Anche Evoluzione Civica era presente all'ultima Commissione Ambiente presieduta da Valentina Scarfagna che ha trattato il tema dei "centri di raccolta", in particolare quello all'Infernetto, così come ha letto i comunicati stampa capitolini usciti poche ore dopo che annunciavano il via libera all'Isola Ecologica all'Infernetto.
Facciamo un po' di chiarezza, perché di trasparenza amministrativa ce n'è poca e regna sovrana la confusione.
In Commissione viene spiegato che i 5 cassoni (che, per chi non lo sapesse, SONO PRIVATI) saranno legno, metallo/plastica, cellulosa e calcinacci e forse sfalci. Dovrebbe (è d'obbligo usare il condizionale) esserci anche olio esausto e pile. Non si sa, si deciderà insieme agli abitanti, quali e con che modalità non è dato sapere. Analisi nessuna. Dunque si fa un progetto con un obiettivo dichiarato che però non è quello che l'AMA e l'Amministrazione comunale vogliono raggiungere, ma soprattutto è stata stralciata la parte del progetto che prevedeva la chiusura del ciclo dei rifiuti, cioè il suo riuso. E' stata infatti cancellata l'Area 1 CRC, Centro di Riuso Creativo di 1.000 mq, mentre è rimasta quella di 3.000 mq a Centro di Raccolta e 250mq di verde per l'impatto visivo. Dunque il parco decantanto da qualcuno NON esiste e nemmeno il ciclo di chiusura dei rifiuti, che evidentemente espressione che qualcuno usa a sproposito.
Ricordiamo che l'"Isola ecologica, ecopiazzola, centro di raccolta, ecocentro o ricicleria" è un'area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti. SOLO i cittadini, durante l'orario di apertura, possono portare rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta che però all'Infernetto è Porta-a-Porta (PAP). Come è noto nelle Isole Ecologiche si dovrebbero portare rifiuti ingombranti, rifiuti speciali o pericolosi, non replicare quello che già c'è. L'utilità principale dei centri di raccolta è infatti quella di evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l'ambiente.
Non abbiamo nulla in contrario come Evoluzione Civica allo strumento dell'Isola Ecologica di per sé, purché sia tale e sia portata avanti con le carte in regola, in totale trasparenza amministrativa.
Di fatto, nonostante il Campidoglio affermi di aver dato il via libera anche al Centro di Raccolta all'Infernetto su Via W. Ferrari (e dunque non si comprende di cosa si dovesse discutere in Commissione se c'è il via libera), alla domanda ripetuta 3 volte in seduta se ci fosse il parere favorevole della ASL e della Polizia Municipale non si è avuta risposta se non un generico "la conferenza dei Servizi ha dato parere positivo". Attendiamo dunque l'approfondimento dell'Assessore all'Ambiente del Municipio X Valentina Prodon che si è impegnata a verificare la questione, per evitare che accada quanto accaduto con il Tritovagliatore di Ostia Antica, dove tutto era a posto (dopo nostra denuncia) e niente in ordine dopo le rassicurazioni di AMA all'Assessore, visto che il Tritovagliatore sta lavorando ancora con gravi lacune in termini di sicurezza per i lavoratori AMA, ad esempio per quanto concerne le polveri. Ricordiamo che Via W. Ferrari è una strada pubblica dove passano mezzi pubblici e che l' 'analisi sulla mobilità' presentata da AMA prevede un afflusso di 12 macchine/ora e 4/5 mezzi pesanti/giorno come flusso massimo per servire 70mila abitanti (bacino di utenza dichiarato). Siamo certi che non ci sia il parere della Polizia Municipale e probabilmente nemmeno della ASL, soprattutto per quanto riguarda l'impatto acustico dell'impianto.
Per altro ricordiamo che i mezzi pesanti (AMA e Privati) 8intaseranno anche l'incrocio con la Cristoforo Colombo già di per sé sottodimensionato per il traffico locale.
Nello stesso documento AMA del 2019 si faceva riferimento a tre criticità non dissipate: vicinanza delle abitazioni (impatto acustico, ASL), viabilità da verificare (disciplina traffico, Polizia Municipale) e il PTPR (proposta comunale PTP Ambito Territoriale 2). Siamo al 2022 e non si hanno certezze in merito.
Facciamo anche notare che l'Isola Ecologica non avrà lo scopo di eliminare le discariche all'Infernetto per una serie di motivi ben noti all'AMA, e che dunque avrebbero dovuto far parte dell'analisi ex ante. Nelle Isole Ecologiche infatti possono entrare solo i cittadini in grado di attestare il regolare pagamento della tassa TARI. Pertanto, i sedicenti rappresentanti dei cittadini che ritengono che l'Isola Ecologica servirà ad eliminare l'abbandono dei rifiuti ingombranti lungo le strade, non otterranno questo obiettivo.
Per altro, poiché la maggior parte dei movimenti dei rifiuti ingombranti avviene non ad opera dei cittadini ma dei "svuota cantine" spesso illegali, l'Isola Ecologica si dimostra non in grado di sopperire al fenomeno dell'abbandono. Così come il cassone dei c.d. "calcinacci" finirà per non poter accogliere la quantità di rifiuti edili prodotti dalle ditte che lavorano nella costruzione degli edifici e che ha un peso rilevante all'Infernetto essendo un quartiere in grande espansione con una previsione di carico urbanistico importante.
Le analisi si fanno prima di elaborare dei progetti. Qui succede il contrario, il che è disdicevole per un decisore. Evidentemente serve al decisore altro e cioè poter consentire ad AMA il c.d. trasbordo della differenziata a favore dei privati proprietari dei cassoni.
Paula de Jesus
Resp. Ambiente, Patrimonio e Demanio
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