(foto: la "mappa tattile" fotografata 3 settimane fa e come si è presentata il 30 ottobre)
"Scomparse in Piazza Anco Marzio ad Ostia le 'mappe tattili' per i non vedenti che riportavano in rilievo la planimetria della piazza e sulle quali erano indicati i percorsi e i principali punti di riferimento utili (panchine, bar. etc.). Su una di queste, lato lungomare, risulta addirittura scritto, con un pennarello color fucsia, "mappa in manutenzione". A prescindere dalla veridicità della scritta, ma di quale manutenzione si parla se le mappe sono state installate solo a gennaio 2011? La verità è che le mappe erano sbagliate e che i commercianti della piazza di Ostia avevano invaso i percorsi a terra per i non-vedenti con vasi, tavolini e sedie, rendendo inutile ogni indicazione. Esiste poi un mistero su chi abbia pagato e quanto siano costate queste mappe tattili. La pedonalizzazione di Piazza Anco Marzio ed il suo arredo sono stati ottenuti con due distinte voci di spesa. Una, la pedonalizzazione vera e propria, costata circa 1,2 milioni di euro, sui 1,872 andati in gara. L'altra, quella relativa alla realizzazione del 'Centro Commerciale Naturale', finanziato dalla Regione Lazio, costato 250 mila euro.
Da quel che è dato sapere, sembra che le mappe tattili facciano parte di quest'ultimo progetto il cui direttore dei lavori è stato Giuliano Fausti (malgrado fosse indicato nel precedente bando la voce abbattimento delle barriere architettoniche). Tali mappe tattili dovrebbero allora essere identificate con quelli che in un primo momento erano stati definiti 'totem display touch screen', terminali collegati in wi-fi per dare informazioni utili a cittadini e turisti. Diversamente non potrebbe essere perché ad oggi non c'è nulla di simile in tutta la piazza, il che comporterebbe il decadimento del finanziamento regionale essendo trascorso più di un anno dalla data di pubblicazione della graduatoria sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Nascono però altri due problemi. 1) Cinque mappe tattili non possono essere costate 120 mila euro, come risulterebbe dal costo dei 'totem', perché il loro prezzo di mercato è molto inferiore. 2) Le mappe tattili dovevano essere incluse nei costi della pedonalizzazione, così come previsto dal D.P.R. 503 del 1996 che prevede la rimozione delle cosiddette "barriere sensoriali".
Insomma, mappe per esterni che dovrebbero sopportare le intemperie vanno in manutenzione dopo pochi mesi, voci di spesa non trasparenti, indicazioni sbagliate di cui nessuno si è accorto. Questo è l'ulteriore triste episodio di una piazza pedonalizzata senza adeguati parcheggi e che non consente neppure di essere vissuta dai non-vedenti. In compenso, gli incarichi professionali esterni sono stati ben pagati: 142.263,00 euro. Per fare cosa?
E’ certo però che esiste una responsabilità dinanzi alla magistratura contabile per i danni derivanti dai maggiori oneri conseguenti ad una tardiva messa a norma di opere eseguite in violazione della normativa sull’eliminazione delle barriere percettive per i disabili visivi."
fonte: Comunicato Stampa Comitato Civico 2013
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