Da anni si producono documenti a profusione nel nostro municipio che iniziano
pressappoco tutti così: “… che impegni il Presidente e l'Assessore competente a
sollecitare presso ….” Di solito si tratta di mozioni, assolutamente inutili e
sempre disattese, che assomigliano a quei giudizi sulle pagelle stile “Il
ragazzo si impegna, ma non riesce a raggiungere risultati apprezzabili”, che è
come dire, meglio che vada a lavorare.
In un paese come il nostro abituato ad essere così indulgente da produrre
aberrazioni morali ed etiche ad ogni livello, compreso quello amministrativo e
politico, si continua ad assistere a programmi elettorali che molti
definirebbero, nella migliore delle ipotesi, un libro dei sogni. Come nel caso
dei candidati alle primarie del XIII Municipio. Tra desideri, sogni e utopie
inter-tutto, mancano solo le planetarie, vengono sciorinati punti programmatici
che sono fuori dalle competenze di un amministratore municipale e viene
spontaneo chiedersi (chissà se qualche bravo giornalista porrà la domanda) se i
candidati conoscano gli ambiti di competenza del Presidente del Municipio X
(ex-XIII), carica per la quale appunto si candidano. I loro programmi
elettorali sembrano usciti dal plot di Star Trek "esplorare nuovi mondi,
alla ricerca di nuove forme di vita e nuove civiltà, per andare là
dove nessun uomo è mai giunto prima".
Prendiamo il caso di Patrizia Salis (LINK), candidata per Centro Democratico fondato da Tabacci: totalmente assente ogni riferimento a
urbanistica, decentramento, turismo, competenze invece specifiche del
Municipio. Parla invece di Sanità e dell’ospedale Grassi in particolare,
competenze tipicamente regionali. Appena un accenno alla collaborazione con i
medici di base, ma nulla dice sull'istituzione di punti di primo intervento con
conseguente individuazione di locali comunali a questo scopo allestiti, cosa
che invece è di competenza municipale. Sulla Scuola non affronta p.es. il
problema dell'edilizia scolastica e degli arredi (banchi, lavagne, sedie) o
della sicurezza. Cita invece l’ex-Gil e la scuola alberghiera dell'ENALC che non
sono di competenza municipale. Sulla cultura, non sapendo cosa scrivere, si
limita ad un copia e incolla da wikipedia, che forse non era la fonte più
adatta. Sull'ambiente riesce in un capolavoro di tafazzismo. Ripropone i punti
verde ristoro e la raccolta differenziata porta a porta, due fallimenti
conclamati da anni. Le banalità contenute alla voce trasporti e mobilità sono
imbarazzanti: car-pooling, Roma-Lido (ferrovia Regionale concessa, vabbé, ma
forse non lo sa) e nodi di scambio per consentire il parcheggio ai non
residenti che vanno al mare. Ah però! Nessun accenno ad esempio alle piste
ciclabili e alle infrastrutture necessarie.
Ma poi, la Salis, ma chi l'ha vista in questi anni?
Passiamo ora a Filippo Lange (LINK), candidato indipendente per SeL. Anche qui manca urbanistica, decentramento,
turismo. Anche qui si parla di argomenti che non sono di competenza municipale
(liberalizzazione degli accessi alle spiagge, Roma-Lido ecc. ecc.). Sulle
politiche giovanili nulla da dire. Però mi sarei aspettata da lui un accenno alla
formazione professionale, ma forse sul futuro non ci scommette nemmeno lui. Sulle
politiche dell'infanzia mancano all’appello solo i chupa-chups gratis per
tutti. Splendido il 'piedibus' nel programma di una candidato alla presidenza
di un municipio. Con una parola gli americani definirebbero questa proposta “precious”. Bene
lo sportello anti-violenza per le donne, che per altro è presente nella ASL-RMD
e che forse andrebbe potenziato per un'ottimizzazione delle scarse risorse, ma
anche questo è argomento regionale. Ma una domanda sorge spontanea:ma quante sono le donne che subiscono
violenza in questo Municipio? Lascia perplessi il bilancio partecipato,
perché sia Lange sia Salis, non fanno alcun accenno al decentramento, che
prevede una cosa ben diversa dal bilancio partecipato. Chissà, forse non
conoscono le delibere che riguardano il nostro Municipio. Per quanto concerne le
attività culturali è fondamentalmente il programma di Affabulazione, un po'
"pro domo sua". Trovo invece molto discutibile, perché a me pare un
utilizzo strumentale alla propaganda politica, la questione Shoah e Resistenza, al
limite del cattivo gusto.
Molta intercultura nel programma di Lange, ma di
cultura in senso vero e proprio silenzio assoluto. Scavi, cinema, musica e arte
in senso ampio nessun accenno. Quando parla di Piano Regolatore della Cultura
confonde cultura con associazionismo. Limitare la creatività e imbrigliarla è
quanto di più lontano dal senso più alto della parola Cultura. Idem sul
Sociale: l'antimafia sociale sembra una battuta della supercazzola uscita dal
film “Amici miei”. Sul turismo una banalità assoluta, quella
dell’incentivazione dei bed&breakfast, per altro modello superato
ovunque, persino nelle altre regioni d’Italia che di turismo vivono. Su
Rom e Sinti non fornisce una struttura descrittiva di come dovrebbero essere
attuati questi fantomatici programmi di intergrazione, visti i milioni di euro
fin’ora spesi per non integrare un bel niente. Ambiente e mobilità:
inesistenti, con una perifrasi si potrebbe coniare il seguente slogan
"orti ciclabili e piste fusane per tutti" (perché poi la sostenibilità ambientale urbana ha
poco o niente senso - salvo forse fungere da improbabile laboratorio - quando non
coinvolge direttamente gli aspetti sociali, di accessibilità, diritti, pari
opportunità. Diventa un giocattolino da buttare quando - presto - ci si stufa).
Infine Andrea Tassone, il candidato unitario del PD, talmente unitario che ancora non
ha scritto una riga di programma e se provate a digitare sul motore di ricerca
allorandrea.it vi dirà che il sito non è raggiungibile, in pratica non esiste,
non è nemmeno in allestimento. Potevamo aspettarci qualcosa di più? Allora Andrea, che famo?
Insomma, nessun riferimento al decentramento, al bilancio aggiuntivo, alla
questione urbanistica a cui sono legati gli oneri (cosa non di poco conto,
perché per “fare” c’è bisogno di danaro), nulla sul verde, che confondono con
il decoro urbano e su cui invece il Municipio X (ex-XIII) ha sempre avuto
importanti deleghe e competenze. A leggere i programmi di queste anime belle
sembra di assistere ad una puntata di Star Trek, e ai cittadini del XIII
Municipio, che avrebbero un gran bisogno di avere finalmente amministratori
competenti, rimane solo di dire “Beam me up, Scotty”. “Signor Scott, mi
faccia risalire!”, andiamo lontano da qui. Sono stufo di questo mondo di
@-mozioni.
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