giovedì 17 settembre 2009

Di quali morti parli seduto sul divano ?

L’Italia ripudia la guerra, così cita l’art. 11 della costituzione. Davvero ? Allora perché non facciamo come gli svizzeri ? Semplice, noi facciamo gli evasori. Noi non andiamo nei nostri paradisi paesaggistici culturali a fare le vacanze, noi andiamo nei paradisi fiscali a portare i soldi. Questi pacifisti che sbandierano l’arcobaleno mi fanno ridere. Voglio uno, un nome solo, di una persona che affermi di non essere pacifista. Voglio sapere chi cazzo dice che ama la guerra. Ridicoli, non siete detentori di nessuna battaglia. I nostri culi si riscaldano tutti i giorni con il gas e il petrolio che arriva da paesi a cui vendiamo le armi per occupare nazioni che hanno le risorse che ci servono per vivere ogni fottuto istante della nostra fottuta vita nel benessere. Per non parlare dei diamanti che comprate, pieni di sangue. Solo un coglione poteva scrivermi la frase che io non piango i morti italiani solo perché non sono miei concittadini. A prescindere dal fatto che io sono italiana, non decido se piangere solo dopo aver visto il passaporto. Ogni giorno muoiono giovani, i nostri figli, per droga e alcol nell’indifferenza più totale. Ogni giorno muoiono extra-comunitari nei cantieri assoldati da bianchi evasori che costruiscono le nostre case. Ogni giorno, ogni fottutissimo giorno di merda. La guerra è sporca e va chiamata con il suo fottuto nome. Chiamarle missioni di pace quando sono solo affari che consentono la sopravvivenza della nostra nazione è una ipocrisia. I soldati che muoiono lo sanno benissimo. Nessuno gli punta una pistola alla tempia per andare in missione all’estero. Nessuno. Ci vanno per scelta. Fanno quello che gli viene ordinato e ci credono. E’ un lavoro sporco come molti altri, meno sporco di tantissimi altri. Non sono eroi. Sono lavoratori dipendenti. I pacifisti scenderanno in piazza indignati solo perché oggi sono morti sei militari con passaporto italiano, ma non scendono in piazza indignandosi perché ogni giorno soldati con passaporto non italiano muoiono ad esempio in medio-oriente. Nessuno piange le migliaia di soldati americani, perché gli americani per i comunisti e quelli di sinistra sono simbolo dell’imperialismo. Invece forse meriterebbero la nostra indignazione più dei morti italiani. Vengono reclutati adolescenti, non adulti, nei suburbi poveri della profonda america, nei centri commerciali dove bivaccano ragazzi senza istruzione che vivono con 3 dollari al giorno, che hanno famiglie numerose che vivono sotto il livello di sussistenza e senza occupazione. Ma di che cazzo andate parlando ? Nessuno vuole la guerra. Nessuno di voi però dice che Obama (perché fa fico avere un finto mito negro istruito vincente della serie 'se ce l'ha fatta lui ce la posso fare anch'io' ...) esce dall’Iraq per presidiare ancor meglio in Afganistan. Che l’Italia è lì perché ci sono accordi di spartizione di business per il nostro governo e le società italiane. In ogni momento della vostra fottuta giornata sappiate che tutto quello che toccate e che vi circonda è possibile grazie al sangue di sei italiani e di migliaia di uomini, donne e bambini con passaporto non italiano che vengono uccisi perché voi possiate vivere, non sopravvivere, ma forse loro puzzano di spezie, il colore della pelle non è il vostro, non capite la loro lingua, rifiutate le loro tradizioni, condannate le loro religioni. Voi siete conniventi con i governi ogni volta che vi unite al finto cordoglio messo in piedi sulla passerella a favore di telecamera.
Voi non piangete per la morte del vicino con cui magari avete litigato ogni sacrosanto giorno. Ma piangete i soldati in un’orgia collettiva di finto cordoglio. A me dispiace per tutti i morti con qualunque passaporto, ma i morti non sono tutti uguali e i soldati sono "meno morti" di altri.
Io non ho bisogno del passaporto per dimostrare che sono italiana. Io sono cittadina del mondo. E me ne vanto. E soprattutto evito ipocrisie.
Oggi qualcuno al governo festeggia. La posta si alza. Con i morti si batte cassa. Si chiede di più ai partner commerciali. Fottuta cruda verità.

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