Foto scattata alle 9.46 del 17 luglio 2020 |
Rimaniamo dunque sconcertati di apprendere dalla bacheca della consigliera Monica Picca che durante la question-time di mercoledì scorso, 16 luglio, la Presidente abbia risposto sull'argomento che non c'è alcun accordo scritto con l'Amministrazione e di aver sollecitato (almeno da 2 settimane) l'intervento della Polizia Locale del Gruppo Mare, invitando la consigliera a non rivolgere questo genere di domande a Lei, ma alla Municipale.
Qualcosa
davvero non torna ed è antipatico, quanto grave, che la Presidente
accusi il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale - Gruppo Mare di aver
disatteso una sua richiesta, visto che l'anno scorso (esattamente il 3
luglio 2019), come sempre fanno, erano intervenuti nella stessa spiaggia
a far rimuovere i lettini e gli ombrelloni abusivi, che venivano
portati da un pulmino bianco, a seguito di un esposto (qui i LINK1 LINK2 LINK3) dove si possono apprezzare anche i commenti di Antonino Di Giovanni
e dell'Assessore ALESSANDRO IEVA).
L'ennesima pagina politica nera sulla spiaggia "bianca" che quest'anno è particolarmente sfortunata.
Questa notte è stato ritrovato il cadavere di un uomo sulla battigia su cui sta indagando la polizia scientifica (LINK).
Prima ancora c'è stato un falò che ha scatenato deliranti post al grido dell'attentato mafioso da parte dell'Amministrazione Capitolina e Municipale e ancora prima l'episodio dei chiodi arruginiti (*).
Nel primo caso si è trattato di un falò di un gruppo di ragazzini, secondo quanto ha testimoniato allo stesso consigliere comunale del M5S, Paolo Ferrarra, il gestore dello stabilimento vicino. Nel secondo caso si è trattato di una non accurata pulizia dell'arenile dove è stato abbattuto malamente un chiosco. Nonostante tutti questi accadimenti risulta davvero incomprensibile perché in quella spiaggia non ci sia ad oggi, 18 luglio, una delle 3 postazioni fisse notturne di 'vigilanza armata', dalle 22 alle 5, come previsto da gara del Municipio X (LINK).
_____________________________________________
(*) In data 19 giugno alle ore 21.47 il consigliere comunale Paolo Ferrara pubblica sulla sua pagina facebook un post dal titolo “Ascoltate le parole di questi ragazzi. Incredibile!”, girato evidentemente ore prima, in cui dei ragazzi, non identificabili, lamentavano di aver trovato “10 chiodi” (“quanti erano”, chiede Ferrara, “siamo arrivati a 10” risponde il ragazzo. “10 chiodi” ribadisce Ferrara). I ragazzi continuano a rimanere scalzi nonostante i chiodi mentre parlano con Ferrara, improvvisatosi investigatore. Secondo quanto viene riferito nel video ci sarebbero numerosi testimoni che si sarebbero messi “a scavare pure loro”.
Nel montaggio del video viene mostrata una pattuglia dei Carabinieri.
Il consigliere Ferrara afferma, a corredo del video, con certezza che siano stati posizionati “appositamente a formare delle barriere” “per far male e attaccare l’amministrazione”. Dunque ha evidenza investigativa che la presenza di chiodi arrugginiti e vetri rotti non sia dovuta ad una mancata manutenzione, ma ad un piano criminale per colpire l’Amministrazione e la cittadinanza tutta del Municipio X. Aggiunge inoltre di essere andato personalmente a sporgere denuncia presso il Comando dei Carabinieri che hanno verificato sul posto, aggiungendo che l’Amministrazione è stata “costretta a chiudere la spiaggia per alcuni giorni per procedere alla bonifica”.
Dopo poco più di un’ora, alle 22:44 sempre del 19 giungo, la Presidente del Municipio, Giuliana Di Pillo, riprendendo lo stesso video del consigliere Paolo Ferrara, ribadisce sulla sua pagina facebook quanto dichiarato da Ferrara parlando di “attacco all’Amministrazione” e che “i cittadini dovranno rinunciare a quella spiaggia per effettuare la bonifica” e aggiunge che “è stata sporta denuncia ai Carabinieri, che hanno VERIFICATO l'accaduto recandosi sul posto”.
Il giorno successivo, 20 Giugno, la Sindaca Virginia Raggi sulla sua pagina facebook, alle 11:25, pubblica il video girato e montato dal consigliere Paolo Ferrara.
Questi post, che vengono rilanciati migliaia di volte sui social, ricevono centinaia di commenti che non vengono moderati, in cui in modo esplicito si fa riferimento non ad un atto vandalico bensì ad un attacco mafioso a tal punto che un’ora dopo (12:52) la notizia viene ripresa da La Repubblica “Ostia, chiodi e vetri sulle spiagge libere: "Così i clan vogliono tornare a dettare legge". Addirittura viene intervistato un dipendente del Municipio X, addetto alla pulizia dell’arenile, che dichiara “"Ormai siamo in guerra. Ogni mattina troviamo le spiagge vandalizzate da bande criminali. Mi domando se non sia meglio rimettere i chioschi abusivi e cedere al ricatto di queste persone". Il dipendente curiosamente riporta le stesse frasi del consigliere Paolo Ferrara arricchendole di particolari investigativi incomprensibili “Stamattina abbiamo trovato un carrello di cartone di un supermercato alla spiaggia ex Amanusa e totalmente sporcata di proposito”. L’articolo conclude affermando che “il X Municipio ha già sporto denuncia, al momento contro ignoti” e che le forze dell’ordine “qualche sospetto già lo hanno”.
La notizia esce su diverse testate sempre sulla falsa riga di quella di La Repubblica, compreso su La Stampa <>
Lo stesso Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il 20 Giugno alle ore 20.02 scrive “Pronti a difendere con tutte le istituzioni le spiagge libere di Ostia contro il ricatto e le minacce della mafia”.
I cittadini del Municipio X, bollati da anni di essere mafiosi e collusi, vorrebbero sapere, vista l’eco nazionale che ha avuto la notizia e la gravità dell’accaduto definito “atto criminale” dalla Sindaca e “minacce della mafia” dal governatore del Lazio:
1) Se i Carabinieri hanno eseguito delle investigazioni sul luogo del crimine, fatto rilievi fotografici o di altra natura, sentito i testimoni e stilato un verbale. Se hanno richiesto il sequestro dell’area, scena del crimine o hanno dato il beneplacito (a chi?) a rimuovere i detriti (chiodi, vetri, carrello e quant'altro)
2) Se la denuncia depositata presso il Comando dei Carabinieri è stata fatta dal Municipio X o dal consigliere Paolo Ferrara e in questo caso se a nome dell’Amministrazione o a titolo personale. Se si tratta di denuncia contro ignoti o di un esposto e se in tale atto si fa riferimento al solo ritrovamento di chiodi nella sabbia o ad altri atti intimidatori. Se l’Amministrazione ha fatto altre denunce o esposti in passato e se sì quali e se sono stati fatti a titolo personale.
3) Quando è stata pulita la spiaggia ex-Amanusa prima del 19 Giugno? Con che frequenza viene pulita, a quanto corrisponde in termini di frequenza la pulizia della spiaggia che “avviene regolarmente (anche) con l’erpice” secondo quanto dichiara la Sindaca” - «Se quei chiodi fossero stati già lì, sarebbero stati rimossi», se tale pulizia avviene nel rispetto dell’ordinanza balneare sindacale e secondo contratto con la ditta che ha in appalto la pulizia della stessa. Perché la spiaggia è stata, contrariamente a quanto affermato dal consigliere Ferrara, dalla Presidente Di Pillo e dalla Sindaca Raggi, riaperta poche ore dopo una semplice pulizia con la vagliatrice e perché sono emersi rifiuti di ogni tipo visto che la Sindaca ha dichiarato che viene “regolarmente” utilizzato l’erpice mentre l’assessore all’Ambiente, Alessandro Ieva, dichiara sulla sua pagina facebook che le spiagge vengono vagliate 2 volte al settimana? (Il Messaggero, il 22 Giugno, scrive <<“All'ex Amanusa sabato sera è arrivata la vagliatrice a ripulire l'arenile da chiodi e schegge di vetro. Una bonifica che in realtà è stata solo superficiale, come hanno lamentato in molti già ieri mattina. «La macchina ha sollevato i rifiuti che erano nascosti sotto la sabbia dicono servirebbe una ruspa per un intervento più profondo e risolutivo». Dalla sabbia sono spuntati fuori tubi, corrugati, sassi e residui del vecchio chiosco demolito>>). Perché dopo l’abbattimento del chiosco nel 2017 l’area non è stata bonificata? Infine, sarebbe interessante capire, viste le dichiarazioni del dipende a La Repubblica sopra riportate, se la pulizia viene eseguita dai dipendenti del Municipio X o in subappalto?
Poiché nessuno del M5S ha smentito che si tratti di una atto intimidatorio di stampo mafioso, perché non è stato convocato un Consiglio Straordinario urgente con l'Osservatorio Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza, il Prefetto, i Carabinieri?
L'ennesima pagina politica nera sulla spiaggia "bianca" che quest'anno è particolarmente sfortunata.
Questa notte è stato ritrovato il cadavere di un uomo sulla battigia su cui sta indagando la polizia scientifica (LINK).
Prima ancora c'è stato un falò che ha scatenato deliranti post al grido dell'attentato mafioso da parte dell'Amministrazione Capitolina e Municipale e ancora prima l'episodio dei chiodi arruginiti (*).
Nel primo caso si è trattato di un falò di un gruppo di ragazzini, secondo quanto ha testimoniato allo stesso consigliere comunale del M5S, Paolo Ferrarra, il gestore dello stabilimento vicino. Nel secondo caso si è trattato di una non accurata pulizia dell'arenile dove è stato abbattuto malamente un chiosco. Nonostante tutti questi accadimenti risulta davvero incomprensibile perché in quella spiaggia non ci sia ad oggi, 18 luglio, una delle 3 postazioni fisse notturne di 'vigilanza armata', dalle 22 alle 5, come previsto da gara del Municipio X (LINK).
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(*) In data 19 giugno alle ore 21.47 il consigliere comunale Paolo Ferrara pubblica sulla sua pagina facebook un post dal titolo “Ascoltate le parole di questi ragazzi. Incredibile!”, girato evidentemente ore prima, in cui dei ragazzi, non identificabili, lamentavano di aver trovato “10 chiodi” (“quanti erano”, chiede Ferrara, “siamo arrivati a 10” risponde il ragazzo. “10 chiodi” ribadisce Ferrara). I ragazzi continuano a rimanere scalzi nonostante i chiodi mentre parlano con Ferrara, improvvisatosi investigatore. Secondo quanto viene riferito nel video ci sarebbero numerosi testimoni che si sarebbero messi “a scavare pure loro”.
Nel montaggio del video viene mostrata una pattuglia dei Carabinieri.
Il consigliere Ferrara afferma, a corredo del video, con certezza che siano stati posizionati “appositamente a formare delle barriere” “per far male e attaccare l’amministrazione”. Dunque ha evidenza investigativa che la presenza di chiodi arrugginiti e vetri rotti non sia dovuta ad una mancata manutenzione, ma ad un piano criminale per colpire l’Amministrazione e la cittadinanza tutta del Municipio X. Aggiunge inoltre di essere andato personalmente a sporgere denuncia presso il Comando dei Carabinieri che hanno verificato sul posto, aggiungendo che l’Amministrazione è stata “costretta a chiudere la spiaggia per alcuni giorni per procedere alla bonifica”.
Dopo poco più di un’ora, alle 22:44 sempre del 19 giungo, la Presidente del Municipio, Giuliana Di Pillo, riprendendo lo stesso video del consigliere Paolo Ferrara, ribadisce sulla sua pagina facebook quanto dichiarato da Ferrara parlando di “attacco all’Amministrazione” e che “i cittadini dovranno rinunciare a quella spiaggia per effettuare la bonifica” e aggiunge che “è stata sporta denuncia ai Carabinieri, che hanno VERIFICATO l'accaduto recandosi sul posto”.
Il giorno successivo, 20 Giugno, la Sindaca Virginia Raggi sulla sua pagina facebook, alle 11:25, pubblica il video girato e montato dal consigliere Paolo Ferrara.
Questi post, che vengono rilanciati migliaia di volte sui social, ricevono centinaia di commenti che non vengono moderati, in cui in modo esplicito si fa riferimento non ad un atto vandalico bensì ad un attacco mafioso a tal punto che un’ora dopo (12:52) la notizia viene ripresa da La Repubblica “Ostia, chiodi e vetri sulle spiagge libere: "Così i clan vogliono tornare a dettare legge". Addirittura viene intervistato un dipendente del Municipio X, addetto alla pulizia dell’arenile, che dichiara “"Ormai siamo in guerra. Ogni mattina troviamo le spiagge vandalizzate da bande criminali. Mi domando se non sia meglio rimettere i chioschi abusivi e cedere al ricatto di queste persone". Il dipendente curiosamente riporta le stesse frasi del consigliere Paolo Ferrara arricchendole di particolari investigativi incomprensibili “Stamattina abbiamo trovato un carrello di cartone di un supermercato alla spiaggia ex Amanusa e totalmente sporcata di proposito”. L’articolo conclude affermando che “il X Municipio ha già sporto denuncia, al momento contro ignoti” e che le forze dell’ordine “qualche sospetto già lo hanno”.
La notizia esce su diverse testate sempre sulla falsa riga di quella di La Repubblica, compreso su La Stampa <
Lo stesso Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il 20 Giugno alle ore 20.02 scrive “Pronti a difendere con tutte le istituzioni le spiagge libere di Ostia contro il ricatto e le minacce della mafia”.
I cittadini del Municipio X, bollati da anni di essere mafiosi e collusi, vorrebbero sapere, vista l’eco nazionale che ha avuto la notizia e la gravità dell’accaduto definito “atto criminale” dalla Sindaca e “minacce della mafia” dal governatore del Lazio:
1) Se i Carabinieri hanno eseguito delle investigazioni sul luogo del crimine, fatto rilievi fotografici o di altra natura, sentito i testimoni e stilato un verbale. Se hanno richiesto il sequestro dell’area, scena del crimine o hanno dato il beneplacito (a chi?) a rimuovere i detriti (chiodi, vetri, carrello e quant'altro)
2) Se la denuncia depositata presso il Comando dei Carabinieri è stata fatta dal Municipio X o dal consigliere Paolo Ferrara e in questo caso se a nome dell’Amministrazione o a titolo personale. Se si tratta di denuncia contro ignoti o di un esposto e se in tale atto si fa riferimento al solo ritrovamento di chiodi nella sabbia o ad altri atti intimidatori. Se l’Amministrazione ha fatto altre denunce o esposti in passato e se sì quali e se sono stati fatti a titolo personale.
3) Quando è stata pulita la spiaggia ex-Amanusa prima del 19 Giugno? Con che frequenza viene pulita, a quanto corrisponde in termini di frequenza la pulizia della spiaggia che “avviene regolarmente (anche) con l’erpice” secondo quanto dichiara la Sindaca” - «Se quei chiodi fossero stati già lì, sarebbero stati rimossi», se tale pulizia avviene nel rispetto dell’ordinanza balneare sindacale e secondo contratto con la ditta che ha in appalto la pulizia della stessa. Perché la spiaggia è stata, contrariamente a quanto affermato dal consigliere Ferrara, dalla Presidente Di Pillo e dalla Sindaca Raggi, riaperta poche ore dopo una semplice pulizia con la vagliatrice e perché sono emersi rifiuti di ogni tipo visto che la Sindaca ha dichiarato che viene “regolarmente” utilizzato l’erpice mentre l’assessore all’Ambiente, Alessandro Ieva, dichiara sulla sua pagina facebook che le spiagge vengono vagliate 2 volte al settimana? (Il Messaggero, il 22 Giugno, scrive <<“All'ex Amanusa sabato sera è arrivata la vagliatrice a ripulire l'arenile da chiodi e schegge di vetro. Una bonifica che in realtà è stata solo superficiale, come hanno lamentato in molti già ieri mattina. «La macchina ha sollevato i rifiuti che erano nascosti sotto la sabbia dicono servirebbe una ruspa per un intervento più profondo e risolutivo». Dalla sabbia sono spuntati fuori tubi, corrugati, sassi e residui del vecchio chiosco demolito>>). Perché dopo l’abbattimento del chiosco nel 2017 l’area non è stata bonificata? Infine, sarebbe interessante capire, viste le dichiarazioni del dipende a La Repubblica sopra riportate, se la pulizia viene eseguita dai dipendenti del Municipio X o in subappalto?
Poiché nessuno del M5S ha smentito che si tratti di una atto intimidatorio di stampo mafioso, perché non è stato convocato un Consiglio Straordinario urgente con l'Osservatorio Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza, il Prefetto, i Carabinieri?
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