martedì 1 febbraio 2011

Ponte della Scafa: irregolarità nell’aggiudicazione ?


Mancata pubblicazione, assenza di erogazione del finanziamento, consegna dei lavori posticipata, dubbi sulla composizione del raggruppamento di imprese aggiudicatario. Tutto questo per salvare F. Ghera dal rimpasto di Alemanno ?

E' regolare l'aggiudicazione del Ponte della Scafa ? Il Disciplinare di Gara prevedeva che dopo la conclusione della valutazione delle offerte tecniche doveva esser resa nota la data (con avviso presso l’Albo Pretorio) della seduta pubblica per la lettura dei punteggi tecnici e l'apertura delle buste economiche. Questo sembra non esser stato fatto e comunque non è stata resa accessibile l'informazione sul sito informatico del Comune di Roma. Un fatto gravissimo di mancata trasparenza amministrativa. Si è saputo della aggiudicazione solo da Alemanno che, per salvare l'Assessore comunale ai LL.PP., Ghera, dopo il rimpasto della giunta, il 15 gennaio 2011 dichiarava: «L'assessore Fabrizio Ghera resta perché ha fatto bene, come dimostra anche l'ultima assegnazione del bando sul Ponte della Scafa». In realtà la notizia dell'apertura delle buste era stata già data ufficiosamente il 29 dicembre 2010 nell'aula del XIII Municipio, durante la fase partecipativa del progetto per l'ampliamento del Porto di Ostia, anche se Ghera si rifiutò di confermarla ai cittadini presenti (ci sono le registrazioni audio della seduta presso il Dipartimento di Urbanistica). Sempre in quell'occasione, veniva smentito che l'aggiudicazione definitiva del Ponte della Scafa sarebbe avvenuta non prima di aprile 2011. Lo aveva dichiarato 8 giorni prima l’Assessore ai LL.PP. del XIII Municipio, Olive, durante una interrogazione, rispondendo "che la gara del Ponte della Scafa non verrà aggiudicata prima del secondo trimestre 2011". Oggi, viene confermato tutto: le buste sono state aperte sotto Natale e ci vorranno almeno 3 mesi per consegnare i lavori. Ma ci sono anche altri dubbi.

La presunta aggiudicazione (per un importo di 25,5 milioni) è a favore di un raggruppamento di imprese costituito da varie ditte: Consorzio stabile Sinercos, Consorzio stabile Coires, I.A.B. spa. L'appalto è finanziato parte con mutuo, parte con contributo della Regione Lazio, parte con contributo dello Stato, parte con linea di credito, parte con entrate della Bucalossi (Comune di Roma) e parte con avanzo di Amministrazione. Il pagamento è però subordinato alla effettiva erogazione del finanziamento da parte dello Stato, della Regione Lazio e dell’ente mutuante, ma sembra che non ci sia un euro, per adesso. Così come l’aggiudicazione definitiva dell’appalto è subordinata all’intervenuto perfezionamento delle procedure di espropriazione e di occupazione ad urgenza e, con esse, all’intervenuta disponibilità delle aree (come, per esempio, i sondaggi archeologici che ancora devono essere eseguiti).

Poiché ad oggi non c'è traccia ufficiale dell'esito di gara, attenderemo con fiducia che ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dagli artt. 11, comma 10 e 79, comma 5 del D. Lgs. n.163/2006 il provvedimento di aggiudicazione definitiva venga pubblicato all’Albo Pretorio. Prima di questa verifica, parlare dell'inizio dei lavori del Ponte della Scafa è pura immaginazione

Un ponte che doveva finire nel 2013 ma che essendo i tempi di esecuzione stimati in oltre 2 anni, Alemanno non potrà inaugurare sotto il suo mandato. Un ponte che è servito per giustificare opere come il nuovo porto di Fiumicino e il raddoppio di quello di Ostia, ma che ancora non c'è e chissà quando ci sarà.

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