Denunciamo il comportamento tenuto dal presidente del consiglio, M. Pomarici, che in una seduta pubblica ha impedito che i cittadini dell'Idroscalo di Ostia, liberi e non riuniti in associazione, tra cui membri del direttivo della Comunità Foce del Tevere, potessero assistere ai lavori dell’aula, come da regolamento comunale. Solo dopo l'intervento di una pattuglia dei Carabinieri e dei consiglieri del PD presenti in aula, i liberi cittadini, alle ore 18:45, dunque 4 ore dopo l'inizio della seduta, sono stati ammessi. Il fatto è gravissimo in quanto non solo l'aula è rimasta semi vuota fino alla fine dei lavori, ma soprattutto perché, in forma discriminatoria, il presidente Pomarici ha consentito invece ad altri abitanti dell’Idroscalo, evidentemente raccomandati, di entrare liberamente. Ringraziamo il personale del Comune di Roma e la Polizia Municipale in servizio per l'opera di convincimento esercitata nei confronti di Pomarici, rivelatasi purtroppo vana davanti alla illegalità applicata. Non è stata nemmeno l’unica, perché abbiamo visto consiglieri del PDL fare i pianisti durante le votazioni e il minisindaco Vizzani dare indicazioni di voto come se fosse Commodo nell’arena dei gladiatori. Per altro, alla ripresa dei lavori alle 23.45 non si è raggiunto il numero legale a causa delle numerosissime defezioni nei banchi del PDL, a dimostrazione che i primi a non voler il decentramento sono proprio quelli della maggioranza.
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