lunedì 21 dicembre 2009
XIII Municipio: la telenovela del decentramento
Il decentramento amministrativo del XIII Municipio assomiglia sempre più ad una telenovela. Annunciato in campagna elettorale e siglato nel c.d.' Patto per Ostia' dall'allora candidati Giacomo Vizzani e Gianni Alemanno, riannunciato a più riprese nel corso degli ultimi 20 mesi, con tanto di minacce di dimissioni di alcuni consiglieri Pdl, il 24 Novembre la Giunta Comunale ha firmato quello che a tutti gli effetti è semplicemente una proposta di delibera del Regolamento Speciale del Decentramento Amministrativo (nr.178/2009, prot. 15914/2009). Nulla di più, senza alcun effetto pratico, brutta imitazione della deliberazione comunale 281 del 1992 voluta nei 100 giorni di M. Pannella come Presidente dell'allora XIII Circoscrizione. Pensavamo che la saga fosse finita con la parata picaresca, melense e strappalacrime di fine novembre, invece colpo di scena. La delibera di Giunta approda martedì in Municipio XIII per il parere non vincolante del consiglio. Insomma, la delibera, partita da Ostia, arrivata a Roma, torna indietro per poi di nuovo riandare in Campidoglio. Ma la cosa davvero stupefacente è che dopo ben 20 mesi di lavoro della commissione decentramento, Vizzani si accorge che si sono dimenticati il capitolo sulle attività produttive che dovrà essere inserito. Chissà cosa ne pensa l’Assessore alle Attività Produttive Davide Bordoni, ostiense doc, nonché delegato allo Sviluppo del Litorale, carica che non risulta essere decaduta. Per altro lo stesso Vizzani sottolinea in un’intervista che questa aggiunta dovrà essere esaminata, insieme alle altre, dalla Commissione di consultazione Comune-Municipio (la famosa ‘cabina di regia’ ?). Insomma, a tre giorni da Natale Vizzani scriverà una bella letterina a Babbo Alemanno con tanto di "Io vorrei...". Peccato che questo genere di cartoline costino e chi paga sono sempre gli stessi: i cittadini. Peccato anche che Babbo Alemanno non abbia portato concretamente nulla per i cittadini del XIII Municipio. Infatti, come lo stesso Vizzani sa (ma lo sanno anche i cittadini, ma questo Vizzani non lo sa), un vero decentramento è possibile solo se sono già state trasferite le corrispondenti risorse. Reperire risorse però costa e questo è un periodo di vacche magre ‘tremontiane’. Se la coperta è corta, qualcuno muore di freddo. Il decentramento non è un bazar e si basa su principi fondamentali chiari e precisi, che prevedono ad esempio la misurazione della ‘performance’ e la partecipazione della cittadinanza. Ora la domanda sorge spontanea: ha senso decentrare alcune attività a qualcuno che fin’ora non ha brillato per risultati con i poteri che già aveva ? Ricordiamo infatti che il XIII Municipio ha da sempre alcune deleghe, come ad esempio quella al verde pubblico. Peccato che il 24 Novembre lo stesso Assessore al Verde G. Innocenzi abbia lamentato davanti al Sindaco la mancanza di fondi e la scarsità di personale. Ora, se Vizzani è stato in fortissima difficoltà nei mesi scorsi, a tal punto che si è parlato a Roma addirittura di un suo avvicendamento, non vorremo che la venuta della corte di Re Alemanno ad Ostia sia servita solo a portare la bombola d’ossigeno ad un presidente in affanno. A rimetterci saranno solo i cittadini a cui toccherà pagare personale in più e finte nuove strutture che in realtà sono dei doppioni di quelle già esistenti, per non avere alcun servizio aggiuntivo o miglioramento di quelli esistenti. Nel frattempo sono 20 mesi che i cittadini aspettano l’istituzione delle consulte e di partecipare alle scelte importanti che riguardano il territorio. Auguriamo dunque a Vizzani Buon Natale e buon capodanno. Ne avrà bisogno perché a Gennaio faremo una assemblea cittadina in cui illustreremo l’analisi dettagliata di questo finto decentramento, mentre Vizzani starà disegnando per 6 mesi l’organigramma e il funzionigramma, come lui stesso ha dichiarato. Martedì, nell’ultimo consiglio municipale di quest’anno, porteremo i primi dati da noi elaborati e li invieremo anche a tutti i municipi di Roma, perché, forse, le critiche dei Presidenti degli altri Municipi non sono proprie campate in aria.
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