sabato 24 marzo 2012

Ostia, 36 milioni al Polo Natatorio. Indaga la Procura

Tra le varie amenità, mi scriveva il 1° novembre 2011 Corrado Zunino di La Repubblica " ... la centocinquantesima denuncia a una Procura sullo spostamento terre del Polo Natatorio di Ostia (archiviata come tutte le altre tue 149) ..."

Avevi proprio ragione Corrado. Comunque, su Il corriere della Sera oggi il nome di LabUr è citato, mentre su La Repubblica ovviamente no.
Già che ci sono, visto che Gatti fa sempre parte della stessa famiglia, anche del Gruppo l'Espresso, do ragione anche a lui: non c'era trippa per gatti al Polo di Ostia.
Un saluto sincero (come ami chiudere) da parte mia.


Sul Polo Natatorio di Ostia che, dal 2008, in prossimità dei Mondiali di Nuoto costò 26 milioni di euro (finanziamenti pubblici), la Procura ha avviato un'inchiesta. Come si legge nell'esposto presentato dall'associazione LabUr (Laboratorio Urbanistico) della cittadina sul litorale "le opere realizzate sono ancora da terminare e, quindi, ancora non è stato eseguito il collaudo tecnico amministrativo come previsto per legge". Nell'impianto, che "ha già ricevuto tutti i finanziamenti", il cantiere dei lavori non è mai stato chiuso in via definitiva. Sul Polo finanziato ed incompiuto c'è già un'istruttoria aperta dai magistrati della Corte dei Conti. Alla quale, ora si aggiunge quella del pm Maria Cordova, che ha delegato le indagine alla Guardia di FInanza: l'ipotesi di reato è l'abuso d'ufficio. Per i magistrati, i finanziamenti (quei 26 milioni di euro) potrebbero essere stati erogati con un bando irregolare, non legittimo. L'impianto fu inaugurato a luglio 2009 in pompa magna. Presenti Paolo Barelli (FIN), Giovanni Malagò (comitato organizzatore) Claudio Rinaldi (commissario dei Mondiali di Nuoto), Gianni Alemanno e le autorità municipali. Per la sua realizzazione, si legge ancora nell'esposto, "fu bandita una gara a procedura aperta dall'Ufficio del Commissario Delegato per i Mondiali di Nuoto 2009 ... Tale gara è stata aggiudicata provvisoriamente in data 4 Agosto 2008 e poi definitivamente in data 8 Agosto 2008 all'ATI srl", un consorzio di imprese.
Ad alimentare le perplessità dei residenti molti fattori. Ad esempio il coinvolgimento nella vicenda del Polo, di Angelo Zampolini, nello staff dei lavori per il Polo, nonché l'architetto dell'ormai famosa "cricca" del G8 che diresse i lavori del Salaria Sport Village. Irrita l'inacessabilità del Polo da parte di chiunque non sia della Ati srl (la costruttrice): "In data 11 dicembre 2009 - ricostruisce la denuncia - l'avvocato Stefano Ciavarro, delegato da Paolo Barelli, presidente FIN (Federazione Italiana Nuoto), ha depositato presso la Cancelleria del Tribunale di Ostia un ricorso perché il 6 dicembre 2009 veniva inibito alla FIN l'accesso al Polo Natatorio da parte del servizio di vigilanza predisposto dall'Ati" Ricorso tuttora pendente. La domanda, insomma, è una: come mai un'opera finanziata con denaro pubblico resta frammentaria e incompiuta come la scenografia di un teatro di posa? (Ilaria Sacchettoni - Il Corriere della Sera)

Ostia, inchiesta sulle piscine d'oro dei Mondiali
L'impianto da 36 milioni è ancora incompleto

La procura indaga sull'appalto e la Corte dei Conti ipotizza un danno erariale. I magistrati vogliono capire che fine abbiano fatto quei 12 milioni di euro spesi in più rispetto alla cifra prevista inizialmente

Un grande evento con investimenti degni di una piccola Olimpiade. Quasi 26 milioni di finanziamenti pubblici per uno dei fiori all'occhiello dei Mondiali di nuoto 2009. Eppure ad oggi il polo natatorio di Ostia resta ancora un'opera incompiuta, una costruzione ambiziosa per dimensioni e per costi iniziata quattro anni fa e mai completata. Due le indagini che corrono parallele sull'impianto sportivo, un progetto che ha fatto parte del grande piano dei Mondiali affidato alla Protezione civile.


E risultato inadeguato con una piscina un metro e mezzo più lunga del previsto, come si accorsero gli stessi nuotatori inglesi durante gli allenamenti. Da un lato c'è la Corte dei Conti, che ha avviato un'inchiesta per danno erariale. E dall'altro la procura di Roma, che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di abuso d'ufficio. Il pubblico ministero Maria Cordova, infatti, vuole fare luce su tutte le procedure di assegnazione dell'appalto vinto nell'agosto 2008 dall'A. t. i. Un consorzio formato da tre diverse società, la ge. co. m. srl, la m. c. g. srl e la Group Impianti srl, che si aggiudicò la gara indicando una spesa di 14 milioni di euro. L'ipotesi al vaglio degli inquirenti è che il bando non abbia rispettato le regole previste dall'Unione Europea. Ma non solo.

I magistrati vogliono capire che fine abbiano fatto almeno quei 12milioni di euro spesi in più rispetto alla cifra prevista inizialmente. Come mai, cioè, il 30 aprile 2009 il commissario delegato del governo, Claudio Rinaldi, presentò al comitato provinciale del CONI la richiesta di parere tecnico favorevole, indicando un importo complessivo di 26 milioni di euro. È per questo motivo che gli inquirenti avrebbero disposto una serie di accertamenti bancari.

Pur non essendo ancora completato, l'impianto era stato inaugurato il 10 luglio 2009. Alla cerimonia parteciparono, tra gli altri, il sindaco Alemanno e Giovanni Malagò, presidente del comitato organizzatore dei mondiali. I collaudi non sarebbero ancora oggi terminati, e solo di recente alcune aree della struttura sarebbero state aperte al pubblico. (di ANGELA MARIA ERBA – La Repubblica)


Polo del nuoto a Ostia due inchieste sui costi (dalle prima pagina di Cronaca de Il Messaggero)

Il polo natatorio di Ostia, costato 26 milioni di euro, non ancora completato a quattro anni dal via ai lavori, è al centro di un’inchiesta della Procura e della Corte dei Conti. L’impianto doveva essere uno dei fiori all’occhiello di Roma per i Mondiali di nuoto del 2009. Ma i problemi iniziarono quasi subito, quando ci si accorse che la piscina olimpionica era un metro e mezzo più lunga del previsto. La Corte dei Conti ha avviato un’inchiesta con l’accusa di danno erariale per capire se i finanziamenti pubblici erogati da Claudio Rinaldi, commissario delegato del governo per i Mondiali di Nuoto Roma 2009, siano stati spesi in modo oculato. L’indagine dei giudici contabili viaggia a braccetto con quella aperta dalla Procura, secondo cui vi sarebbero lati oscuri nella procedura per l’assegnazione dei lavori di appalto.
Servizio all’interno

Un’opera faraonica dal costo enorme, costruito con tempi biblici. È il Polo Natatorio di Ostia, costato circa 26 milioni di euro, ma che a distanza di quattro anni dall’inizio dei lavori non è stato ancora completato. Per questo, la Procura di Roma e la Corte dei Conti hanno aperto due inchieste parallele su quello che doveva essere uno dei fiori all’occhiello tra le strutture costruite in occasione dei mondiali di nuoto del 2009. Un impianto che risultò subito inadeguato, come segnalò il team inglese, che si accorse che la piscina olimpionica era un metro e mezzo più lunga del previsto. La Corte dei Conti ha avviato un inchiesta con l’accusa di danno erariale per capire se i finanziamenti pubblici erogati da Claudio Rinaldi, Commissario Delegato del governo per i Mondiali di Nuoto Roma 2009, siano stati spesi in modo oculato senza arrecare danni alle casse del Stato. L’indagine della giudici contabili viaggia a braccetto con quella aperta dalla Procura di Roma che ha aperto un fascicolo senza indagati con l’accusa di abuso d’ufficio. Secondo il pm Maria Cordova, avrebbe dei lati oscuri la procedura per l’assegnazione dell’appalto vinto nell’agosto 2008 da un consorzio costituito da tre società. Il pubblico ministero ha avviato una serie di consulenze per chiarire che destinazione abbiano avuto circa 12milioni di euro. Per la costruzione finale dell’impianto sono stati stanziati 26 milioni di euro. Tuttavia nel 2008 il consorzio si aggiudicò l’appalto mettendo nero su bianco che avrebbe speso circa 14 milioni di euro. Ma il 30 aprile 2009 il commissario Rinaldi indicò al Comitato Provinciale del Coni una spesa complessiva di 26 milioni di euro. Il Polo era stato inaugurato nel luglio del 2009, anche se solo di recente la struttura è stata aperta al pubblico.
G. De San.



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