Nel quadro catastrofico in cui versano le strutture socio-sanitarie del XIII Municipio, a partire dall’ospedale Grassi sino ad arrivare al Sant’Agostino (i cui lavori sono inspiegabilmente fermi da molto tempo, tanto che sabato 9 Aprile, a partire dalle 14, si terrà una manifestazione Pubblica di Presidio ad Ostia), il Prof. Ferdinando Romano non trova di meglio da fare che presenziare, in qualità di testimonial, ad una iniziativa privata definendola un “volano al benessere della popolazione”.
Ciò non stupisce perché nel 2003 il Sindaco Alemanno fonda FNI (Fondazione Nuova Italia), e Romano viene nominato Presidente, carica che attualmente è ricoperta proprio dal Sindaco di Roma, mentre quella di Presidente del Collegio dei revisori dei conti dal minisindaco Vizzani e quella di Segretario generale da Franco Panzironi. FNI si definisce “associazione di molti e non di pochi filantropi” e nel suo CDA spicca anche il nome di Isabella Rauti.
Il 2003 è un anno fortunato per Romano. Riesce ad ottenere anche la cattedra di Igiene Generale e Applicata presso l’Università di Roma La Sapienza, il cui Rettore era, guarda caso, Giuseppe D’Ascenzo, anche lui socio fondatore di FNI. Romano, più volte consulente di Alemanno quando era Ministro delle Politiche Agricole, è molto vicino anche al Sen. Pdl Fabrizio Di Stefano, coinvolto nell'inchiesta sullo scandalo dei rifiuti in Abruzzo, che lo aveva voluto come direttore generale dell’agenzia sanitaria abruzzese il 28 settembre 2009. Nel 2010 è stato chiamato per ben due volte a ripianare i debiti delle strutture sanitarie, ma con pessimi risultati. Uomo di AN, viene ‘piazzato’ da Alemanno nel 2010 per far fuori i finiani in Campania. Tant’è che il 6 Agosto 2010 è nominato Commissario Straordinario dell’ASL di Caserta con mandato fino al 31 dicembre dello stesso anno. Durante la sua brevissima gestione commissariale però i conti della Sanità casertana addirittura peggiorano. Non arriva nemmeno a scadenza naturale perché, dopo le pressioni di Alemanno sulla Polverini, il 22 novembre 2010 si dimette per assumere un nuovo incarico, quello di Direttore Generale dell’ASL RM-D.
Gli amici si vedono nel momento del bisogno e così Romano si ‘spende’ per Vizzani su una iniziativa privata che alcune associazioni temono sia un'altra brutta pagina della cronaca del Municipio XIII.
Infatti, già a febbraio 2007 era stata approvata una delibera in cui "il presidente del municipio” si sarebbe dovuto impegnare “ad attivare tutte le procedure di Disciplina Edilizia necessarie per l'acquisizione” di due manufatti abusivi nel quartiere AXA “al patrimonio comunale”, affinché fossero utilizzati il più grande, di concerto con la Provincia di Roma, a sede decentrata del liceo Democrito, il più piccolo a sede del Centro sollievo per i malati di Alzheimer ed i loro familiari". Né l’allora presidente del XIII Municipio, Paolo Orneli, è riuscito nell’obiettivo, né tanto meno l’attuale presidente Vizzani ha voluto perseguirlo. Anzi, quest’ultimo ha persino dichiarato, nel maggio 2009, “E che so’ il commercialista de Pezzella ?” (Pezzella è il proprietario dell’area), delegando il tutto all’Avvocatura Comunale che ancora si deve esprimere.
Ma siccome la fortuna aiuta gli audaci, nel 2010 i due manufatti abusivi risultano all’interno di una enorme lottizzazione, chiamata Piccola Palocco, che invece viene difesa a spada tratta dal presidente Vizzani. Se Vizzani sia commercialista del Geom. Armando Cucchiarelli non si sa, ma la domanda a questo punto sorge spontanea. Cucchiarelli, tornato in auge dopo la nomina a Presidente del XIII Municipio di Vizzani, è un ex geometra appartenente a quello che fu definito “lo speciale gabinetto degli affari edilizi” della tangentopoli capitolina degli anni ’90. ‘Longa manus’ dell’Ass. Fabrizio Ghera, nonché coinvolto nelle vicende degli impianti abusivi sorti per i Mondiali di Nuoto Roma ’09 è di nuovo protagonista in questa vicenda del polo socio-assistenziale.
Dunque, più che una iniziativa sociale, appare la solita speculazione edilizia per gli ‘amici filantropi’, nel silenzio della classe politica tutta, che lascia alle associazioni e ai cittadini il compito di gridare la richiesta di SOS.
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