio a disposizione al di fuori della recinzione di vetro. Chilometri per fare i due metri per entrare nella vasca di riscaldamento perché dotata di un unico e non motivato ingresso”

E ancora: “Troppo cemento, poca ombra, pochi spazi vivibili ...c'era gente (io per primo) abbrasati sui muri in cerca di spicchi d'ombra. Percorsi obbligati troppo arzigogolati per andare da un sito all'altro. Camera di chiamata tipo Metro A, fermata di Giulio Agricola alle 8:00 di mattina ..."scusa, scenni alla prossima?”, piccola e ubicata nell'accesso alla tribuna principale. E pensare che hanno predisposto un allegato specifico per i trofei al fine di garantirne la qualità!”.


E sulle guardie: “Rompevano il cazzo , punto! avevano la divisa: facevano prepotenze”.
E aggiunge un altro nuotatore: “Ho sentito dire che fosse per ragioni di "assicurazione".. i tesserati godevano dell'assicurazione FIN... ma a causa delle condizioni che gravano sull'impianto, nessun altro sarebbe stato coperto.


Gli fa eco una nuotatrice: “Tutte cose insensate: giri infiniti per far 20 metri, vietato cambiarsi sugli spalti vietato cambiarsi nei bagni? ragazzi quelli erano dei rincoglioniti ai limiti e spesso oltre la molestia, c'è poco da ragionare anzi ci sarebbe da scrivere alla fin e chiedere spiegazioni.”


“Sono andato a fare casino in segreteria per via dei divieti del quarto giorno non presenti al terzo ... li ho invitati almeno ad affiggere qualche cartello per avvisare dell'uso della cuffia per lo scioglimento in vaschetta, per il non potersi spogliare sulle tribune ‘sti st …nzi!

“A me hanno proibito di andare nei bagni della piscinetta col costume in mano perché non volevano che mi cambiassi lì dentro ... ho chiesto spiegazioni e loro mi hanno risposto che non c'erano le chiavi e che quindi qualcuno poteva entrare e trovarmi nudo al che io ho detto : "mi trovano nudo anche a cac…re”

“Ho avuto comunque il sentore che il clima, tra assistenti e atleti, non fosse dei più idilliaci
quando ho sentito uno dei bagnini mormorare un ‘...'sti nuotatori di m...a!’ mentre andava a
riprendere non so bene chi e perché...!!

La chicca finale: per le riprese di una fiction, forse per pubblicizzare l'impianto mai finito, non interamente pagato e mai aperto al pubblico come invece promesso dal Sindaco, in vasca scende Raul Bova, che però non è iscritto alla gara del 100 sl, ma comparirà in tabellone al terzo posto, rubando la medaglia a chi è arrivato al 4° … e nemmeno l’ha ritirata.

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