Va in onda
la seconda mega sfilata di propaganda pro Montino/Zingaretti sul Ponte
della Scafa, utilizzata come ennesima arma di distrazione di massa. Dopo
i rifiuti, ecco i ponti, un ponte che doveva crollare (quello della
Scafa) e un ponte che sta crollando (il viadotto di Fiumicino) di cui
nessuno si sta particolarmente preoccupando. Ma l'importante è parlare
di quello nuovo in campagna elettorale mentre i cittadini continuano
a transitare su quelli vecchi. Peccato che si devono fare ancora 272
sondaggi di profondità. E peccato anche che siamo ancora in fase di
VERIFICA PREVENTIVA di interesse archeologico che si DOVEVA FARE prima
dell'appalto della gara vinta da un consorzio che ha dato a Italiana
Costruzioni il mandato di realizzarlo, ma si racconta che "partono i
lavori del nuovo Ponte della Scafa". Falso.
E che fa il PD? Piazza i
cartelli (di fatto di propaganda elettorale) per dare la linea al
Comune, nel tentativo di forzarne le scelte, facendo credere ai
cittadini non solo un falso (cioè che partono i lavori) ma che sia
merito della Regione, quando quest'ultima mette solo i soldi mentre è il
Comune l'ente appaltante e dunque a lui spettano le scelte. Nel
frattempo non si sa nemmeno se l'ANAS abbia iscritto il sedime stradale
nell'ambito del demanio pubblico.
#lepercolatecontinuano.
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