A Roma infatti il problema dell'emergenza abitativa è un problema di edilizia: non ci sono fisicamente gli alloggi destinati a questo grave problema sociale. Ecco perché il Dipartimento di Programmazione e Attuazione Urbanistica, in particolare l'Ufficio Grandi Opere Strategiche, ha predisposto un invito pubblico datato 6 maggio 2011 per la realizzazione di alloggi sociali "mediante cambio di destinazione d'uso di fabbricati non residenziali", con scadenza delle proposte di adesione all'invito fissata per il 4 luglio 2011. Servono 1.000 alloggi e si andrà senza mezzi termini in deroga alle leggi urbanistiche e agli standard urbanistici; dove questi non saranno reperibili, si 'monetizzeranno'. Addirittura se nel cambio di destinazione d'uso saranno necessari interventi di recupero edilizio, ci saranno per i proponenti anche premi di cubatura: ristrutturazione, +20%; demolizione e ricostruzione, +35%; ristrutturazione urbanistica, un ulteriore +10% a quanto sopra previsto. Insomma, questa operazione di housing sociale è un altro durissimo colpo al Piano Regolatore sulla base dell'emergenza abitativa, per la quale Alemanno non ha fatto nulla fino ad oggi. Si apriranno finestre, porte e quant'altro necessario per una abitazione laddove erano previste strutture non residenziali (destinazioni ad uso commerciale, servizi, turistico-ricettive, produttive, agricole). I soggetti proponenti non saranno solo i proprietari ma anche i promissari acquirenti, per cui altra confusione e altra speculazione. Inoltre, al termine del periodo di locazione a canone sociale, gli alloggi così ricavati potranno essere mantenuti in affitto o venduti agli assegnatari con un prezzo base di riferimento di 2.300 euro/mq, riferito alla prima data del contratto di locazione. Ecco la vera speculazione, perché i costruttori hanno messo d'accordo proprio tutti.
Il non residenziale non si vende più per la crisi economica? Non c'è problema. In Campidoglio si metteranno certamente d'accordo, in nome dell'emergenza e dell'assistenza abitativa. Per il momento solo un po' di fumo strumentale sul residence "Borgo del Poggio", quanto basta per distrarre l'opinione pubblica.
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